Perchè questo progetto?

La diagnosi di una patologia oncologica o ematologica rappresenta un evento di vita a elevato impatto emotivo1,2, tale da essere considerato in taluni casi, un vero e proprio trauma psicologico3. L’età, il genere, il livello di educazione, la cultura d’appartenenza, la struttura di personalità e  il supporto familiare, sono solo alcuni dei fattori che intervengo nel modulare l’effetto psichico che questa diagnosi esercita sul soggetto4.

Vivere tale esperienza e intraprendere il percorso terapeutico che ne consegue, nella fase di vita generalmente deputata alla crescita e alla cura dei propri figli in età infantile presenta indiscutibilmente alcune sfide peculiari. Il riequilibrio psicologico richiesto all’individuo non riguarda solo la sfera personale, ma incide anche sul suo ruolo genitoriale, espresso per esempio dal suo senso di responsabilità e accudimento verso i figli5.

La persona si trova così coinvolta in una doppia esperienza, caratterizzata da un lato dai suoi bisogni informativi e dall’altro dalla necessità di mediare le informazioni ricevute trasmettendole ai figli nella misura in cui loro sono in grado di recepirle ed elaborarle. Il genitore, assieme al congiunto, giunge inevitabilmente ad interrogarsi sulle modalità, sui tempi e sui contenuti da condividere con i propri bambini, incerto davanti al timore di arrecare danno o eccessiva sofferenza6,7. D’altro canto gli studi di letteratura sottolineano il valore di un dialogo efficace tra genitore e bambino su quanto sta accadendo in famiglia, al fine di ridurre l’eventuale disagio emotivo di entrambi8.

Le conoscenze disponibili in ambito pedagogico e psicologico suggeriscono che per i bambini, soprattutto in età prescolare, uno dei mezzi più idonei a favorire il dialogo con l’adulto sia la stimolazione del canale immaginativo e visivo9. La lettura di un racconto, oltre che stimolare nel bambino un apprendimento basato sulla sua fantasia e quindi tramite la sua stessa creatività favorirlo nel raggiungimento di una personale “spiegazione degli eventi”10, promuove anche nell’adulto un processo di rielaborazione dei propri vissuti emotivi, ritessendo assieme gli eventi di vita in una trama che li armonizza e gli restituisce un significato11.

E’ in questa cornice di riferimento che si inserisce l’albo illustrato “Il vaso di fiori” che si pone quindi l’obbiettivo di fungere da strumento per favorire l’incontro e la comunicazione tra madre (genitore) e bambino in un’esperienza di vita densa di significati emotivi e simbolici.

 

Referenze Bibliografiche:

1. Holland J., Breitbart W., Jacobsen P., Loscalzo M., McCorkle R. and Butow P. (2015).  Psycho-Oncology (3 ed.).  Oxford University Press, Oxford.

 2. Grassi L., Biondi M., Anna Costantini A. (2003). Manuale pratico di psico-oncologia. Il Pensiero Scientifico, Roma.

 3. Faretta E. (2014). Trauma e Malattia- L’EMDR in Psiconcologia. Mimemis, Milano.

 4. Hoffman, K.E., McCarthy, E.P., Recklitis, C.J., & Ng, A.K. (2009). Psychological distress in long-term survivors of adult-onset cancer: results from a national survey. Archives of Internal Medicine, 169, 1274– 1281.

 5. Semple CJ, McCance T. Parents’ experience of cancer who have young children: a literature review. Cancer Nurs. 2010;33(2):110–118.

 6. Kroll, Leandra, et al. "Cancer in parents: telling children." British Medical Journal 21 Mar. 1998: 880. Academic OneFile. Web. 17 June 2016

 7. Moore CW, Rauch PK. Addressing the needs of children when a parent has cancer. In: Holland JC, editor. Psycho-Oncology. 2nd ed. Oxford; Oxford University Press; 2010. pp. 527–531.

 8. Morris J., Martini A., Preen D.(2016). The well-being of children impacted by a parent with cancer: an integrative review. Support Care Cancer 24(7):3235-51.

9. Whitehurst, G. J.; Falco, F. L.; Lonigan, C. J.; Fischel, J. E.; DeBaryshe, B. D.; Valdez-Menchaca, M. C.; Caulfield, M.(1988). Accelerating language development through picture book reading. Developmental Psychology, 24(4), 552-559.

 10.Rodari G. (1973). Grammatica della fantasia: introduzione all'arte di inventare storie, Einaudi,Torino.

 11. Charon R. (2001.) Narrative Medicine. A Model for Empathy, Reflection, Profession, and Trust JAMA. 286(15):1897-1902.