La Stazione Radiofonica di Bari

Il 6 settembre del 1932, in concomitanza con l'apertura della III fiera del Levante, fu inaugurata la nuova Stazione Radiofonica di Bari. In tale circostanza venne trasmessa la lettura, da parte del ministro dei Lavori Pubblici Araldo di Crollalanza, di un messaggio di Benito Mussolini a lui diretto, all'apertura della III fiera del Levante, con la trasmissione della lettura da parte del ministro dei Lavori Pubblici Araldo di Crollalanza di un messaggio di Benito Mussolini a lui diretto.

Il nuovo trasmettitore della potenza di 20 KW aereo fornito dalla Compagnia Marconi, sorge poco fuori città a Ceglie del Campo.

L'antenna è sostenuta da due torri in traliccio di acciaio a profilo parabolico tipo Braw Knox-Milliken Bros , isolate alla base, dell'altezza di 250 piedi pari a 76,20 metri.

L'onda di funzionamento normale del trasmettitore è per ora di 269 metri e la frequenza propria di risonanza dell'aereo viene regolata in corrispondenza dell'onda di di 359 metri.

Gli organi di regolazione per la sintonia dell'aereo si trovano sistemati nella cabina di sintonia situata immediatamente sotto alla discesa dell'aereo e a cui fa capo la linea di trasmissione o faeder che trasferisce l'energia ad alta frequenza dallo stadio finale del trasmettitore all'antenna. Tale linea di trasmissione ha un'impedenza caratteristica di 600 Ohm ed è perfettamente equilibrata verso terra. La presa di terra è formata dal consueto sistema di conduttori in rame e piastre di ferro zincato internato nell'area sottostante all'antenna.

L'energia (150 KVA) occorrente al funzionamento del trasmettitore (fornita dalla Soc. Gen. Pugliese di Elettricità attraverso una linea a 9500 Volts, 45 periodi) giunge alla cabina di trasformazione situata a una conveniente distanza dal lato Nord dell'edificio. Qui essa viene trasformata alla tensione di 500 Volts e portata al quadro di manovra nell'interno del trasmettitore mediante un cavo trifase sotterraneo.

Nell'edificio si trovano:

La Sala macchine, nella quale sono installati il regolatore automatico di tensione e i gruppi rotanti per l'accensione dei filamenti in corrente continua (25 Volts, 600 Ampere) nonchè quello destinato a fornire i potenziali di griglia formato da un unico motore trifase cui sono direttamente accoppiati tre generatori per la produzione di tre diverse tensioni negative di griglia (1500 Volts, 200 Volts, 350 Volts. Entrambi i gruppi sono dotati di massa in moto automatica.

La Sala Alta Frequenza, ove si trovano tutte le apparecchiature costituenti il trasmettitore radio vero e proprio contanute in un recinto chiuso sul cui lato frontale si trova una serie di pannelli portanti tutti gli organi di misura, controllo e segnalazione. Al centro e di fronte al pannello principale si trova un elegante banco di manovra a leggio sul quale si trovano riportati tutti i comandi e le segnalazioni.

La Sala Pompe contenenti tutti gli organi necessari alla circolazione e al raffreddamento dell'acqua circolante all'interno agli snodi delle valvole di potenza e delle rettificatrici per l'alta tensione. L'acqua proveniente dal serbatoio situato nella torretta viene, mediante le pompe centrifughe, spinta nelle camicie della valvola di potenza, quindi attraversa un grande radiatore, raffreddato mediante la corrente d'aria fornita da un ventilatore, e scende in una vasca inferiore, dalla quale viene nuovamente riportata nella vasca superiore.

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omissis

Radio Bari rappresentò un punto di riferimento internazionale durante l'Aliyah Bet organizzata dall'organizzazione sionista. Infatti, l'attività svolta da Radio Bari, la prima radio libera europea che dopo l'8 settembre del 1943, trasmetteva da Ceglie del Campo (Bari), bollettini di guerra e messaggi in codice rivolti ai patrioti partigiani, nella celebre trasmissione radiofonica "L'Italia combatte". Messaggi speciali apparentemente insignificanti e privi di senso che nascondevano invero preziose informazioni per i patrioti clandestini che operavano sul territorio nazionale.

"La messa è finita", "Il gallo canta", "Tira vento", "Tre per tre", "Maria si prepari", "Martino non parte", "Abbi fede", "La gavetta è vuota", "Le sorbe sono acerbe", "Riempite la borsa". Sono questi alcuni dei messaggi in codice inviati ai partigiani e patrioti antifascisti per preparare un clima di pace e libertà.

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