Le origini del fenomeno mafioso

Le origini

La mafia è nata nelle campagne siciliane al tempo dei Borboni, molto prima dell'unità politica del Paese.

Molti all'epoca erano contadini poverissimi che spesso si davano al brigantaggio, saccheggiando le proprietà dei ricchi possidenti terrieri, oppure organizzavano violente rivolte.

Siccome lo stato borbonico era lontano nelle regge di Napoli e Palermo, la mafia nacque per difendere la proprietà privata in una società sconvolta dalla disperazione popolare.

I più grandi proprietari, i più ricchi agricoltori, i padroni dei feudi si sostituirono allo Stato assente e imbelle.

La mafia impose la propria legge: furono aboliti i processi, le prove e la difesa e fu stabilita un'unica sanzione: la morte.

Insomma fu applicata la pena di morte a chi rubava, rapinava o uccideva, senza distinzione.

La mafia fu sin da subito segreta per restare invulnerabile sia alla vendetta privata sia alle eventuali sanzioni da parte dello Stato. Di conseguenza furono proprie della mafia due caratteristiche fondamentali: la professionalità dell'omicidio e l'omertà.

L'organizzazione di Cosa Nostra

La mafia siciliana, chiamata anche Cosa Nostra, è strutturata come una piramide:

  • alla base c'è la famiglia, che controlla un quartiere o una borgata, composta dagli "uomini d'onore" coordinati per ogni gruppo di dieci dal "capodecina"

  • i capidecina rispondono al "boss", il capo famiglia

  • ci sono poi i capimandamento, ossia i rappresentanti di due o tre famiglie confinanti, che operano a livello provinciale

  • al vertice della piramide c'è la cupola, che regola affari e interessi a livello regionale

La mafia non si presenta quindi come un anti-Stato, ma come uno "Stato" parallelo allo Stato di diritto, che offre "servizi di protezione", esige e gestisce le "tasse" (pizzo, usura, eccetera) e "amministra" con la violenza e l'intimidazione il suo territorio.

I mafiosi fondano il loro potere soprattutto sul consenso sociale della popolazione, di solito dove c’è un contesto socio-culturale ancora arretrato.

Con la politica la mafia crea rapporti fruttuosi e sistematici, i boss si impegnano a votare e a far votare i politici che, in cambio di sostegno, sono disposti a tutto. Una volta eletti, restituiscono il favore ai mafiosi che, puntualmente, si presentano per raccomandazioni, appalti e protezioni.


Altre associazioni mafiose

In Campania -> la Camorra è l'organizzazione criminale presente in Campania. La sua struttura è molto complessa, infatti è composta da molti clan diversi tra loro. Le alleanze tra queste organizzazioni sono molto fragili e possono essere in contrasto attraverso faide, agguati e omicidi.

In Puglia-> La Sacra Corona Unita è un’organizzazione mafiosa che ha il suo centro in Puglia e che ha spesso cercato accordi criminali con organizzazioni mafiose dell’est europeo. Ha raggiunto il suo apice tra la fine degli anni ’80 e l’inizio degli anni ’90; successivamente all'intervento dello Stato, e a un gran numero di arresti, è stata notevolmente indebolita, tanto da essere ormai considerata un fenomeno sostanzialmente scomparso. Peraltro è l’organizzazione mafiosa italiana che ha registrato il più alto numero di ‘’pentiti’’, che hanno contribuito a distruggerla.

In Calabria -> La 'drangheta è presente soprattutto in Calabria. Negli anni ha praticato sequestri di persona, estorsioni e traffici di droga. Rigidissima è la gerarchia all’interno di ogni famiglia, regolata da un codice che prevede rituali in ogni momento della vita associativa: dall’investitura del nuovo adepto, al giuramento che deve essere prestato con solennità, al passaggio al grado successivo, fino ai processi a cui il tribunale della cosca può sottoporre i propri affiliati.