Nel corso di questi anni le coltivazioni si sono avvicendate nel nostro spazio coltivato, certe volte con successo, altre volte ... un po' meno. Con il tempo abbiamo imparato a conoscere il terreno a nostra disposizione e a capire cosa preferibilmente seminare.
I criteri adottati nella scelta degli ortaggi da mettere a dimora sono sempre stati i seguenti:
la stagionalità: vogliamo dare la possibilità ai ragazzi di "toccare con mano" quanto hanno seminato e di poter anche portare a casa, se possibile, il frutto delle loro fatiche;
la facilità di coltivazione: abbiamo sempre scelto piante semplici da coltivare e varietà robuste, resistenti, in grado di produrre frutto con pochi accorgimenti di base;
la sostenibilità: la scelta delle piante da coltivare ha privilegiato anche varietà che non richiedono di norma interventi speciali, con il ricorso magari a prodotti chimici non richiesti in agricoltura biologica. Anche per questo motivo usiamo solo prodotti consentiti in coltivazione biologica, pratichiamo nello spazio a nostra disposizione solo la concimazione con stallatico bovino o equino, ruotiamo la disposizione delle colture e favoriamo l'accostamento delle specie orticole che si possono "aiutare" nella lotta ai parassiti che possono intaccare le piante.
Vediamo dunque le specie che abbiamo prevalentemente coltivato in questi anni.
I pomodori: sono i re del nostro orto, insieme alle regine-zucchine. Nel corso degli anni ci siamo orientati alla coltivazione del datterino, del ciliegino e dallo scorso anno del San Marzano, perchè più resistenti e produttivi.
Le fragole: abbiamo sempre coltivato le "quattro stagioni" perchè sono quella varietà che ci permette di assaggiarle a maggio giugno con i ragazzi e anche al loro ritorno a settembre.
I peperoncini: non si sa il perchè, ma contendono alle fragole l'attenzione e l'entusiasmo dei ragazzi. Ne abbiamo piantati di tutti i tipi, ma principalmente ci siamo orientati sul "Diavolicchio Calabrese", "Fuoco dell'Etna", il "Cayenna lungo", nel 2019 abbiamo sperimentato anche anche lo "Jalapeno" e il "Cappello del Vescovo" e nel 2020 quello tondo da "ripieno".
Fagiolini: sono piante molto facili da coltivare e sono molto produttive, al punto che, a luglio, con chi c'è, si tenta anche la seconda semina. Sono le prime verdure, con le fragole e le insalatine, ad essere pronte per il raccolto a fine anno scolastico. La varietà che abbiamo coltivato è "l'anellino di Trento".
Zucchine: ci sono stati anni in cui ne abbiamo prodotti una grandissima quantità . Le varietà messe a dimora nel nostro orto sono principalmente tre: il Milano (scuro tradizionale), il romanesco (costoluto e più chiaro) e il tondo di Nizza.
Insalatina: la piantiamo nella varietà Lollo verde e rossa prevalentemente in grandi campane e inizialmente protetta da tessuto non tessuto. E' tradizione dal 2018 provare a piantarla intorno al 9 febbraio, il giorno di Santa Apollonia, perchè si dice che se la si pianta quel giorno si può star sicuri che "non andrà in semenza"! E difatti così è sempre stato!
Le zucche: Non abbiamo sempre fortuna con questo ortaggio, ma talvolta sono cresciuti dei bei esemplari, principalmente delle qualità Delica, Marina di Chioggia, Violina.
Prezzemolo: abbiamo anche provato a seminarlo, ma con scarso successo. Con le piantine invece è andata molto meglio e abbiamo alternato sempre quello comune a quello riccio, forse meno profumato ma estremamente decorativo.
I peperoni: nell'annata 2020 abbiamo avuto finalmente un raccolto di tutto rispetto e probabilmente abbiamo trovato la varietà a noi più congeniale, il corno rosso e giallo, alternato al peperone verde.
Sedano: abbiamo iniziato a coltivarlo dal 2019 accanto al prezzemolo. Per ora lo abbiamo piantato in grandi vasi, perchè in piena terra non è cresciuto, mentre nel vaso, non capiamo il perchè, non ci ha dato problemi
Il basilico: nel nostro orto sin dall'inizio non è mai mancato! Ne abbiamo coltivato diverse varietà e sempre con buon esito: il classico genovese, ma anche quello scuro ornamentale, il basilico greco a foglia piccola (profumatissimo) e quello "lattuga napoletano" con foglia gigante e rugosa.
Le carote e le "ciambelle senza buco": ecco, per alcuni anni ci siamo cimentati con carote e patate ma il terreno argilloso e sassoso del nostro orto non ci ha fatto pervenire a buoni risultati, per cui abbiamo deciso di puntare su altri ortaggi.
Accanto alle carote abbiamo tentato, fallendo, con finocchi, melanzane e le patate ... ma anche gli insuccessi in orto ci hanno aiutato a comprendere che dall'errore spesso si impara di più che da una buona riuscita. Abbiamo innanzitutto capito quanto sia importante l'esposizione al sole e quali piante in particolare ne hanno più bisogno di altre; abbiamo dovuto accettare il fatto che il nostro terreno non è proprio adatto a certo tipo di coltivazione; ma soprattutto ci siamo resi conto che l'orto insegna a sviluppare doti come la pazienza, lo spirito di osservazione, la metodicità, lo spirito di adattamento, qualità che possiamo giocarci anche in tanti altri contesti di vita.