Musiche originali: Guido Basi (classe 4as)
Coreografia e danza: Chiara Cibecchini
Copertina-grafica: Juri Alì
Quando le parole non hanno effetto, uso la musica: quello strano modo di comunicare, solamente attraverso onde e frequenze, muove qualsiasi cosa! Questo è quello che ho fatto: mi sono seduto alle tastiere e ho composto. Ho lasciato che la musica fosse guidata dalle emozioni e questo ne è il risultato. Poi l’ho postato sui social, in modo che ognuno si potesse sbizzarrire, dandogli colore e forma.
Da qui è nata una bellissima collaborazione con due artisti.
«Se noi dai campi di prigionia, ovunque siano nel mondo, salveremo i nostri corpi e basta, sarà troppo poco. Non si tratta infatti di conservare questa vita a ogni costo, ma di come la si conserva. A volte penso che ogni nuova situazione, buona o cattiva, possa arricchire l'uomo di nuove prospettive. E se noi abbandoniamo al loro destino i duri fatti che dobbiamo irrevocabilmente affrontare - se non li ospitiamo nella nostra mente e nel nostro cuore, per farli decantare e divenire fattori di crescita e di comprensione -, allora non siamo una generazione vitale.
Certo, non è così semplice, e forse meno che mai per noi ebrei; ma se non sapremo offrire al mondo impoverito del dopoguerra nient'altro che i nostri corpi salvati a ogni costo - e non un nuovo senso delle cose, attinto dai pozzi più profondi della nostra miseria e disperazione -, allora sarà troppo poco.» da una lettera - dicembre 1942
Etty Hillesum, Il Diario,
Kitty O’Meara è stata insegnante, scrittrice e assistente in cure palliative in ambito ospedaliero, e per qualche anno ha tenuto un blog; nei giorni scorsi, rattristata dal dolore e dalla preoccupazione per quanto sta accadendo nel mondo, ha postato sulla sua pagina Facebook lo scritto che trovate qui anche in lingua originale.
Non sono diventata medico per loro due. [padre e nonno medici NdR] Sono diventata medico per una frase di Pablo Neruda che mi è venuta a cercare mentre ero nascosta nel dubbio della vita.[...] Come ho sempre fatto, ho aperto a caso le pagine ingiallite e ho letto queste parole: RICOSTRUIRE SENZA SOSTA LA SPERANZA. Il tempo si è incrinato. Tutto si è fatto più chiaro.
Testimonianza di un medico raccolta da Cristiano Sormani Valli
Smettiamola con le narrazioni dell’andrà tutto bene, degli eroi e della patria. Si tratta di vivere questo tempo (non Kronos, il tempo logico e sequenziale, ma Kairòs, l’esser presenti a ogni momento) per riconsegnare senso a quello che facciamo nella vita di ogni giorno e di rafforzare relazioni create da corpi. “Possiamo prendere esempio dall’olmo degli Appennini, che non si irrita quando il suo sviluppo è ostacolato dalle pietre – scrive Filippo Mondini – Neppure pianifica i modi in cui potrà vincere quegli ostacoli. Cerca invece di capire in che direzione muoversi. Il tempo della quarantena è la pietra che fa sviluppare le nostre radici in direzioni nuove”
Leggi l'articolo di Filippo Mondini 15 Aprile 2020
Perchè il coronavirus fa ammalare tante persone?
Ci dobbiamo preoccupare?
Come è la situazione adesso?
Come si sente quando vede qualcuno che va in giro senza mascherine?
In qualsiasi situazione ci troviamo abbiamo sempre la possibilità di scegliere chi essere
Sono l’unica cosa che ho visto del mio primo paziente Covid. Sono l’unica cosa che lui ha visto di me.
Una testimonianza di un medico di Niguarda