Oratorio

ORATORIO DELLA CATTEDRA DI S. PIETRO IN ROMA - ALBARASCACenni storici

L'Oratorio è molto antico. È costruito sopra uno sperone di roccia al centro del paese dove si trovano le case più antiche. Case che rappresentano con ogni probabilità il primo insediamento umano della frazione. Un antico documento datato 18 giugno 1197 riporta il giuramento di fedeltà prestato da Mairano Oberto, Cafaro e Romano di Albarasca, al marchese Alberto Malaspina ed ai suoi due nipoti Guglielmo e Corrado I l'Antico (E. Gabotto, Chartarium Dertonense, in BSS, XXXI, Pinerolo 1909). Si presume pertanto che all'epoca esistesse già l'Oratorio, considerando la sua particolare posizione in zona elevata, al centro dell'antico insediamento. Dalla prima visita pastorale di Mons. Carlo Settala, Vescovo di Tortona, fatta il 16 settembre 1659, risulta essere stato, il detto Oratorio, ricostruito o quanto meno ristrutturato a spese degli abitanti della frazione: ?Oratorio al titolo di San Pietro della Villa Albarasco annesso alla detta parrocchiale di Sorli nuovamente fabbricato per diuozione degli habitanti di questa villa quali vi fanno celebrare messa una volta la settimana per loro diuozione non vi essendo obbligo né reddito alcuno che delli habitanti di questa villa. Si proveggano di una para de candiglieri di otone, si finisca il pavimento della chiesa di pianelle come è cominciato et d'imbiancare il muro interno tutto intero di questo Oratorio? (Fonte: Archivio Curia Vescovile di Tortona. Visita pastorale del Vescovo Mons. Carlo Settala, prima; B 55 Sorli 183) Nel Catasto del 1723 del «Comune di Surli», di cui Albarsca faceva parte, risulta in mappa l'Oratorio. (Fonte: Archivio di Stato di Torino, catasto del comune di Surli, 1723). Nel 1750 è curato, residente nella casa canonica annessa all'Oratorio, il reverendo Prete Matteo Cerratto del Cuquello, di anni 40. In seguito troviamo come curati dell'Oratorio di San Pietro in Albarsca il Reverendo Prete Gasparo Ratti da San Martino di Sorli ed il Reverendo Prete Giuseppe Maria Salimbino da Corti (Sorli) (Fonte: Archivio Parrocchia di San Lorenzo - Sorli; stati delle anime anni 1750 e seguenti). Nell'anno 1843 veniva costruito, o ricostruito, l'altare per la celebrazione della Messa secondo le norme stabilite dal Concilio di Trento. E' del 1946 l'erezione a parrocchia dell'Oratorio di San Pietro in Albarasca con relativo versamento del beneficio parrocchiale (Lire 200.000 !).

Fu parroco residente per diversi mesi, il Reverendo don Paolo Natta, ma la carenza di sacerdoti che già allora si profilava, fece sì che ben presto la parrocchia divenisse vacante per cui venne nuovamente aggregata alla parrocchiale di San Lorenzo in Sorli. Agli inizi degli anni sessanta si procedeva alla ristrutturazione della casa canonica ed alla ricostruzione del campanile.

(Quello esistente era alto poco più di un paio di metri, era in pietra a vista ed a sezione triangolare per far sì che non gravasse eccessivamente sulla volta ma poggiasse sui muri perimetrali ed era coperto di coppi). Infine nel 1986-87 si fece luogo alla sistemazione dell'interno dell'Oratorio con lavori di consolidamento murario, sistemazione del presbiterio con un nuovo altare rivolto verso il pubblico secondo le norme della riforma liturgica voluta dal Concilio Vaticano II e ad una nuova pavimentazione in piastrelle di ceramica donate dal sig. Mario Bava. L'Oratorio è retto da un Consiglio di Amministrazione presieduto da un Priore, Consiglio che si cura dell'amministrazione e di tutte le attività. La cura pastorale è demandata al parroco pro tempore della parrocchia di San Lorenzo in Sorli che tutti i sabati, tutte le vigilie dei giorni festivi, tutte le domeniche e altre festività ed ogni qualvolta ne viene fatta richiesta dalla popolazione, provvede alle celebrazioni liturgiche. Il Consiglio di Amministrazione ed il Priore vengono eletti dalla popolazione della frazione. Albarasca, estate 1990 La presente ricerca è stata eseguita da Fernando e Paolo Poggio per essere presentata alla Sovrintendenza regionale dei beni culturali e al comune di Stazzano alfine di ottenere una sovvenzione per lavori di ristrutturazione esterna della chiesa (rifacimento intonaci e tinteggiatura; la sovvenzione venne erogata dal comune di Stazzano e fu di Lire 5.000.000).