DIARIO

DELLE REVISIONI

Annotazioni e suggerimenti settimanali utili a tutti derivanti dalle revisioni ai singoli gruppi di lavoro

REVISIONE DEI MASTERPLAN CONSEGNATI IL 23 APRILE

ANALISI E SELEZIONE DI ESEMPI PROGETTUALI (CASI STUDIO E ALTRI A VOSTRA SCELTA)

Essendo per molti di voi (forse per tutti) la prima volta che affrontate la scala progettuale di un masterplan, è estremamente utile che nell'elaborazione delle vostre soluzioni per la scala 1:2.000 - e in prospettiva anche per l'approfondimento a scala 1:500 - cerchiate riferimenti, esempi e modelli da applicare al vostro lavoro, a partire da tutti gli otto casi studio esaminati per la prima consegna: non limitatevi quindi a riesaminare solo quello di cui vi siete occupati allora, anche perché la soluzione più adatta al vostro progetto potrebbe derivare da qualche altro contesto. 

Si tratta quindi di esplorare e analizzare trasversalmente per temi progettuali tutti gli esempi già a disposizione e tutti quelli ulteriori che riteniate più calzanti per selezionare le soluzioni di ordine spaziale, compositivo, tecnico e funzionale più rispondenti alla nuova scala di questioni che vi trovate ad affrontare in questa fase, analogamente a quanto ho fatto nella mia lezione del 23 aprile, quando ho provato a darvi alcune prime indicazioni sugli elementi della composizione (qui potete trovare il link ai miei appunti su Google Earth; alla pagina dei Riferimenti progettuali trovate altre mappe indicanti molti altri esempi).

Questioni progettuali a scala 1:2.000 (vedi anche immagini di esempio più sotto)

Per aiutarvi a mettere a fuoco le questioni progettuali più attinenti a questa nuova scala di lavoro delle aree di progetto vi riportiamo un primo elenco di temi (che potete espandere e personalizzare secondo i vostri bisogni):

A. Ruolo della stazione (tipologia, relazione con i due versanti della città, multifunzionalità, multimodalità…) e trattamento dei percorsi ferroviari (dislivelli, barriere, soluzioni paesaggistiche, interramento [in questo caso diventa rilevante un accenno sui finanziamenti]…).

B. Spazio pubblico - strade (sezione, trattamento dei fronti, modi d'uso e funzioni, materiali, ecc.) e percorsi (lungo-fiumi/canali, margini ferroviari/stradali).

C. Spazio pubblico - piazze e giardini: ruolo e connotazioni funzionali, posizione e rapporto rispetto a edifici/quartiere/città, dimensioni e rapporti con edifici, materiali, struttura e articolazione spaziale e dei modi d'uso, schemi di disegno, punti di accesso, attività.

D. Spazio pubblico - parchi: struttura interna, punti di accesso, percorsi, rapporto radure/boschi, funzioni e attività, rapporto col quartiere e accessibilità.

E. Edificato - isolati residenziali: varietà/uniformità tipologica, rapporto tra volumi e spazi aperti, trattamento dei fronti, delle altezze e dell’attacco a terra.

F. Edificato - edifici a torre: tipologie e ruolo nel disegno urbano (elemento ritmico oppure landmark isolato di un’area specifica o allargata o di un asse urbano, elemento di cerniera tra diversi spazi e complessi architettonici, …).

G. Edifici particolari e landmark: tipologie particolari (es. gewerbehöfe, co-working e incubatori di start up, co-housing e studentati, shopping mall, spazi espositivi o per attività sportive/ricreative, ecc.) e loro ruolo (relazione con il contesto: spazi pubblici, accessibilità, polarità, ecc.).

H. Preesistenze - rapporto tra nuovi edifici/spazi pubblici ed edifici esistenti: riuso/restauro di edifici esistenti (funzioni, espansioni/demolizioni, ibridazioni, contrappunti, ecc.) e rapporto tra spazi pubblici nuovi e storici.

I. Mix funzionale: organizzazione della commistione in orizzontale, verticale, grana fine (mix applicato ai singoli edifici) o grossa (mix a livello di isolato urbano), cluster, complementarietà.

