In questo articolo si ricostruisce la storia di un’alluvione che colpì il basso bacino del Po nel 1872, provocando l’allagamento di un ampio territorio e colpendo decine di migliaia di persone. Le cause della rottura degli argini, le responsabilità nella gestione dell’emergenza, le misure da adottare per superare il disastro e le strategie migliori per prevenire il rischio di future alluvioni, furono oggetto di una vivace polemica che coinvolse le istituzioni locali, gli organismi statali di gestione del territorio, numerosi esperti e i mezzi di informazione. Grazie alla ricchezza delle fonti disponibili, questo caso si presta molto bene a fornire un contributo agli studi di storia del rischio che in anni recenti hanno messo al centro la riflessione sul ruolo degli esperti e dei sistemi regolatori nell’affrontare i rischi, la ricostruzione dei legami tra rischi e regimi politici ed economici, l’indagine sui meccanismi di costruzione della memoria dei disastri, ma anche della loro dimenticanza, da parte di istituzioni e gruppi sociali.