progetto etwinning 'EU voices over the limits'
Il limes danubiano era il confine orientale dell'impero nonché il più importante del sistema difensivo imperiale. Difendeva tutti i territori a sud del corso del Danubio (proprio per questo è chiamato “limes fluviale”), infatti si snodava dalla Rezia alla Mesia inferiore. Oggi, il limes danubiano corrisponde a Slovacchia, Germania, Austria.
Venne fatto da costruire da Augusto ed inizialmente era formato da 6 legioni, ma da Domiziano in poi aumentate a 12, essendo un confine molto esteso. Rivestire un ruolo fondamentale; rappresentava una barriera naturale per le invasioni esterne, grazie alle sue innumerevoli torri di avvistamento, accampamenti militari e sistemi di fortezze. Consentiva di svolgere attività commerciali con i barbari e permetteva lo spostamento di unità militari e civili.
La storia del limes danubiano
Corso alto-medio del fiume:
Con Augusto
-Nel 15 aC vennero occupati stabilmente i territori di Reti e Vindelici, dai figliastri dell'imperatore Augusto Druso e Tiberio;
-Tra il 12 e il 9 aC, con Tiberio venne occupata tutta la valle della Sava, fino ad arrivare alla zona Singidunum , corrispondente all'attuale Belgrado;
-Negli anni tra il 3 aC e l'1 dC il pro militare dell'illirico Marco Vinicio condusse una campagna a della Drava, conoscendo nuove popolazioni, quali i Cotini, gli Osii, i Boii, gli Anartii;
-Nel 6 dC l'imperatore Tiberio si spinse oltre il Danubio, arrivando fino Musov, corrispondente all'attuale Cecoslovacchia;
-Tra il 6 e il 9 dC vi fu la rivolta dalmato-pannonica, alla fine della quale i confini dell'impero arrivarono definitivamente fino alla Drava;
Da Tiberio e Claudio
Durante i regni di Tiberio e Claudio avvenne l'occupazione della zona dalla Rezia alla Pannonia e la creazione di due province: Rezia e Norico. In seguito, il figlio di Tiberio, Druso minore, dal 14 al 18 crò degli avamposti sul tratto pannonico del Danubio. Sempre in questo periodo, Publio Cornelio inizia un progetto di costruzione di quattro che collegavano il territorio dei Desiziati con la Mesia.
Infine, nel 50 venne posizionata sul Danubio la fortezza legionaria di Carnuntum, come ci racconta Tacito nelle Annales:
Per idem tempus Vannius Suebis a Druso Caesare impositus pellitur regno, prima imperii aetate clarus acceptusque popularibus, mox diuturnitate in superbiam mutans et odio accolarum, simul domesticis discordiis circumventus. auctores fuere Vibilius Hermundurorum rex et Vangio ac Sido sorore Vannii geniti. nec Claudius, quamquam saepe oratus, arma certantibus barbaris interposuit, tutum Vannio perfugium promittens, si pelleretur; scripsitque Palpellio Histro, qui Pannoniam praesidebat, legionem ipsaque e provincia lecta auxilia pro ripa componere, subsidio victis et terrorem adversus victores, ne fortuna elati nostram quoque pacem turbarent. nam vis innumera, Lugii aliaeque gentes, adventabant, fama ditis regni, quod Vannius triginta per annos praedationibus et vectigalibus auxerat. ipsi manus propria pedites, eques a Sarmatis Iazugibus erat, impar multitudini hostium, eoque castellis sese defensare bellumque ducere statuerat.
Nel contempo Vannio, imposto come re agli Svevi da Druso Cesare, viene cacciato dal regno. Nella prima fase del suo dominio s'era acquistato fama e popolarità tra la sua gente, ma poi, fattosi, col passare del tempo, arrogante, si era attirato l'odio dei vicini e finì vittima di discordie interne. La sua caduta si dovette all'iniziativa di Vibilio, re degli Ermunduri, e a Vangione e Sidone, figli di una sorella dello stesso Vannio. Claudio, nonostante le ripetute sollecitazioni, non volle interferire, in armi, nei conflitti fra barbari, promettendo però un rifugio sicuro a Vannio, nel caso fosse cacciato. E diede disposizioni scritte a Palpellio Istro, governatore della Pannonia, ordinandogli di tener pronta lungo la riva del Danubio una legione e ausiliari scelti nella sua provincia, come aiuto ai vinti e deterrente per i vincitori, nel caso che questi ultimi, inebriati dalla vittoria, intendessero turbare anche la nostra pace. Stava infatti per giungere una massa sterminata di Lugii e di altri popoli, attratti dalla fama di un regno prospero, arricchito da Vannio in trent'anni di saccheggi e imposizione di tributi. Egli poteva contare su una propria fanteria e su cavalieri dei Sarmati Iazigi, forze però impari alla massa dei nemici: perciò aveva deciso di difendersi in luoghi fortificati e di trascinare in lungo la guerra.
Dai Flavi agli Antonini
Durante il governo dei Flavi la parte del limes corrispondente all'alto-medio corso del Danubio fu rafforzata e divenne la più importante dell'impero. Vennero infatti costruiti nuovi forti ausiliari (ad esempio ad Arrabona) e quattro nuove basi legionarie (a Vindobona, Brigetio, Aquincum e Mursa).
-Sotto Nerva, nella Pannonia si susseguirono diversi scontri con Marcomanni e Quadi a nord-est del Danubio.
-Al termine delle guerre daciche (106) venne annessa al territorio la provincia della Dacia, e ciò determinò una divisione della Pannonia: quella superiore e quella inferiore.
-Durante le guerre marcomanniche, Marco Aurelio volle annettere all'impero i territori a nord della Pannonia per sottometterne i popoli. Questo portò alla formazione della II e della III italica, due nuove legioni.