L. Verde: diffuso/concentrato, progettato/selvatico, naturale/con funzioni.

M. Mobilità: livelli di accessibilità, modi della mobilità.

Rapporto con la sintesi strategica

Naturalmente nel procedere a questa nuova scala non dovete dimenticare la coerenza con il quadro di principi e obiettivi da voi tracciato per la sintesi strategica

p. es. 1: evitare vasti spazi pavimentati se tra gli obiettivi generali si è enfatizzato il ruolo e il bisogno di spazi pubblici verdi;

p. es. 2: non dimenticare di prevedere percorsi e collegamenti accessibili e sicuri laddove nella sintesi strategica si è evidenziata la necessità di 'ricuciture' tra le aree del quartiere, ecc.

Vi ricordiamo a questo proposito che durante le revisioni dovete sempre avere una copia/bozza della sintesi strategica che vi ricordi il ruolo del masterplan al 2.000 nella strategia complessiva, la quale potrà essere eventualmente modificata con l’avanzamento delle idee di progetto a questa nuova scala di maggior dettaglio (per esempio nel caso della connessione con Bosco della Goccia e con il sistema di spazi aperti del futuro Campus Nord).

Materiali da produrre (Diario di bordo)

Non è necessario predisporre nulla di particolarmente formalizzato: il tutto farà parte del vostro ‘Diario di bordo dell’evoluzione progettuale (rispetto al quale vi saranno date altre e più specifiche indicazioni).

Usate tutti i metodi che ritenete più utili: schizzi di prospetti e sezioni, immagini da Google satellite e Street View o altre fonti cartacee o digitali con misure, schemi e diagrammi, ecc.
La cosa fondamentale, tuttavia, è che non sia un mero esercizio di raccolta e di copia&incolla: dovete cercare di capire le qualità essenziali dei modelli migliori e come adattarle localmente al vostro progetto.

Stazione e piazza: esempio di nuova espansione dell'edificio in rapporto con la piazza (King's Cross - Londra)

Strada: esempio di fronte e paesaggio stradale (con pista ciclabile e tram) dei nuovi isolati; funzioni, allineamenti ed emergenze (con porticato!)  (Confluence - Lione)

Edificato e verde: esempio di articolazione per strutture gerarchiche dello spazio pubblico con soglie tra sfera pubblica, semipubblica e privata (Hammarby Sjöstad - Stoccolma)

Parchi: esempio di articolazione e organizzazione di percorsi e attività collettive all'aperto, delle alberature e spazi aperti in relazione agli assi del quartiere (Batignolles - Parigi)

Piazza: esempio di transizione 'morbida' tra piazza e strada tramite fronte curvilineo (Entrepot - Kop van Zuid, Rotterdam)

Residenza e architettura del paesaggio: esempio di mix tipologico e di disegno unitario dell'edificio in relazione al parco (Ørestad - Copenhagen)

REVISIONE DEL 22 e 26.03.24

COSA PRODURRE PER LA SECONDA CONSEGNA DEL 12 APRILE

Premessa: come spiegato in classe, tanto la consegna del 12 aprile (Analisi SWOT + Sintesi Strategica) che quella del 23 aprile (Masterplan), ancorché soggette a una prima valutazione da parte della docenza, sono da considerarsi elaborati provvisori (come il relativo voto) - da sviluppare comunque nel modo più completo possibile nel tempo a disposizione - da riportare all'esame conclusivo perfezionati e completati secondo le indicazioni che vi verranno suggerite durante le sessioni laboratoriali fino alla conclusione del semestre.

Per la prossima consegna del 12 aprile (da condurre a gruppi abbinati, come già operato per i casi studio) dovranno essere quindi redatti due tipi di elaborato

1. le analisi diagnostiche e le SWOT sul book A3, alla scala 1:5.000 e, ove opportuno, alla scala 1:10.000;

2. la sintesi strategica sulla tavola A1 in scala 1:5.000 (con approfondimenti tematici a scala libera).

I quadri analitici/valutativi riuniti nel book e le proposte di intervento descritte nella tavola sono da considerarsi complementari e parte di un lavoro unitario: i primi identificano le questioni progettuali (problem setting), mentre le seconde offrono possibili risposte di intervento, che successivamente saranno elaborate più approfonditamente per alcuni ambiti di trasformazione tramite masterplan a scala 1:2.000.

Nota metodologica
Nello schema qui riportato vedete riassunta (in rosso la parte analitica, in blu quella di sintesi) la struttura di questa parte del lavoro (che potete scaricare, nella presentazione in PowerPoint fatta in classe, anche a questo link).

