Non mischiare

Simone Sielli e Riccardo Vergori

SOMMARIO:

  • Principi attivi

  • La miscelazione

  • Mescolare i detersivi

  • Incidenti domestici

  • Guida all'uso responsabile

  • Decalogo del primo soccorso

  • Incidenti domestici con detersivi

  • Guida all'uso responsabile

  • Centri antiveleno


PRINCIPI ATTIVI CONTENUTI NEI DETERSIVI

Candeggina (varechina)

Esistono molti prodotti per la pulizia chiamati “candeggina”. In generale contengono una soluzione acquosa di ipoclorito di sodio (NaOCl) a varie concentrazioni, con in aggiunta tensioattivi, antischiuma e fragranze. L’ipoclorito di sodio è corrosivo e può danneggiare pelle e occhi ed essere letale se ingerito.

Ammoniaca

L’ammoniaca (NH3) viene utilizzata in soluzione acquosa con concentrazioni dal 5% al 10%. È ampiamente usata per pulire vetro, porcellana e acciaio inossidabile, nonché per rimuovere i depositi di grasso dai forni. È corrosiva e tossica.

Idrossido di sodio (soda caustica)

L’idrossido di sodio solido (NaOH) e le sue soluzioni acquose sono ampiamente usate per eliminare i depositi di grasso negli scarichi e nei forni. La soda caustica è corrosiva e può danneggiare pelle e occhi se ne viene a contatto. Anche i fumi della reazione con i grassi sono pericolosi se vengono inalati.

Acido cloridrico (acido muriatico) e altri acidi (nitrico, fosforico)

Oggi l’acido cloridrico in soluzione (acido muriatico) è meno usato di un tempo nei detergenti domestici ma è contenuto in quelli commerciali. Inoltre, le soluzioni di due o più acidi vengono anche vendute come spray per la pulizia del bagno per evitare la necessità di un lungo risciacquo. Sono corrosivi e tossici.



LA MISCELAZIONE

Parte del problema è che la miscelazione spesso genera molto gas e calore, che possono rompere o bruciare contenitori sigillati. Esiste anche il problema della decomposizione che si verifica spontaneamente durante l’uso normale e prima di qualsiasi miscelazione deliberata o involontaria di detergenti. Tale decomposizione può generare specie come l’acido ipocloroso (HOCl) che può alimentare ulteriori reazioni con altri prodotti per la pulizia.

La decomposizione della candeggina dipende dalle condizioni di conservazione e dall’uso; si decompone alla luce del sole, al riscaldamento, al contatto con i metalli, oltre a produrre piccole quantità di acido cloridrico:

NaOCl + H2O → NaOH + HOCl

2HOCl → 2HCl + O2

L’acido cloridrico può a sua volta reagire con l’ipoclorito per formare piccole quantità di cloro gas:

NaOCl + 2HCl → Cl2 + NaCl + H2O

E’ quindi evidente che se si mescola candeggina e acido muriatico si sviluppa cloro gassoso con gravi danni a tutto l’apparato respiratorio. Pertanto: mai mescolare questi prodotti.


Anche la miscelazione dell’ipoclorito con ammoniaca genera acido ipocloroso e quindi acido cloridrico. Questo reagirà quindi con più ipoclorito per rilasciare cloro gassoso, già pericoloso di per sé ma che può reagire ulteriormente con l’ammoniaca formando clorammine corrosive e tossiche (R2NCl). L’odore caratteristico delle piscine è il risultato dell’ipoclorito che reagisce con i composti azotati presenti nel sudore e nelle urine formando clorammine organiche volatili.

In ambiente domestico la reazione più probabile è:

NH3 + NaOCl → NH2Cl + NaOH

Se l’ammoniaca è particolarmente concentrata, ciò può portare alla formazione di idrazina (N2H4), i cui vapori tossici sono esplosivi all’aria e possono causare ustioni e lesioni oculari. Fortunatamente, questa reazione ha poche probabilità di verificarsi nell’ambiente casalingo perché richiede una concentrazione elevata di ammoniaca e un’alta temperatura (> 100 °C).

Se la candeggina viene miscelata con prodotti contenenti alcol etilico (C2H5OH) si corre il rischio di formare cloroformio (CHCl3), un potente anestetico.

