24 Governo e potere Chiesa

XXIV

Il governo ed il potere della Chiesa

Cristo è il Capo della Chiesa e la fonte di ogni sua autorità (Mt. 23:10; Gv. 13:13; 1 Co. 12:5; Ef. 1:20-23; 4:11,12; 5:23,24). Egli governa la Chiesa, non con la forza, ma con la Sua Parola ed il Suo Spirito. Tutti i ministri della Chiesa sono rivestiti dell’autorità di Cristo e devono sottomettersi al controllo della Sua Parola.

1. I ministri della Chiesa. I ministri della Chiesa menzionati nel Nuovo Testamento, sono di due tipi:

a. Ministri straordinari. I più importanti fra questi erano gli apostoli. In senso stretto il termine si applica solo ai 12 scelti da Gesù ed a Paolo, ma il titolo viene pure dato ad alcuni uomini apostolici (At. 14:4,14; 1 Co. 9:5,6; 2 Co. 8:23; Ga. 1:19). Gli apostoli avevano certe speciali qualifiche. Erano chiamati direttamente da Cristo (Ga. 1:1); videro Cristo dopo la risurrezione (1 Co. 9:1); erano consapevoli d’essere ispirati (1 Co. 2:13); operavano miracoli (2 Co. 12:12): erano riccamente benedetti nei loro sforzi (1 Co. 9:1). Il Nuovo Testamento parla pure di profeti, uomini specialmente dotati per parlare per l’edificazione della Chiesa ed occasionalmente predicevano eventi futuri (At. 11:28; 13:1,2; 15:32; Ef. 4:11). Infine, esso pure menziona gli evangelisti, che assistevano gli apostoli nella loro opera (At. 21:8; Ef. 4:11; 2 Ti. 4:5).

b. Ministri ordinari. Si fa frequente menzione degli anziani, specialmente nel libro di Atti (At.11:30; 14:23; 15:2,6,22; 16:4; 20:17; 21:18). Veniva pure usato il nome di vescovo per designare lo stesso tipo di incarico (At. 20:17,28; 1 Ti. 3:1; 5:17,19; Tt. 1:5,7; 1 Pi. 5:1,2). Sebbene entrambi questi nomi siano applicati allo stesso tipo di ministri, il nome "anziano" sottolineava l’età, ed il nome "vescovo" il loro compito di sorveglianza. Gli anziani, originalmente, non erano dottori, ma gradualmente la funzione di insegnare passò agli anziani (Ef. 4.11; 1 Ti. 5:17; 2 Ti. 2:2). Da 1 Ti. 5:17 appare come alcuni anziani semplicemente governassero, mentre altri pure insegnassero. Oltre a questi, il Nuovo Testamento parla pure di diaconi (Fl. 1:1; 1 Ti. 3:8,10,12): E’ opinione prevalente che l’istituzione di questo ministero compaia in Atti 6:1-6.

2. Le assemblee ecclesiastiche. Le chiese riformate possiedono un certo numero d’organi di governo. Il rapporto degli uni con gli altri è segnato da un’attenta gradazione. Sono conosciuti come concistori, colloqui, e sinodi. Il concistori comprende gli anziani della Chiesa locale e i pastori; il colloquio da un pastore ed un anziano di ciascuna Chiesa locale all’interno di un certo distretto; e il sinodo, da un uguale numero di ministri ed anziani da ciascun colloquio.

a. Il governo della Chiesa locale. Il governo della Chiesa locale è di carattere rappresentativo. Il ministro e gli anziani, scelti dal popolo, formano un Consiglio o Concistoro per il governo della Chiesa (At. 14.23; 20:17; Tt. 1:5). Sebbene gli anziani siano scelti dal popolo, essi non ricevono autorità dal popolo, ma direttamente da Gesù Cristo, Signore della Chiesa. Ogni Chiesa locale è una Chiesa completa, pienamente dotata per portare avanti i suoi compiti. Dato però che si associa con altre chiese sulla base di un accordo comune, essa non è interamente indipendente. L’ordinamento della Chiesa serve per garantire i diritti e gli interessi della Chiesa locale, ma pure i diritti collettivi e gli interessi delle chiese affiliate.