ATTENZIONE: la concatenazione dei processi non è necessariamente così lineare e deduttiva come appare dallo schema.
Come già avvisato in classe, la costruzione del modello - per quanto logicamente precedente, almeno implicitamente e per tentativi, nella valutazione e adozione di determinate scelte progettuali - può venire esplicitata in maniera induttiva a partire preliminarmente dal nostro giudizio positivo di alcuni esempi e casi studio, di cui dovremo quindi chiarire i criteri sottostanti che li rendono per noi dei modelli da seguire.

Così, da questo punto di vista, è possibile anche iniziare il lavoro individuando soluzioni, strategie progettuali oppure dati analitici che ci sembrano intuitivamente giusti, utili o significativi per poi ricostruire a posteriori un quadro di coerenze circa i principi che li sottendono e gli obiettivi a cui rispondono (questo processo è ricostruito anche da Christopher Alexander nel suo testo metodologico The Timeless Way of Building che introduce il testo manualistico A Pattern Language).

Analogamente, anche la SWOT, che dovrebbe logicamente basarsi sul rendiconto delle indagini diagnostiche e precedere le conseguenti proposte di intervento, può essere inizialmente anteposta alle altre fasi, fornendo giudizi provvisori e intuitivi (p.es. questi spazi pubblici sono di bassa qualità) che dovranno però essere supportati, nello sviluppo del lavoro, dall'assunzione di criteri trasparenti (p.es. spazio adeguato per la permanenza e interazione di gruppi di persone) e dal risultato oggettivo di rilievi e misurazioni (p.es. larghezza dei marciapiedi davanti a bar e altri esercizi pubblici inferiore al minimo ideale di 3 metri).

METODO DI  LAVORO PER LA REDAZIONE DEL BOOK (formato A3, scala 1:5.000, 1:10.000): analisi diagnostiche e valutazioni SWOT
Scopo dell'elaborato è quello di mettere in luce le questioni progettuali (problem setting) da affrontare per intervenire sul quartiere della Bovisa, da riassumere in mappe e testi all'interno delle matrici SWOT.

A. Fissare principi e obiettivi. È necessario che voi stabiliate (ed esplicitiate per iscritto) quali sono gli obiettivi del vostro progetto (e quindi delle vostre analisi diagnostiche), suddivisi per ambiti tematici: la "mobilità" non è un obiettivo (è un tema), ma la "mobilità sostenibile", che si fonda su alcuni specifici principi, lo è (si veda a questo proposito il già citato decalogo di Arup). 

Fonti per elaborare principi e obiettivi:

_a1: gli obiettivi strategici dei vostri casi studio, i cui esiti progettuali forniscono utili riferimenti per orientare le possibili soluzioni strategiche da adottare per la Bovisa e per il successivo masterplan;

_a2: gli Studi d'area Sistema Nord-Est (in particolare pp. 41-51; pp. 77ss) e Mosaico San Siro (in particolare pp. 49-50; pp. 74-81) del Comune di Milano. 

_a3: il documento di sintesi di alcuni riferimenti principali già più volte indicato. Per quanto riguarda il PGT (Piano di Governo del Territorio) di Milano potete vedere in maggior dettaglio gli obiettivi - che potete assumere come vostri e che sono sintetizzati nel link precedente - nel Documento di Piano Milano 2030.
_a4: la sezione A della pagina delle Letture e Approfondimenti;
_a5: il libro della bibliografia fondamentale Public Places Urban Spaces. The Dimensions of Urban Design (capitoli 6, 7 e 8) e le altre fonti manualistiche elencate nelle sezioni B, C, D ed E delle Letture e Approfondimenti.

B. Dare alle analisi diagnostiche titoli quanto più esatti e coerenti con i contenuti e gli obiettivi. È molto importante infatti circoscrivere con precisione il campo di esplorazione analitico-progettuale definendone in modo chiaro contenuti e finalità (p.es. Spazi pubblici come infrastrutture per la socialità e il tempo libero). Il titolo è come un'affermazione di intenti che deve essere verificata rispetto allo stato di fatto del contesto.
Come fosse il capitolo di un libro, il titolo, nel dare un’idea sintetica ma puntuale del tema trattato, può essere poi esplicato meglio con un sottotitolo che illustri in maniera un po’ più estesa i criteri e gli obiettivi dell’analisi (cosa si sta cercando e perché). P. es. il titolo programmatico della tavola “Coerenza dei livelli di accessibilità” può essere chiarito da un sottotitolo del tipo: “verifica dell’accessibilità ai luoghi più significativi (esistenti e potenziali) rispetto alla scala metropolitana, urbana e locale delle loro relazioni”. È sempre utile dare un titolo calzante anche a ogni quadro provvisorio o parziale (p.es. Qualità e architettura degli spazi aperti), che può confluire successivamente in una tavola di maggiore portata e complessità oppure può rimanere a sé come sotto-analisi qualora fosse opportuno isolarla dal quadro principale di sintesi.

