Visita di istruzione a Rovereto 

MUSEO DELLA GUERRA

Manuel F. - classe 2A

Mercoledì 8 novembre, la nostra classe, accompagnata dalle professoresse Maddalena Nesler e Claudia Campestrin, si è riunita alle ore 8:20 a Trento per andare a  Rovereto.

A Rovereto, dalla stazione, ci siamo incamminati per via Rosmini, poi ci siamo fermati a osservare la chiesa  di San Marco e, successivamente, abbiamo fatto una sosta al bar Bontadi.

Osservando le varie case, abbiamo notato che in certi punti c’erano ancora degli antichi affreschi.

Dopo aver bevuto un caffè, ci siamo diretti verso il museo della guerra, dove ad aspettarci c’era Evelyn, che per tutto il tempo è stata la nostra guida. 

Inizialmente Evelyn ci ha mostrato le divise che venivano indossate durante la prima guerra mondiale, spiegandoci che venivano cambiate in base alla stagione. Quelle estive si differenziano da quelle invernali per il colore e anche per la leggerezza del tessuto. Nel periodo invernale era molto importante che la divisa di un soldato di montagna proteggesse dal freddo ma allo stesso tempo non fosse visibile facilmente e, per questo, era di colore bianco; inoltre i soldati portavano una specie di visiera per gli occhi, così che non ci fosse il rischio di perdere la vista, a causa del riflesso del sole sulla neve

L’esercito durante la guerra sulle montagne aveva bisogno di una vedetta, cioè un soldato che osservasse dall’alto verso il basso, per vedere se i nemici si stavano avvicinando. Questo ruolo necessitava di un adeguato abbigliamento, altrimenti c’era il rischio che l’uomo si congelasse. 

Durante il proseguimento della guerra vennero  modificate le forme delle palle dei cannoni: inizialmente avevano una forma rotondeggiante, poi si è passati a una più appuntita. Questo cambiamento fu dovuto al fatto che le trincee erano distanti, perciò cambiando la loro forma, la velocità e la gittata aumentavano: una forma più a punta permetteva ai soldati di sparare da distanze maggiori ma con più precisione.

All'inizio del Novecento vennero realizzati anche i primi aerei, ma essendo fatti di materiali leggeri come legno e tessuto, erano incapaci di portare molte munizioni e bombe.

Le armi più utilizzate durante la guerra erano le baionette, dotate di una lama per i combattimenti più ravvicinati.  

Durante la guerra vennero anche  realizzate nuove armi come alcuni tipi di pistole e granate.

Nel corso della guerra si poteva bere portandola con sé una borraccia, molto diversa da quelle dei giorni nostri. Tale borraccia veniva fornita ai soldati insieme a molte altre cose che potevano venire utili ai soldati: una gamella per mangiare, una pala per riparare le trincee o per colpire il nemico, una maschera antigas che poteva servire se venivano usati gas velenosi, coltellini ecc.

Durante la guerra erano molto frequenti i pasti a base di zuppe, perché più facili da preparare e da trasportare.

L’unico modo per cucinarle era utilizzare una sorta di grande pentola, dotata di ruote così da essere spostata più facilmente.

Era molto importante la presenza di un prete o di qualcuno che potesse sostenere gli animi di chi ogni giorno rischiava la vita per dare conforto e sicurezza ai soldati.

Prima della grande guerra i medici che erano a contatto con i pazienti dovevano curare quasi sempre le stesse malattie, come il colera e la malaria.

Dopo l’inizio della guerra tutto cambiò. Infatti i medici per la prima volta dovettero provvedere a risolvere problemi dovuti a dissanguamenti, problemi respiratori, ferite da colpi da sparo o dallo scoppio di bombe, gravi infezioni…

Per questo in pochissimo tempo vennero fatti enormi passi in avanti nel campo della medicina e vennero create le prime protesi.

Inoltre venne inventata la prima macchina a raggi x, in modo da identificare le fratture presenti nel corpo.

Dalla visita al Museo della guerra, ho imparato nuove cose e ho approfondito gli argomenti trattati in classe, grazie alla guida che ci ha fatto appassionare all’argomento.