b. Le assemblee maggiori. Quando la Chiesa locale si associa per dare maggiore espressione all’unità della Chiesa, diventano necessarie maggiori assemblee come colloqui e sinodi. Il Concilio di Gerusalemme, descritto in Atti 15, rientra nella categoria di assemblea maggiore. I rappresentanti immediati del popolo, che formano i concistori, sono essi stessi rappresentati da un numero limitato nei colloqui, e questi, a loro volta, sono rappresentati nei sinodi. Le assemblee ecclesiastiche dovrebbero trattare naturalmente di questioni ecclesiastiche, questioni di dottrina e di morale, di governo e di disciplina della Chiesa. Anche così, però, le assemblee maggiori devono limitarsi a questioni che per loro natura riguardano l’ambito di un assemblea minore, ma per qualche ragione non possono essere trattate solo a quel livello; mentre questioni che per loro natura appartengono all’ambito di un’assemblea maggiore, perché appartengono alle chiese in generale. Le decisioni delle assemblee maggiori non sono semplicemente consultive, ma dotate di autorità, a meno che non si dichiari espressamente che siano solo consultive.

3. Il potere della Chiesa. Il potere della Chiesa è spirituale, perché le è stato assegnato dallo Spirito Santo (At. 20:28), è una manifestazione della potenza dello Spirito (Gv. 20:22,23), appartiene esclusivamente ai credenti (1 Co. 5:12,13), e può essere esercitato solo in modo spirituale (2 Co. 10:4). Si tratta pure solo di un potere ministeriale, derivato da Cristo, ed esercitato nel Suo nome. Il potere della Chiesa è triplice:

a. Un potere dogmatico o didattico. La Chiesa ha ricevuto l’incarico di vegliare sulla verità, di trasmetterla fedelmente generazione dopo generazione, e di difenderla contro ogni forza di incredulità (1 Ti. 1:3,4; 2 Ti. 1:13; Tt. 1:9-11). Essa deve predicare incessantemente la Parola fra le nazioni del mondo (Is. 3:10,11; 2 Co. 5:20; 1 Ti. 4:13; 2 Ti. 2:15; 4:2; Tt. 2:1-10), deve stilare credi e confessioni, e deve fornire l’istruzione necessaria per i suoi futuri ministri (1 Ti. 2:2).

b. Un potere di governo. Dio è un Dio d’ordine, il quale desidera che ogni cosa nella Chiesa sia fatta decentemente e con ordine (1 Co. 14:33,40). Per questa ragione Egli ha disposto perché gli affari della Chiesa vengano trattati col dovuto ordine, e diede alla Chiesa il potere di far applicare le leggi di Cristo (Gv. 21:15-17; At. 20:28; 1 Pi. 5:2). Questo include il potere della disciplina (Mt. 16.19; 18:18; Gv. 20:23; 1 Co. 5:2,7,13). Lo scopo della disciplina nella chiesa è duplice: far applicare la legge di Cristo riguardo all’ammissione e all’esclusione dei suoi membri, e promuovere l’edificazione spirituale dei membri della Chiesa, assicurando la loro ubbidienza alle leggi di Cristo. Se un membro è malato, la Chiesa cercherà prima una cura, ma se la cura non ha effetto, il membro malato dovrà essere estromesso. Essa tratta con i peccati pubblici anche quando non vi sia alcuna accusa formale, ma nel caso di peccati privati, essa insiste sull’applicazione della regola esposta in Mt. 18:15-18.

c. Un potere o ministero di misericordia. Cristo inviò i Suoi discepoli non solo a predicare, ma anche a guarire ogni sorta di malattie (Mt. 10:1,8; Lu.9:1, 2; 10:9,17): Fra i primi cristiani vi erano alcuni che avevano il dono di guarigione (1 Co. 12:9,10). Questo dono speciale giunse alla fine dopo l’epoca apostolica. Da quel tempo, il ministero della misericordia fu largamente limitato alla cura dei poveri. Il Signore aveva accennato a questo servizio in Mt. 26:11; Mr. 14:7. La Chiesa primitiva praticava una sorta di comunione dei beni, tanto che nessuno soffriva la mancanza dei beni necessari alla vita (At. 4:34). Più tardi furono incaricati sette uomini per "servire alle mense", cioè provvedere ad una distribuzione più eguale di ciò che era portato ai poveri (At. 6:1-6). Dopo quell’episodio, vengono frequentemente menzionati i diaconi (Ro. 16:1; Fl. 1:1; 1 Ti. 3:8-12). Viene molto sottolineata la pratica delle collette per i poveri (At.11:29; 20:35; 1 Co. 16:1,2; 2 Co. 8:13-15; 9:1,6,7; Ga. 2:10; 6:10; Ef. 4:28; 1 Ti. 5:10,16; Gm. 1:27; 2:15,16; 1 Gv. 3:17).

Da imparare a memoria. Brani che comprovano:

a. Che Cristo è il Capo della Chiesa.