Fonti per l'elaborazione dei titoli:
_b1: potete come prima cosa partire dai temi analitici proposti per i vostri casi studio e da quelli indicati dal decalogo di Arup o dal Documento di Piano Milano 2030;

_b2: potete anche rifarvi ai titoli/temi di analisi su URBS e CIVITAS indicate nella pagina del sito sull'Analisi del Contesto, che possono essere intesi liberamente come suggerimenti per la redazione di analisi più personalizzate e coerenti con i propri intenti progettuali.

_b3: altri tagli analitici possono essere derivati dalle letture di approfondimento (per es. i "fari" attrattivi della vita urbana evidenziati da Gaston Bardet; la funzione sociale dei marciapiedi e la varietà funzionale/sociale evidenziata da Jane Jacobs in Vita e morte delle grandi città; i tantissimi Pattern raccolti nell'importante pubblicazione di Christopher Alexander, reperibile in biblioteca, di cui potete ritrovare l'indice degli argomenti a questo link).

C. Comporre la legenda. Una volta definiti l’oggetto e i relativi obiettivi dell’analisi si potrà ragionare sulle voci che, coerentemente con l'intento diagnostico dell'analisi, si dovranno includere in legenda, anche raggruppandole per affinità o relazioni interne (p. es. le infrastrutture del trasporto su ferro di scala metropolitana, poi quelle del trasporto su gomma, ecc. e poi gli elementi che concorrono alla qualità degli spostamenti pedonali, ecc.). Starà dunque a voi, sulla base delle vostre idee di qualità e priorità (e sulle conseguenti finalità progettuali), decidere quali elementi siano di maggiore pertinenza ed efficacia nel descrivere il quadro della situazione (e quindi, allo stesso tempo, nel delineare quello ideale di progetto).

NOTA BENE: poiché la finalità delle analisi diagnostiche è quello di fornire valutazioni operative tramite la matrice SWOT, per poter affrontare le valutazioni relative a Opportunities e Threats - ossia i possibili punti di forza o punti deboli derivanti da piani e progetti previsti per l'area di studio dal Comune di Milano o da altri enti territoriali - nella legenda andranno necessariamente incluse, laddove possibile, anche le PREVISIONI DI PIANO DEL PGT, in particolare quelle reperibili nelle tavole D01, R02, S01, S02, S03, nell'Atlante e nell'Atlante della rigenerazione urbana.

Fonti per l'elaborazione delle legende:
_c1: potete sviluppare le legende a partire dalle vostre analisi migliori usate nei casi studio;
_c2: come suggerito potete anche iniziare dalle ricche legende degli Studi d'area già menzionati al punto a2 (p.es. Sistema Nord-Est: pp. 60-61; 74-75);
_c3: potete prendere ispirazione dagli esempi di analisi e sintesi strategiche di città inglesi contenute nel documento di introduzione a SWOT e Strategie (da p. 9 in avanti);
_c4: potete consultare il database di Milano Open data alla ricerca di tematismi che rispondano agli scopi delle vostre indagine diagnostiche (commercio, tempo libero, sport, piste ciclabili, mobilità, ecc.);
_c5: per la mobilità, più specificamente, potete anche consultare il Piano Urbano della Mobilità Sostenibile (PUMS).

Tips per la grafica delle analisi. Le scelte cromatiche o dei simboli rifletteranno eventuali suddivisioni tematiche (p. es. i trasporti su rotaia saranno indicati con una gamma di colori omogenea e diversa da quella usata dai mezzi su gomma). Date gerarchia agli elenchi delle legende, che sono da raggruppare per famiglie di categorie e per ordine di importanza (per esempio non inizierei l'elenco dei descrittori degli spazi aperti con la voce ‘fontanelle’!).