La reazione è molto complicata, ma può essere semplificata così:

C2H5OH + 4NaOCl + 2NaCl + H2O → 2CHCl3 + 6NaOH

La miscelazione di un acido con candeggina genera pure un forte agente ossidante, che reagirà ulteriormente con l’ipoclorito per formare una miscela gassosa contenente cloro.

Si potrebbe supporre che mescolando una soluzione di idrossido di sodio (soda caustica) con acido cloridrico avvenga l’usuale reazione di doppio scambio che produce sale e acqua. Ma in forma concentrata, la miscelazione rapida genera molto calore e fumi, che potrebbero contenere cloro gassoso.


NON MISCHIARE

Mescolare i detersivi può avere un effetto pericoloso per la salute delle persone. In particolare, un mix di prodotti per la pulizia della casa è in grado di provocare addirittura l'avvelenamento , perché la miscela degli ingredienti tossici che li compongono è molto pericolosa. Sono purtroppo più frequenti di quanto si possa pensare gli incidenti domestici, anche gravi, dovuti all’incauto mescolamento di detersivi per la pulizia della casa, in particolare di bagni e cucina.

INCIDENTI DOMESTICI


Altri componenti che sono presenti nei prodotti di detergenza sono acidi quali l’acido citrico, sostanze candeggianti quali perborato o ipoclorito di sodio che possono essere presenti nei prodotti per la pulizia della casa e in quelli per il bucato o il lavaggio dei piatti. Su questo tipo di prodotti sono presenti in etichetta il nome commerciale del prodotto, la tipologia (per esempio se detersivo per bucato o per piatti) la composizione e le eventuali frasi di rischio ed indicazioni di sicurezza per prodotti indicati come pericolosi.

GUIDA ALL'USO RESPONSABILE


1) Leggere bene le etichette dei detersivi
È bene informarsi su quali siano i componenti presenti nei detersivi che compriamo. La consapevolezza su ciò che consumiamo può aiutarci, ad esempio, a misurarne l’utilizzo o a trovare delle alternative più naturali e con minore impatto ambientale, come i detersivi ecologici, ugualmente efficaci contro lo sporco.

2) Rimanere sempre informato
Una mente informata è una mente aperta e responsabile, pronta a modificare le proprie abitudini per il bene della Terra e di tutti gli organismi viventi che la abitano, uomini compresi.

3) Preferire prodotti naturali
Anche per la pulizia della casa è sempre meglio scegliere prodotti naturali e biologici. A volte basta dell’aceto o del limone per pulire al meglio le macchie più ostinate e si possono utilizzare persino le bucce degli agrumi per ricavare prodotti naturali a costo zero per pulire e profumare la tua casa allo stesso tempo. Il bicarbonato e l’aceto regalano lo stesso risultato degli sbiancanti chimici. Altri prodotti ecologici sono: sale, olio di oliva, fondi di caffè eccetera.

CENTRI ANTIVELENO

L'art.46 del DPCM 12 gennaio 2017 si occupa dei Centri Antiveleni (CAV):

"Il Servizio sanitario nazionale garantisce attraverso i Centri Antiveleni (CAV) attività di consulenza specialistica per problematiche di carattere tossicologico di alta complessità, a supporto delle unità operative di pronto soccorso e degli altri servizi ospedalieri e territoriali, nonché adeguati sistemi di sorveglianza, vigilanza e allerta".

Il progresso ci ha portato tanto benessere ma anche un numero sempre maggiore di sostanze specialmente chimiche che sono potenzialmente pericolose. Per poter schedare e raccogliere dati e informazioni riguardo tutte le sostanze potenzialmente pericolose in grado di produrre un’intossicazione nel 1967 è stato istituito il primo centro antiveleni d’Italia, presso l’ospedale di Niguarda a Milano.

Il Centro antiveleni è nato proprio con l’intento di aiutare la diagnosi e suggerire la migliore terapia medica dei casi d’intossicazione acuta di qualunque natura. Interviene direttamente dando informazioni per via telefonica a Ospedali, farmacie e alla popolazione in generale.

Attualmente al principale centro antiveleni d’Italia, che ha sede a Milano, pervengono circa 170 richieste di intervento al giorno, sia da privati cittadini che dai medici ospedalieri. Il centro antiveleni infatti è la massima fonte di esperienza contro le intossicazioni a livello nazionale. Contestualmente all’attività di risposta telefonica alle richieste d’urgenza, svolge anche attività formativa nelle materie di sua competenza nei confronti di personale prevalentemente sanitario.

