Il Cimitero Israelitico di Bari

Una Comunità israelitica di Bari non è mai esistita sotto l'aspetto giuridico e lo scarsissimo numero di ebrei ivi residenti non ha mai reso necessaria la costituzione formale di una Kehillà ebraica. Ma durante l'ultima guerra ha avuto momentaneamente vita un gruppo ebraico nella città per l'arrivo delle truppe della Brigata Ebraica e per il contemporaneo e precedente affluire a Bari di molti profughi dall'Italia e dall'estero, costretti dalla guerra, dalle persecuzioni e dalla minaccia tedesca a cercar rifugio nel territorio liberato dagli Alleati.

Quivi gli ebrei italiani e stranieri hanno trovato comprensione, ospitalità ed appoggio da parte di tutte le autorità e da parte dei cittadini, ad onta del momento estremamente duro e difficile che attraversava il Paese.

E a Bari, si è svolta, per breve tempo, una vita comunale ebraica abbastanza completa e vivace, vita che è andata col tempo facendosi più tenue fino quasi a scomparire con l'allontanamento da Bari di coloro che vi avevano cercato rifugio in via temporanea. Talché oggi la provvisoria Comunità barese è in via di liquidazione e pochissimi Ebrei che sono rimasti nella località sono troppo poco numerosi per costituire una modesta sezione comunale ebraica.

Ma a Bari sono rimaste le tombe di molti Ebrei, italiani e stranieri, morti nel territorio della città in questi anni. Con una cura e una pietà degne del più alto elogio, la Comunità si era preoccupata di creare nel Cimitero comunale un reparto israelitico, ove potessero riposare in perpetuità i correligionari ivi sepolti: e mercé questa buona volontà, con l'aiuto del Joint e per la comprensione dell'Amministrazione comunale (che concesse gratuitamente il terreno), si è potuto creare questa zona che ricorderà in avvenire il passaggio da Bari di un nucleo relativamente numeroso di ebrei e tramanderà ai lontani i nomi di coloro che ivi sono morti in esilio e lo spirito pietoso con cui sono stati raccolti, in uno stesso recinto, i loro resti.

Attualmente è cessato di esistere un ente comunale ebraico, ma la cura del Campo santo è stata accettata da un uomo che si è reso benemerito, nel passato, delle cose ebraiche a Bari: vogliamo parlare del sig, Alberto Levi, che si è assunto il pietoso ufficio di aver cura della conservazione e manutenzione di questo piccolo Cimitero.

Mariapina Mascolo, “Il Cimitero di Guerra della Comunità Israelitica di Bari”, Giuntina, Tipografia Calenzano (FI), 2018, pag. 64, tratto dall'articolo “Il Cimitero di Bari, settimanale Israel XXXV, n.32 (1950), 4 maggio 1950

Cimitero Israelitico di Bari

L'8.10.1948, il Comune di Bari consegna a Levi Isidoro, segretario della Comunità Israelitica di Bari concessionario di una zona di suolo adibito a campo d'inumazione, di figura irregolare della estensione di 292 mq, sito nell'angolo nord-ovest del Cimitero Monumentale di Bari.