Attenzione alle geometrie delle legende e alla coerenza tra rappresentazione in mappa e voce di legenda: se in mappa uso linee (p. es per trasporto pubblico) avrò una linea di rimando anche in legenda anziché un rettangolo campito, e così via. Inoltre quando un certo numero di edifici da categorizzare è scarso e/o poco visibile in mappa (p.es. ristoranti o palestre), nel caso si prevedesse di campirli è meglio usare un rimando grafico che si avvale di campitura + simbolo.

Come principio generale poi bisogna calibrare la visibilità degli elementi messi in rilievo dalle analisi (dimensione dei simboli e/o intensità dei colori) con la loro quantità e distribuzione in mappa, in modo che non diventino dominanti, rendendo poco visibili le altre categorie rappresentate, soprattutto quelle minoritarie.

D. Reperire ed elaborare i dati necessari. Nella pagina sui Materiali per lo studio del contesto trovate diverse link alle fonti utili per i dati, e in particolare il database di Milano Open data e di Open Data Lombardia, il geoportale del Comune di Milano e quello regionale.

Per alcune analisi potrebbe essere tuttavia necessario realizzare un rilievo ad hoc da parte vostra, anche solo ricorrendo alle foto di Street View e della vista satellitare (p. es. spazio pubblico ad uso automobilistico; spazi pedonali occupati dalle automobili o altri usi, ecc.) oppure alle informazioni disponibili in Open Street Map.

NOTA BENE: riportare FONTE E DATA di rilevazione del dato. Nel caso di dati geografici si deve scrivere il nome dell’ente che li ha forniti (Comune di Milano, Comune di Segrate, Regione Lombardia, ecc.), il sito originale da cui sono stati scaricati (e quindi non la nostra cartella condivisa o la pagina del nostro sito!) e la data del rilevamento. Nel caso si tratti di un vostro rilievo indicate come autore chi lo ha svolto (oppure semplicemente “rilievo diretto”) e la data in cui è stato condotto (o, se fatto attraverso Google Street View, la data delle foto). Nel caso di dati, testi o immagini tratti da libri o documenti di piano, il riferimento va indicato nel seguente modo: Cognome Nome o Ente, Titolo della pubblicazione scritto in corsivo, Editore, Luogo di edizione anno, pagina/e da cui è tratta la citazione.

Se vengono utilizzati dati elaborati da altri compagni è necessario specificare di quali dati si tratta: non è sufficiente scrivere ‘dati gis forniti da Tizio’.

È ammesso utilizzare una tavola redatta in toto da un altro (componente di un altro) gruppo purché ciò venga chiaramente indicato e se funzionale alla redazione autonoma delle swot di sintesi conclusive. In tal caso evidentemente la tavola in questione non può risultare a cura del gruppo che la sta adottando (e la valutazione ne terrà conto).


E. Redigere le SWOT. Possono essere condotte per ogni singola analisi diagnostica tematica (p. es. Quartieri completi con servizi a portata di pedone) oppure accorpando quelle tra loro più attinenti, con la possibilità di sintetizzarle addirittura in soli due elaborati: la SWOT per l'URBS, ossia l'assetto fisico e architettonico, e la SWOT per la CIVITAS, ossia le attività e le funzioni ospitate negli spazi della Urbs.

Trovate descritto dettagliatamente il modo di redigere l'elaborato SWOT nella sezione II.3 della pagina sull'Analisi del contesto, ma in sintesi bisogna:

_e1: riportare i criteri di giudizio alla base delle vostre valutazioni circa punti di forza, deboli, opportunità e minacce;

_e2: evidenziare in mappa (1:5.000), con campiture, simboli e scritte, i luoghi (p.es. strade, aree verdi, porzioni di quartiere, edifici, ecc.) e le questioni (p.es. accessibilità pedonale, qualità degli spazi pubblici, connessioni ecologiche, qualità dell'ambiente costruito, adeguatezza dei servizi, ecc.) a cui si riferisce la valutazione, se possibile scegliendo colori o grafica che consentano a vista di ricondurli almeno alla basilare matrice di positivo/negativo, presente/potenziale;

_e3: riportare una breve descrizione degli elementi valutati identificabili in mappa attraverso simboli e codici, utili a inquadrare gli interventi proposti nella sintesi strategica, suddividendoli secondo i temi proposti dalle indagini diagnostiche o secondo temi di sintesi trasversali.

