Gli Scoccianti sono stati una famiglia di grandi intagliatori attivi tra la fine del Seicento e la prima metà del Settecento. Originari di Massaccio, l’odierna Cupramontana, gli Scoccianti si formano a Roma dove vengono a contatto con le nuove correnti artistiche sviluppatesi nel corso del XVII secolo e, una volta trasferita la loro bottega a Massaccio, diventano l’anello di collegamento tra il Barocco romano e l’arte lignea marchigiana. Andrea Scoccianti nato a Roma nel 1648 è ricordato dalle fonti come il Raffaello delle fogliarelle per la sua abilità nell’intaglio di motivi floreali e vegetali. Anche al fratello Bartolomeo, conosciuto con il nome di Fra Cosmo, sono attribuite a Roma alcune opere d’intaglio. Particolarmente attivo nelle Marche è proprio Angelo Scoccianti, figlio di Andrea, nato nel 1674, che si trasferisce stabilmente a Massaccio nel 1700, dopo la morte del padre. Tra le sue opere documentate, oltre all’aròn di Livorno, vanno ricordati l’Ancona d’altare della Madonna di Loreto nella Collegiata di S. Elpidio a Mare e la cornice dell’altare maggiore della Collegiata di Sant’Urbano ad Apiro.