-Il figlio di Marco Aurelio, Commodo, nel 180 ritirò le truppe dai nuovi territori annessi e riportò il limes all'alto-medio corso del Danubio.
Durante le invasioni barbariche (III-IV sec)
-Tra 258-260 le province pannoniche furono distrutte da Marcomanni, Quadi e Iazigi e il Norico fu attaccato da Alemanni e Juti;
-Dopo queste invasioni i romani provvidero a fortificare gran parte dei confini; in particolare vi è un tratto che va da Tarsica a Cividale del Friuli chiamato Claustra Alpium Iuliarum;
-Da qui in poi i territori furono conservati fino a quando nel 378 i Goti si stanziarono in Pannonia come foederati;
-Nel 433, con l’invasione degli Unni, la Pannonia finiva di essere romana.
Corso basso del fiume:
Con Augusto
-Tra il 28 e il 29 a.C. Marco Licinio Crasso condusse due fortunate campagne contro i popoli che vivevano sulla riva destra del Danubio, dando inizio alla graduale occupazione dell’area basso danubiana;
-Lucio Calpurnio Pisone dovette reprimere una rivolta in Tracia tra il 12 e il 10 a. C. con la quale ci si avvicinava alla conquista totale dell’area illirico-balcanica;
-Tra il 6 e l’1 a. C. in seguito a Tiberio e ai suoi successori, venne edificato il distretto militare di Mesia mentre la Tracia continuava a essere indipendente;
Con Claudio
-Nel 4 a. C. la Tracia venne annessa all’impero romano e furono dislocate le prime basi legionarie in Mesia;
Da Domiziano a Traiano
-Nell’85 d.C. iniziò una guerra contro i Daci che si terminò nell’88 con la loro sconfitta Tapae, per poi stipulare un trattato di pace tra le due popolazioni;
-Il basso corso del Danubio venne fortificato, venne aggiunto un vallo in terra in Dobrugia;
-Tra il 103 e il 105, con le guerre daciche di Traiano furono conquistate l’Oltenia e la Moldavia e venne nuovamente potenziato il sistema di fortificazioni;
Con Adriano e Aureliano (117-271)
-Vennero potenziate le difese e vennero costruiti nuovi forti ausiliari;
-Tra il 240 e il 250 i Goti distrussero la Tracia e la Mesia inferiore dell’impero, tramite le loro incursioni;
Con Diocleziano
-Nel 284 vennero rinnovate le frontiere;
-Venne rafforzato l’esercito;
-Furono rinnovati i forti e ne costruirono di nuovi;
-Vennero costruiti dei ponti sulle sponde del Danubio;
Con Constantino
-Tra il 330 e il 340 venne edificato un sistema di fortificazioni lungo 300 Km e ad oggi denominato "Brazda lui Novac du Nord";
-La Mesia inferiore subì nuovi attacchi
La divisione del limes nella sua massima espansione
Durante il periodo di massima espansione dell’impero questo confine interessava tre continenti ed esprimeva tutte le capacità militari e organizzative dell’impero.
Esso si divideva in:
alto-medio corso del fiume formato da:
• settore retico, che venne creato dopo le campagne di Augusto in Vindelicia e Rezia (15 a.c.), e si sviluppò ulteriormente ottenendo gli Agri Decumates ad occidente a partire da Domiziano;
• settore norico, nato a partire dalla dinastia giulio-claudia (tra il 15 a.c. ed i 50 d.c.);
• settore pannonico (limes pannonicus), creato a partire dalle campagne di Tiberio degli anni (13-9 a.c.);
basso corso fluviale formato da:
• settore mesico (limes moesicus), stabilito a partire dalle campagne del 30-29 a.c., nell’epoca di Augusto
Legato a questo confine vi è il sistema difensivo della Dacia romana, conquistata da Traiano.
Il limes danubiano è patrimonio dell’Unesco
Il confine danubiano da qualche tempo è entrato a far parte della lista del patrimonio culturale e naturale dell’Unesco. La candidatura proposta dalla Slovacchia, la Germania e l'Austria è stata recentemente approvata dopo ben 14 anni di cooperazione delle diverse istituzioni di tutti i paesi sopra citati. Il sito interessa la parte più occidentale del Danubio e comprende circa 77 monumenti del sistema di confine romano. I siti compresi in Slovacchia sono 3, ovvero importantissimi campi militari romani: Gerulata e Celemantia.
si trova all’est di Bratislava, sul territorio della Pannonia, lungo una strada militare alla destra del Danubio, possedimento dell’ex impero romano e importantissima fortificazione. Venne fondata nel 1°secolo d.C. in un territorio precedentemente abitato dai Celti. Significativo perché testimonia la presenza dei Romani anche nell’odierna Bratislava, conferma ancora una volta dell'enorme espansione dell’impero
nei pressi di Iza, era la testa di un ponte delle fortezza di Brigetio, l’accampamento romano più grande tra quelli rinvenuti in Slovacchia. La sua costruzione ebbe inizio nella seconda metà del 1°secolo d.C. Durante le diverse guerre marcomanniche e germaniche, venne incendiato e raso al suolo più volte, per poi essere ricostruito in seguito. Recentemente sono state scoperte tracce di un ponte di epoca romana nel letto del fiume Danubio.
Questi due siti attestano la presenza del popolo Romano nei confini dell’attuale Slovacchia.
La candidatura e la successiva partecipazione di questo confine ai siti del Patrimonio Unesco, non solo onora la storia di questo limes, ma rappresenta anche un incentivo per le future generazioni per conservare e proteggere il territorio. Questo sito potrebbe rappresentare anche un trampolino di lancio per uno sviluppo sostenibile del turismo delle regioni interessate.