Natale 2011 - Un nuovo ... vecchio Natale

Data pubblicazione: Dec 22, 2011 6:30:50 PM

Anche quest’anno, ecco che si avvicina il Natale, e anche quest’anno, ecco che incomincia lo stress. È un controsenso: è Natale, la festa più bella e gioiosa che esista; dovrebbe essere il momento di riposarsi, di passare più tempo in famiglia, di essere più generosi e disponibili con tutti. E invece, non è così. Ogni anno, sotto il periodo di Natale, incominciano lo stress, la frenesia, l’agitazione, e penso che questo, lo possa confermare chiunque.

Ecco che le grandi città si trasformano in caotici e affollati mercati, le vie del centro si riempiono di gente sempre di fretta che osserva con occhio cinico le sfilze di vetrine dei negozi, e spesso non ha neanche il tempo di aiutare i propri figli Ad addobbare l’albero o passare in chiesa per assistere alla Messa di Natale. Tutti sono alla ricerca del regalo all’ultimo minuto, del vestito per Capodanno, degli sci per la settimana bianca o delle ruote termiche (le catene ormai non vanno più di moda) per quei pochi centimetri di neve che forse nemmeno cadranno. Centri commerciali e supermercati pullulano di persone di ogni età: ragazzine che cercano pensierini per amici e fidanzati, nonni che cercano di districarsi tra giochi elettronici richiesti dai nipotini, mamme indaffarate che scelgono la pietanza più adatta al pranzo di Natale, bambini che corrono ininterrottamente da una parte all’altra, inebriati da luci, colori, decorazioni, fiocchi, brillantini, musica e dolciumi provenienti da ogni parte. Siamo talmente abituati a vivere in questo mondo, che quasi non ci rendiamo conto di quanto sia frenetico e stressante.

Ma perché non provare in qualche modo a ritrovare quella pace e quella serenità che erano tipiche del Natale fino a qualche decennio fa?

Non esagero se dico che nel paese che amo, tutto ciò è possibile, e voi abitanti di Albarasca dovreste saperlo bene. Lì tutto è calmo, tranquillo, accogliente. I camini delle case fumano, le luci natalizie brillano dagli abeti dei giardini o dai poggioli delle case, i bambini giocano sereni ed eccitati nei freddi pomeriggi di dicembre, le nonne sfornano biscotti e altre leccornie per l’occasione. Io stessa lo ammetto: cosa c’è di meglio di uscire il pomeriggio, tutti imbacuccati per resistere al gelo, armati di bob e slittino, a scivolare nei campi innevati, e poi rifugiarsi in casa, al calduccio, sorseggiando una bella cioccolata calda con gli amici?

Lì anche i riti religiosi hanno ancora un valore: la Messa di mezzanotte del 24 dicembre, da Albarasca parte sempre un gruppetto di persone che, con una fiaccola in mano, si avvia a piedi verso il paese vicino per assistere alla celebrazione. Arrivati a destinazione, i partecipanti della fiaccolata si radunano sul sagrato della chiesa e, prima di entrare, si soffermano a contemplare il presepe di sagome in legno realizzato per la festa dagli abitanti di Sorli. E finita la Messa, durante la quale si intonano i bellissimi tradizionali canti natalizi, ci si può ritrovare al circolo per una fetta di panettone da mangiare in compagnia.

E non è finita, perché anche dopo il Natale, per tutte le feste i nostri circoli restano aperti per permettere alla gente di trovarsi la sera, e organizzano cene, tombole e altri incontri per far divertire grandi e piccoli.

Insomma, credo che tutti dovrebbero avere la possibilità di passare almeno un Natale in questi luoghi, dove esso è sentito ancora spiritualmente, interiormente, non come una banale festa commerciale, ma come un vero momento di gioia, per trascorrere del tempo con la nostra famiglia, per fare dei doni alle persone a cui vogliamo bene, per rendere felice chi amiamo davvero, e per aspettare, con ottimismo e tanta speranza, l’anno che viene. E allora cerchiamo tutti quanti di vivere seriamente queste prossime feste, facciamo sempre in modo di trovare il tempo per aiutare in famiglia, per accogliere in casa nostra amici e parenti, per fare un pupazzo di neve in giardino, per cantare col cuore i ritornelli natalizi, per lanciare uno sguardo di umiltà a Gesù bambino nel presepe, per brindare con sincerità a un nuovo anno pieno di salute, gioia, amicizia, amore, felicità, per fare le cose più semplici, in fondo, perché sono proprio queste che portano avanti lo spirito di questa festa magica che è il Natale.

A tutti voi, davvero, col cuore, facciamo i nostri più cari auguri di BUON NATALE e di un FELICE ANNO NUOVO!!!