CONFLITTI ATTUALI
CONFLITTI ATTUALI
Compito 1 Colora con vari pennarelli le aree dove sono in atto le guerre nel mondo o dove c'è un rischio concreto che esplodano. Successivamente, cerca in internet quello che realmente accade e correggi/completa la tua mappa (esempio di sito https://www.crisisgroup.org/crisiswatch#overview)
NB. La prima mappa -vuota - verrà fornita ai ragazzi in cartaceo e non avranno accesso né a questo sito web né ad internet in generale.
Israele - Palestina
Compito 2 (Italiano-attualità): Descrivi, per ogni guerra (2 facciate A4 per ognuna) le cause del conflitto, paragonandole a quelle della prima e della seconda guerra mondiale. Elenca la cronaca del conflitto dal suo inizio fino ad oggi. Indica eventuali speranze di pace e azioni necessarie affinché la pace possa verificarsi.
Come negli altri compiti, durante lo svolgimento non avrai accesso a Internet. Successivamente sì, così potrai arricchire e/o correggere il compito, presentandolo in classe.
Come al solito, il compito più bello ed esaustivo della classe (o delle classi, che potrà essere un rielaborato fatto in gruppo) sarà premiato sia con una valutazione alta sia inserendolo in questo campo del sito.
Compito 3 (Italiano)
Scegli altri tre conflitti attuali importanti e, per ognuno, fai la stessa analisi richiesta nel Compito 2.
Compito 4 (Italiano – almeno 3 facciate A4)
Leggi le pagine disponibili gratuitamente del libro di Amos Oz (scrittore israeliano) "Resta ancora tanto da dire", accessibili al seguente link:
https://books.google.it/books?id=sou8EAAAQBAJ&newbks=1&newbks_redir=0&lpg=PT4&hl=it&pg=PT5#v=onepage&q&f=false
Inoltre, leggi il seguente commento sul libro. Successivamente, scrivi un riassunto di ciò che hai letto ed esprimi la tua opinione, argomentandola in modo personale.
Commento sulle pagine del libro che sono disponibili online:
Oz ha pienamente ragione nel sostenere che la soluzione del conflitto israelo-palestinese risieda nella creazione di due Stati e che solo una "lingua della cura" potrà sanare le profonde "ferite" causate dal conflitto. La sua scrittura è convincente, intensa e dinamica. C'è un solo punto che può essere riconsiderato: quando afferma che solo la Svizzera è riuscita a unire persone di diverse tradizioni, etnie e lingue. In effetti, anche l’Italia costituisce un esempio interessante, pur con alcune differenze. L’unificazione italiana (XIX secolo) ha raccolto territori e popolazioni con storie, dialetti e identità culturali molto diverse. Inoltre, l’Italia è oggi uno Stato che ospita diverse minoranze linguistiche riconosciute, tra cui quella tedesca in Alto Adige/Südtirol, protetta da uno Statuto speciale di autonomia che garantisce diritti culturali e amministrativi. Ma non è l’unica: vi sono anche minoranze slovene in Friuli-Venezia Giulia, franco-provenzali e walser in Valle d’Aosta, albanesi (arbëreshë), grecanici e catalani in Calabria, Sicilia e Sardegna. Il caso italiano, pur con le sue complessità, può quindi essere considerato un esempio significativo di convivenza tra gruppi linguistici e culturali diversi.