La ricchezza del nostro pianeta risiede nell’acqua.
La particolarità della maggior parte dell’acqua disponibile sulla Terra contiene dei sali disciolti; sappiamo che questo rappresenta un enorme potenziale energetico.
L’obiettivo principale delle centrali osmotiche è di sfruttare questa energia. Il mondo ha disperatamente bisogno di questa fonte di energia rinnovabile che contrasti il cambiamento climatico e la crisi energetica.
Conosciamo le previsioni per il futuro, l’uomo si dovrà affacciare con una massiccia elettrificazione. La missione della centrale osmotica è di proporre una nuova fonte di energia che non è mai stata sfruttata prima, ma che ha un enorme potenziale.
L'osmosi è il trasporto di acqua da un'area con bassa concentrazione di sostanze disciolte attraverso una membrana semipermeabile a un'area con una concentrazione più elevata. Acqua pura e sale sono mischiati per liberare naturalmente energia osmotica, ed è una fonte molto facile da sfruttare. basterebbe che un ruscello d’acqua scorra all’interno del sistema e in seguito ritorni immediatamente nel suo ambiente naturale.
Poiché l'acqua viene aspirata attraverso la membrana in un solo senso, viene generata una pressione "all'interno", che in una centrale osmotica può essere utilizzata per generare elettricità. Negli anni sono nate diverse metodologie per sfruttare tale energia. La più conosciuta è l’osmosi a pressione ritardata che, come spiega il nome stesso, sfrutta direttamente la pressione idrica per azionare un’idroturbina.
Un’altra soluzione sfrutta un effetto scoperto solo nel 2013, per cui immense correnti elettriche, indotte osmoticamente, sono generate da gradienti di salinità su scala nanometrica.
È stata scoperta come fonte energetica 75 anni fa e ad oggi si sta cercando di sfruttarla al meglio.
Grazie al progresso scientifico e allo sviluppo delle nanotecnologie si sono sviluppate nuove tecnologie per ottimizzarla.
Al posto delle tradizionali membrane semipermeabili se ne sono create delle nuove più selettive verso le correnti ioniche con nuove scale nanometriche per il diametro dei pori; questa nuova tecnologia si chiama INOD, (IONIC NANO OSMOTIC DIFFUSION) inventata dall’azienda Sweetch energy.
Al posto di utilizzare una membrana solida, con reazioni chimiche considerevolmente lente, si usano membrane con pori che sono larghi abbastanza per quel tipo di specie chimica, che tramite sistemi di selettività permette agli ioni di viaggiare estremamente rapidi. In seguito questa corrente ionica può essere trasformata in energia elettrica.
Le stime sono di 20W,30W per m2, grazie a questa tecnologia si può catturare energia molto concentrata senza utilizzare molto spazio e senza colpire il territorio.
La sweetch energy company conta sull’uso di materiali reperibili localmente e eco-friendly
L’energia osmotica
● reperibile in qualsiasi delta ed estuario del pianeta.
● si può produrre energia 24/7 ed è un qualcosa che non si può fare con il sole ed il vento.
● non produce inquinamento acustico e fumo di alcun genere,
● Non utilizza macchinari pesanti, insomma rappresenta l’utopica fonte energetica.
● ha zero emissioni,
● è reperibile,
● permanente, 100% rinnovabile.
Ci sono molti dibattiti sull’impatto ambientale del territorio, ma è essenziale l’accettabilità sociale prima di procedere allo sviluppo del progetto, riguardo a questo:
● visivamente il sistema non è massivo
● può essere messo sotto terra
● è stato immaginato un piccolo edificio sulla foce del delta e non attraverso come una diga.
● i sistemi porterebbero l’acqua all’interno della centrale osmotica; da un lato acqua dolce e dall’altro acqua salata. Entrambi i flussi passerebbero per le stazioni (generatori osmotici) e poi ritornate all’estuario o al delta.
Ad oggi sono pochi gli esempi di centrale a osmosi nel mondo. La prima entrò in funzione in Norvegia nel 2009, ma era un prototipo di dimensioni decisamente contenute. Prodotto dalla compagnia statale Statkraft, l’impianto produceva appena 2-4 kWh, sufficiente per operazioni come avviare una macchina da caffè.
Le centrali osmotiche sono una tecnologia relativamente nuova e ancora in fase di sviluppo. Al momento, ci sono solo poche centrali osmotiche funzionanti in tutto il mondo, che vengono utilizzate principalmente per la ricerca e lo sviluppo.Una centrale osmotica funzionante si trova in Norvegia, gestita dalla società Statkraft. Questa centrale utilizza la differenza di salinità tra il fiordo di Oslo e l'acqua dolce per produrre energia elettrica. La centrale di Statkraft è stata costruita come una dimostrazione della tecnologia e il suo output energetico è relativamente basso.Un’altra delle centrali osmotiche più importanti è la centrale osmotica di Tordera, situata in Spagna. Questa centrale utilizza l'osmosi inversa per produrre energia elettrica a partire dalla differenza di salinità tra l'acqua dolce e l'acqua salata. L'impianto è stato inaugurato nel 2009 e ha una potenza installata di 50 kW.Un'altra centrale osmotica importante è la centrale osmotica di Statkraft a Tofte, in Norvegia, che utilizza la tecnologia di osmosi diretta per produrre energia. Questa centrale è stata inaugurata nel 2009 ed ha una capacità di produzione di circa 2 kW.
Per rendere accettabile e conveniente la centrale il prodotto finale di KWh deve essere in linea con gli altri tipi di energia, ad oggi lo è. Inoltre verrà sviluppata, migliorata e resa più economica col tempo, come accade alle altre energie rinnovabili.
È un equilibrio vantaggioso. Stiamo investendo in un’energia che è costante e disponibile sul pianeta, inoltre porterebbe una enorme quantità di energia che è presente e reperibile in tutto il mondo.