NOTA BENE: è assolutamente naturale che i medesimi luoghi e gli stessi elementi possano essere considerati simultaneamente sia negativamente che positivamente secondo le diverse prospettive da cui sono considerati: p.es. un parcheggio (p.za Alfieri) può essere considerato positivamente rispetto all'interscambio gomma-ferro che favorisce l'obiettivo di incentivare il trasporto pubblico (mobilità sostenibile) ma negativamente rispetto all'erosione degli spazi pubblici per la socialità e alla qualità del paesaggio urbano del potenziale nodo della stazione (es. Utrecht, Confluence e altri).

A questo link trovate un buon esempio (sebbene graficamente limitato a delle campiture: si vedano anche gli altri esempi per rappresentazioni con simboli più ricche ed efficaci) a cura degli studenti Riccardo Momesso, Luca Nicorici e Nicolò Ongarato dell'a.a. 2021-22 (area di Piazza d'Armi a Milano)

SWOT di sintesi relativa all'Urbs (area di Piazza d'Armi a Milano)
Autori: Riccardo Momesso, Luca Nicorici e Nicolò Ongarato, a.a. 2021-22 

SWOT di sintesi relativa alla Civitas (area di Piazza d'Armi a Milano)
Autori: Riccardo Momesso, Luca Nicorici e Nicolò Ongarato, a.a. 2021-22

Un esempio di restituzione di valutazioni tipo SWOT con mappa dei luoghi e descrizione sintetica del giudizio (i cui principi/obiettivi di riferimento sono ricavabili implicitamente dal giudizio stesso)

Esempio di analisi SWOT (limitata a punti di forza e punti deboli), immagine tratta dalla Southampton Development Design Guide, 2004

Esempio di Strategia per la riqualificazione paesaggistica e fruitiva del centro cittadino, immagine tratta dalla Southampton Development Design Guide. City Centre Urban Design Framework, 2004.

Si veda anche il più aggiornato City Centre Master Plan del 2013

METODO DI  LAVORO PER LA REDAZIONE DELLA TAVOLA (formato A1, scala 1:5.000): sintesi strategica delle proposte di intervento
Scopo dell'elaborato è quello di raccogliere e ricondurre a un sistema coerente le proposte di intervento e le indicazioni progettuali per il quartiere della Bovisa derivanti dal quadro di questioni e di valutazioni evidenziate attraverso le indagini diagnostiche e le matrici SWOT raccolte nel book A3. Si deve valutare un orizzonte temporale di attuazione di circa 5-10 anni.

Vi ricordiamo invece che le specificazioni progettuali a scala 1:2.000 del masterplan per la terza consegna del 23 aprile - insieme alla prima proposta planivolumetrica sul modello di studio tridimensionale - riguarderanno UNICAMENTE le aree di approfondimento evidenziate in questa mappa e saranno da svolgere singolarmente da parte di ciascun gruppo, sebbene in coordinamento con il gruppo abbinato con cui è stata redatta la sintesi strategica.

Oggetto della sintesi strategica a scala 1:5.000 saranno invece le vostre indicazioni relative ai seguenti luoghi e temi progettuali:

1. Valorizzazione del nucleo di Villapizzone e sua relazione con la futura area del Campus Nord+Bosco;

2. Connessioni fisiche e funzionali tra il quartiere Bovisa e il futuro Campus Nord+Bosco;

3. Connessioni fisiche e funzionali tra il quartiere Bovisa e il futuro quartiere dello Scalo Farini;

4. Connessioni fisiche e funzionali tra il nucleo della Bovisa e il nucleo di Dergano con la stazione della MM3 (e l'omonima stazione ferroviaria pianificata lungo la futura Circle Line);

5. Connessioni fisiche e funzionali con i quartieri a nord della ferrovia, lungo l'asse di via Bovisasca, anche considerando il nuovo accesso urbano dalla stazione "Bovisasca" pianificata con la Circle Line (vedi link precedente);

6. Riqualificazione di funzioni e assetti fisici dei luoghi del quartiere Bovisa, con una particolare attenzione al rapporto tra sistema residenziale locale, sistema universitario e strutture produttive industriali, terziarie e logistiche.

