dal 1952 al 1966

La partecipazione alla Resistenza apre a Liverani le porte di "Paese Sera", edizione pomeridiana del quotidiano romano "Paese". Così nel 1952 Maurizio inizia la carriera di critico cinematografico firmandosi m.liv .


La passione di Maurizio per la celluloide nasce al Lido di Venezia, dove abitava, poco distante dal Palazzo del Cinema. Nel 1946, anno in cui riprese il Festival, Liverani conobbe e divenne amico di Jacques Tati, che presentava alla rassegna il suo primo film “Jour de fête”.

Maurizio Liverani in mezzo a Charlie Chaplin e Oona O'Neil

Roma, 1954

Paese Sera, Roma, 13 marzo 1955

Paese Sera, 5 gennaio 1957



Paese Sera, 1 - 2 marzo 1957



Pochi anni dopo, nel 1956 Maurizio inizia a collaborare con "Settimana Incom" , firmandosi Mauro Lirani.

La Settimana Incom, Roma, n.36, 7 settembre 1957


Nello stesso periodo collabora con il settimanale

"Tempo Illustrato", diretto da Arturo Tofanelli.

Tratto da: Tempo n.32, pag 32 -33

da destra: Walter Chiari, Tonino Cervi, Maurizio Liverani, Francesco Rosi; a sinistra, Miguel Dominguin


A Roma Maurizio Liverani diventa amico di Federico Fellini. Durante un lungo girovagare in auto per "la città eterna", i due si scambiano considerazioni sulla vita e sull'imminente uscita del più famoso film di Federico: così nasce la prima intervista sulla "Dolce Vita".

Mediatore dei rapporti, sempre conflittuali, tra il regista e Flaiano, Maurizio riesce a smussare le asprezze e riavviare continuamente la collaborazione.

Tempo, Milano, n.32, 8 agosto 1964

Maurizio Liverani, Roma, 1959

Foto di Giacomo Carioti

Momento sera, Roma, 7 settembre 1966

L'invasione sovietica di Budapest del 1956 accende in Maurizio un profondo senso di sdegno, che traspare nei titoli che elabora per gli articoli degli inviati di "Paese Sera" Signorini e Bontempi. Da Botteghe Oscure gli giunge quindi il monito severo di continuare a occuparsi di critica cinematografica e non di politica.

Tra una "frizione" e l'altra, Liverani continua a scrivere per "Paese Sera" fino al 1966, quando tronca con il giornale e con il PCI.