Le pietre di inciampo nascono per commemorare, nelle città europee, i cittadini deportati nei campi di sterminio nazisti e quindi il destino di persone uccise, deportate, espulse o spinte al suicidio ad opera del Regime Nazista. Le pietre d'inciampo (in tedesco "Stolpersteine") sono una iniziativa dell'artista tedesco Gunter Demnig che ha già posato più di 70.000 pietre in tutta Europa. Generalmente, sono posizionate di fronte all'edificio dove le vittime hanno avuto la loro ultima residenza o luogo di lavoro e sono costituite da blocchi in pietra ricoperti da una piastra di ottone posta sulla faccia superiore. Attualmente ad Ancona ne sono state posate 16: in Via Astagno, Corso Garibaldi, Corso Amendola, Via Santa Margherita, Piazza Cavour, Via Bernabei, Via Isonzo e Largo Dogana. Di fronte alla Sinagoga ne troviamo 2, dedicate a Guido Lowenthal e alla moglie Eugenia Carcassoni, che furono arrestati ad Appignano (Macerata) il 19 febbraio 1944, detenuti nel carcere di Macerata, trasferiti al campo di transito di Fossoli e deportati con il convoglio n. 9 al campo di sterminio di Auschwitz il 5 aprile 1944. Furono probabilmente assassinati entrambi il 10 aprile 1944, immediatamente dopo il loro arrivo. Poco più avanti, di fronte al n. 18, ne sono state posate quest’anno altre 2, in memoria di Romilde e Umberto Coen, sorella e fratello, anch’essi deportati e non sopravvissuti.