La tavola A1 dovrà quindi riportare (si veda anche il vademecum fornito dal tutor arch. Nicolò Chierichetti relativo a questo elaborato):

a. il quadro sintetico di principi e obiettivi strategici alla base delle proposte di intervento, coerenti con quelli usati per le analisi e valutazioni del book A3;

b. la tavola sinottica principale alla scala 1:5.000 con le indicazioni degli interventi proposti (si prendano ad esempio la grafica e le voci di legenda degli Studi d'area Sistema Nord-Est (in particolare pp. 98-113) e Mosaico San Siro (in particolare pp. 85-89; pp. 93-97; 101-105, 109-117) del Comune di Milano;

c. altre tavole tematiche, schemi o foto di approfondimento a scala libera per trattare temi più specifici o con maggiori dettagli rispetto alla sintesi riportata nel 1:5.000.


NOTA BENE: come già evidenziato all'inizio nella nota metodologica è anche possibile cominciare il lavoro induttivamente abbozzando soluzioni di intervento, magari ispirate dai casi studio o da altre fonti, da esplicitare e precisare in un secondo momento riconducendole a criteri e obiettivi messi a fuoco attraverso le indagini diagnostiche e le SWOT.

Esempio di sintesi di strategia di intervento, tratta dal Sheffield Lower Valley Masterplan Study del 2004

Esempio di tavola sinottica della strategia di intervento puntuale, tratta dal Sheffield Lower Valley Masterplan Study del 2004

Esempio di tavole di progetto strategico (la prima riporta una sintesi delle valutazioni qualitative dello stato di fatto) tratte dalle pagine 84-87 della pubblicazione del Comune di Milano MosaicoSanSiro. Tra i parchi dell'ovest e la città densa. Studio d'Area San Siro, 15 giugno 2022

REVISIONE DEL 08.03.24


La selezione degli elementi descrittori del contesto
(caso studio La Confluence, Lione)

Si consiglia di corredare la mappatura di analisi dei casi studio anche con delle immagini (anche banalmente tratte da Google Street View, come in questo esempio a destra).

Nella fattispecie, questa è la foto di uno degli assi alberati (e più specificamente l'asse portante del quartiere: Cours Charlemagne) che abbiamo visto coi gruppi 1 e 12 essere una delle caratteristiche TIPICHE (ricordate che dovete redigere il palinsesto degli elementi descrittori del caso studio e dell'area studio, cioè Bovisa) del quartiere storico di Perrache - Sainte-Blandine.

Analogamente a Bovisa trovate qui tra l'altro il tema progettuale della stazione-ponte (nodo urbano da cui parte il Cours Charlemagne), del suo rapporto con gli spazi pubblici (Place de Archives + appunto il corso alberato), dell'interscambio del trasporto pubblico (il tram, come previsto in Bovisa). 

[fossi in voi darei risalto a questo sistema con uno schema]

Selezionate altre foto campione che descrivano gli spazi pubblici tipici (un'altra strada alberata, le piazze alberate storiche e nuove), ed eccezionali (il lungo-fiume, anche con il suo verde 'umido' + la darsena), gli isolati residenziali TIPICI con il verde urbano diffuso

Questo è come appare nel paesaggio della strada l'elemento tipico del verde privato negli isolati del quartiere storico

Questo è come appare visto da Google Maps il verde privato all'interno degli isolati del quartiere storico

La presenza di verde privato di una certa consistenza all'interno degli isolati è riproposta anche nei nuovi isolati della ZAC 1 (e si noti anche il verde a filari e parterre anche nella strada: una variazione del disegno delle nuove strade rispetto al modello del boulevard)

L'isolato con giardino interno è conservato anche nei completamenti moderni del quartiere storico, rispettandone appunto le TIPICITA' degli isolati verdi (principio di unitarietà e continuità tra parti nuove e contesto preesistente: vedi più sotto 'AUDACITY AND HERITAGE'):

È anche molto importante che voi descriviate il quartiere a partire dai PRINCIPI progettuali su cui si fondano le scelte di piano e architettoniche, e che trovate ben sintetizzate e raccontate qui: https://www.lyon-confluence.fr/en/main-development-principles

COME POTRESTE APPLICARE GLI STESSI PRINCIPI PER IL PROGETTO A BOVISA?
Nelle conclusioni del caso studio potreste dare una valutazione rispetto a questi criteri di progetto, proiettandovi già, dove possibile, nel confronto con Bovisa, che approfondirete tramite l'analisi strategica (con SWOT) della seconda consegna.
Per esempio: che interventi occorrerebbero a Bovisa e nelle aree di progetto rispetto al tema del 'walkable neighbourhood'?