Divinità celesti, dal greco “anghelos”, che significa messaggero, ambasciatore.
Sono spiriti buoni, al servizio di Dio, utilizzati per recare messaggi e per comunicare con gli uomini.
Iconografia degli Angeli nei santini e
nelle immaginette devozionali
I primi angeli dell’arte paleocristiana sono rappresentati come esseri apteri, senza aureola, il volto regolare e i capelli corti
Nel III secolo le figure angeliche, hanno ali tozze e senza grazia quasi attaccate ai corpi.
Nel V secolo compaiono angeli alati raffigurati in volo, adulti, d’aspetto giovanile.
Nel VI secolo le ali si allungano, ed a volte gli angeli sono raffigurati in volo o reggenti iscrizioni. Nell’occidente bizantino, già dall’VIII secolo, fa la comparsa il tipo a sei ali con testa umana. Si nota un’evoluzione nelle ali che assumono forme sempre più ricercate e colorazioni inedite.
In epoca bizantina gli angeli iniziano ad essere raffigurati come fanciulli con aureola ed ali, dalle lunghe vesti bianche, simbolo della purezza angelica, mentre circondano il trono di Cristo e della Vergine.
Bisogna arrivare al XII secolo per trovare angeli raffigurati con teste alate, indice di “non corporeità”, e nella veste di fanciulli, a rappresentarne l’innocenza. Questa tendenza troverà poi la sua definitiva manifestazione nei putti tipici del Barocco.
In particolare ai Serafini è dato un viso di fanciullo, ma le ali che circondano la testa sono quattro.
I Cherubini, secondo la versione biblica della visione di Ezechiele, avrebbero quattro ali e quattro facce, ovvero una umana, una bovina, una di leone ed infine una di aquila. Le ali sono posizionate due in alto e due piegate verso il basso; gli occhi completamente ricoperti; da sotto le ali spuntano delle mani, mentre le gambe sono di vitello, mentre nell'iconografia classica ed artistica, sono raffigurati con volti umani, spesso giovani o bambini, di rarissima bellezza e splendore.
I Troni hanno sembianze di ruote infuocate, alate, e nelle ali splendono occhi.
Alle Dominazioni, alle Virtù ed alle Podestà, si danno manti candidi, cinture d’oro intorno ai fianchi, stole verdi che ondeggiano dietro le spalle.
Tutti gli altri angeli, Principati, Arcangeli e Angeli, sono vestiti di bianco, il colore che indica la purezza degli spiriti celesti.
Il Serafino, con sei ali,
e S. Francesco
S. Francesco riceve le Stimmate
L'Angelo Serafino che appare a S. Francesco
Beato Enrico Suso e L'Angelo Serafino
Le Gerarchie
Secondo la tradizione cristiana sono distribuiti in tre Gerarchie, ciascuna delle quali è composta di tre Ordini o Cori. Per rivelazione divina se ne conoscono i nomi:
La prima Gerarchia è composta di Serafini, Cherubini e Troni.
La seconda è composta di Dominazioni, Virtù e Podestà.
La terza è composta di Principati, Arcangeli e Angeli.
Serafini: è l’ordine più alto, sono raffigurati con tre paia d’ali il cui colore è unico per ogni angelo, mentre gli occhi sono di un colore blu. Sono Angeli fatti d’amore, luce e fuoco intenso e circondano il trono di Dio cantando senza posa. Si ricorda l’Angelo Serafino che apparse a S. Francesco d’Assisi, provocandogli le stimmate sul Monte della Verna, ed è raffigurato con sei ali, due sopra il capo, due per volare e due sopra il corpo.
Cherubini: sono raffigurati con due paia d’ali e con volti di giovani bimbi. I loro occhi sono bianchi e scintillanti. Sono i guardiani delle stelle fisse, custodi delle memorie celesti e dell’arca dell’Alleanza. Sono Dispensatori di Sapienza.
Troni. Sono che ci portano la giustizia di Dio. Talvolta chiamati anche Ruote. Nella forma celeste, sono avvolti da una sfera di fiamme vorticanti e i loro occhi splendono di luce rossa. Unici fra gli angeli, sono incapaci di volare.
Dominazioni: regolano le mansioni angeliche, sono i signori dell’ordine e della casualità e manifestano la Maestà di Dio. Sono raffigurati, mentre tengono in mano un globo o uno scettro in segno d’autorità. Nella loro forma celeste sviluppano due paia d’ali lunghe e strette, dall’intenso colore blu.
Virtù: sono la natura nella sua più alta espressione e dispensano grazie e valore. Nella loro forma celeste, sviluppano due ali di ridotte dimensioni.
Podestà: iniziano l’uomo ai grandi misteri. Sono gli elementi costitutivi della Mente superiore dell’uomo da cui nascono le Muse. Nella loro forma celeste, sviluppano due ali di fuoco di ridotte dimensioni.
Principati: sono Principi Archetipi e proteggono le religioni. Nella forma celeste, sviluppano sottili ali nere e i loro occhi sono molto scuri.
Arcangeli: sono sette schiere, di cui tre maggiori e quattro minori:
a) Arcangeli maggiori: Michele, Gabriele, Raffaele.
b) Arcangeli minori: Anaele, Adriele, Spiele,
Uriele.
Attraverso essi opera lo Spirito Santo.
Nella forma celeste sviluppano un paio d’ali
con piume
bianche e penne dalla colorazione variabile.
9. Angeli: sono i custodi delle persone e delle cose fisiche. Nella loro forma celeste, hanno ali dalle penne bianche.
Ai nomi dei nove Cori Angelici corrispondono altrettanto Uffici:
- i Serafini, sono tutto ardore di carità,
- i Cherubini, luce d’intelligenza,
- i Troni, sede dell’onnipotente,
- le Dominazioni, zelanti la gloria di Dio,
- le Virtù, rivestite di forza divina a bene del mondo,
- le Podestà, armate contro l’inferno e le forze delle
tenebre,
- i Principati, presidenti alle protezioni delle grandi
società religiose e civili,
- gli Arcangeli, proposti al patrocinio delle nazioni,
Diocesi e Comunità religiose,
- gli Angeli, alla custodia del genere umano.
Nelle immagini religiose vengono rappresentati principalmente gli angeli e gli Arcangeli.
Sono raffigurati con un volto di giovane, la veste lunga, scalzi o con sandali e con le ali: due per gli Araldi e i Custodi, quattro per i Guardiani e sei per i Serafini.
Queste sono piumate e hanno un’apertura e colore secondo le caratteristiche dell’individuo e dei suoi poteri. Infatti, più importante è un angelo, più ali ha e sono rappresentati di varia forma e dimensione: corte e larghe, piccole e tozze, strette e sottili o ampie e lunghe.
Sono raffigurati in volo, con le ali spiegate, o sulla terra, in piedi o in ginocchio e con le ali a riposo.
Tutti i lavori qua pubblicati appartengono alla mia collezione privata