Centri antiveleno in Italia:

  • CENTRO ANTIVELENI Policlinico A. Gemelli Largo Agostino Gemelli 8 00168 ROMA Resp.: Prof. Sergio Ivano MAGALINI 06-3054343 H 24

  • CENTRO ANTIVELENI Policlinico Umberto I Viale Regina Elena, 324 00161 ROMA Resp.: Prof. Luciano SIGNORE 06-490663 H 24

  • CENTRO NAZIONALE DI INFORMAZIONE TOSSICOLOGICA FONDAZIONE SALVATORE MAUGERI Clinica del Lavoro e della Riabilitazione I.R.C.C.S. Via S. Boezio, 26 27100 PAVIA Resp.: Dott. Carlo LOCATELLI 0382-24444 H 24

  • CENTRO DI DOCUMENTAZIONE TOSSICOLOGICA Centro Interdipartimentale sulle Intossicazioni Acute Dipartimento di Farmacologia “E. Meneghetti” Università degli Studi di Padova Largo E. Meneghetti 2 - 35131 PADOVA Resp.: Prof. Lorenzo CIMA 049-8275078 8-20 lunedì -> venerdì

  • CENTRO ANTIVELENI Ospedale Civile Sant’Andrea Via Vittorio Veneto 197 00191 LA SPEZIA Resp.: Dott. Franco BOVIO PALLAVICINI 0187-533296 H 24

  • CENTRO ANTIVELENI Ospedale Maurizio Bufalini Via Giovanni Ghirotti, 286 47023 CESENA Resp.: Prof. Erminio RIGHINI 0547-352612 H 24

  • CENTRO ANTIVELENI Ospedale Cardarelli Via Cardarelli, 9 80131 NAPOLI Resp.: Prof. Raffaele CARDUCCI 081-7472870 H 24

  • CENTRO ANTIVELENI Istituto Anestesia e Rianimazione II Cattedra di Anestesia e Rianimazione Corso A.M. Dogliotti 14 10126 TORINO Resp.: Prof.ssa Rosa URCIOLI 011-6637637 H 24

  • CENTRO ANTIVELENI Ospedali Riuniti Via G. Melacrino, 1 89100 REGGIO CALABRIA Resp.:Dott. Luigi Grasso 0965-811624 H 24

  • CENTRO ANTIVELENI Ospedale Civile Via Montereale 24 33170 PORDENONE Resp.: Dr. Willi PIERMERCANTE 0434-550301 H 24

  • CENTRO ANTIVELENI Ospedale San Martino Viale Benedetto XV 16132 GENOVA Resp.: Prof. Emanuele ZUNINO 010-352808 H 24 SERVIZIO ANTIVELENI Servizio di Pronto Soccorso, Accettazione e Osservazione Istituto Scientifico “G. Gaslini” Largo G. Gaslini 5 16147 GENOVA Resp. Dott. Pasquale DI PIETRO, Dott. Latere 010-56361 010 3760603 H 24

  • CENTRO ANTIVELENI Ospedale Santissima Annunziata Via Tiro a Segno 76100 CHIETI Resp.: Prof. Michele SCESI 0871-345362 H 24

  • CENTRO ANTIVELENI Ospedale Garibaldi Piazza Santa Maria di Gesu’ 95124 CATANIA Resp.: Dr. Giovanni CASTIGLIONE 095-7594120 H 24

  • CENTRO ANTIVELENI Ospedale Maggiore Largo Bartolo Nigrisoli, 2 40133 BOLOGNA Resp.: Dr. Teresa ALBERTI 051-333333 H 24

  • CENTRO ANTIVELENI Ospedale Vito Fazzi Via Rossini, 2 73100 LECCE Resp.: Prof. Gismondi 0832-665374 H 24

  • SERVIZIO AUTONOMO DI TOSSICOLOGIA USL 10 D/Università degli Studi di Firenze Viale G.B. Morgagni, 65 50134 FIRENZE Resp.: Prof. Pier Francesco MANNAIONI 055-4277238 H 24

  • CENTRO ANTIVELENI Ospedale Infantile Burlo Garofalo Via dell’Istria 65/1 TRIESTE Resp: Prof. MARCHI 040-3785373-333 Consorzio Emergenza Regione Piemonte (118) Resp. Dott. Cravero