Efesini 1:22,23 - Ogni cosa Egli gli ha posta sotto ai piedi, e l'ha dato per capo supremo alla Chiesa, che è il corpo di lui, il compimento di colui che porta a compimento ogni cosa in tutti.

Colossesi 1:18 - Ed egli è il capo del corpo, cioè della Chiesa; egli che è il principio, il primogenito dai morti, onde in ogni cosa abbia il primato.

b. Le speciali caratteristiche dell’apostolo.

1Corinzi 9:1,2 - Non sono io libero? Non sono io apostolo? Non ho io veduto Gesù, il Signor nostro? Non siete voi l'opera mia nel Signore? Se per altri non sono apostolo lo sono almeno per voi; perché il suggello del mio apostolato siete voi, nel Signore.2Corinzi 12:12 Certo, i segni dell'apostolo sono stati manifestati in atto fra voi nella perseveranza a tutta prova, nei miracoli, nei prodigi ed opere potenti.

c. La responsabilità dell’anziano, o vescovo.

Atti 14:23 - E fatti eleggere per ciascuna chiesa degli anziani, dopo aver pregato e digiunato, raccomandarono i fratelli al Signore, nel quale avevano creduto.

1Timoteo 3:1 - Certa è questa parola: Se uno aspira all'ufficio di vescovo, desidera un'opera buona.

Tito 1:5 - Per questa ragione t'ho lasciato in Creta: perché tu dia ordine alle cose che rimangono a fare, e costituisca degli anziani per ogni città, come t'ho ordinato.

d. La funzione di insegnamento di alcuni anziani.

1Timoteo 5:17 - Gli anziani che tengono bene la presidenza, siano reputati degni di doppio onore, specialmente quelli che faticano nella predicazione e nell'insegnamento;

2Timoteo 2:2 - ...e le cose che hai udite da me in presenza di molti testimoni, affidale ad uomini fedeli, i quali siano capaci d'insegnarle anche ad altri.

e. La funzione del diacono.

1Timoteo 3:10 - E anche questi siano prima provati; poi assumano l'ufficio di diaconi se sono irreprensibili.

f. La natura spirituale dell’opera dell’anziano.

Atti 20:28 - Badate a voi stessi e a tutto il gregge, in mezzo al quale lo Spirito Santo vi ha costituiti vescovi, per pascere la chiesa di Dio, la quale egli ha acquistata col proprio sangue.

1Pietro 5:2,3 - Pascete il gregge di Dio che è fra voi, non forzatamente, ma volonterosamente secondo Dio; non per un vile guadagno, ma di buon animo; e non come signoreggiando quelli che vi sono toccati in sorte, ma essendo gli esempi del gregge.

g. Il potere della disciplina.

Matteo 18:18 - Io vi dico in verità che tutte le cose che avrete legate sulla terra, saranno legate nel cielo; e tutte le cose che avrete sciolte sulla terra, saranno sciolte nel cielo.

Giovanni 20:23 - A chi rimetterete i peccati, saranno rimessi; a chi li riterrete, saranno ritenuti.

Per lo studio ulteriore

  1. Quali altri uomini oltre i 12 e Paolo vengono chiamati apostoli? At. 14:4,14; 1 Co. 9:5,6; 2 Co. 8:23; Ga. 1:19.

  2. Chi nella Bibbia vengono chiamati evangelisti? At. 21:8; 2 Ti. 4:5.

  3. Quale procedura di correzione disciplinare viene indicata in Matteo 18:15-17?

Domande di revisione

  1. Chi è il Capo della Chiesa e con quale criterio Egli governa?

  2. Quali ministeri straordinari erano presenti nella Chiesa antica?

  3. Quali erano le caratteristiche degli apostoli?

  4. Che cosa facevano gli evangelisti ed i profeti?

  5. Quali erano i ministri ordinari?

  6. Che altro nome veniva usato per "anziani"? Insegnavano tutti?

  7. Perché fu istituito il ministero del diacono?

  8. Quali tipi di assemblee ecclesiastiche distinguiamo?

  9. In che misura la Chiesa locale è indipendente?

  10. Quali sono i supporti biblici per le assemblee maggiori?

  11. Come esse vengono costituite e quali materie trattano?

  12. Le loro decisioni sono semplicemente consultive?

  13. Quali tipi di diverso potere ha la Chiesa? Che cosa include ciascuno?

  14. Qual è lo scopo della disciplina ecclesiastica?

  15. Che cos’è il ministero di misericordia della Chiesa?

(24, continua)