POR-FESR

l Fondo europeo di sviluppo regionale (FESR) è uno dei fondi strutturali dell'Unione europea. È lo strumento principale della sua politica regionale ed è gestito dal commissario europeo per la politica regionale.

I POR FESR sono i Programmi Organizzativi Regionali finanziati da un altro tipo di fondo strutturale: il Fondo europeo di sviluppo regionale nato con l’obiettivo di sovvenzionare infrastrutture o investimenti produttivi in grado di creare occupazione, in particolare favorendo le piccole imprese.

Storia

Nasce con il regolamento 724/75 promosso il 18 marzo 1975 per promuovere la crescita delle zone più arretrate degli allora 9 paesi membri della CEE, inviduate nell'Italia meridionale, la maggior parte dell’Irlanda, le regioni occidentali e sudoccidentali della Francia, Olanda Settentrionale, parte della Germania occidentale lungo il confine orientale e gran parte del Regno Unito, in particolare Galles e Scozia. Finanziava fino al 50% del costo dell'intervento. Solo all'Italia andava il 40% dei fondi, seguita ad Regno Unito (28%) e Francia (15%).

Destinatari dei finanziamenti erano le attività industriali ed artigianali a patto che fossero sane e che potessero creare (o mantenere, nei processi di trasformazione) almeno 10 posti di lavoro e la costruzione di infrastrutture.

Bilancio e norme finanziarie

Durante il periodo di programmazione 2014-2020 l'UE ha destinato oltre 350 miliardi di EUR alla politica di coesione. Tale importo era pari al 32,5 % del bilancio generale dell'UE per tale periodo. Circa 199 miliardi di EUR sono stati destinati al FESR. Ciò comprendeva 9,4 miliardi di EUR per la Cooperazione territoriale europea e 1,5 miliardi di EUR di assegnazioni speciali destinate alle regioni ultraperiferiche e scarsamente popolate.

Il livello di cofinanziamento richiesto per progetti finanziati a titolo del FESR è adattato a seconda del livello di sviluppo delle regioni interessate. Nelle regioni meno sviluppate (e nelle regioni ultraperiferiche) il FESR può finanziare fino all'85 % del costo di un progetto. Nelle regioni in transizione il finanziamento può raggiungere il 60 % del costo di un progetto e nelle regioni più sviluppate il 50 %.

Il fondo Europeo di Sviluppo Regionale nel periodo 2021-2027

Nel 2021 l'UE è entrata in un nuovo periodo di programmazione pluriennale. Le norme per il FESR nel periodo 2021-2027 sono stabilite in:

  • un regolamento relativo al FESR e al Fondo di coesione;

  • un regolamento recante disposizioni specifiche per l'obiettivo «Cooperazione territoriale europea» (Interreg).

Tali regolamenti mantengono i due attuali obiettivi del FESR: gli «Investimenti a favore dell'occupazione e della crescita» e la «Cooperazione territoriale europea».

Esse inoltre mantengono la concentrazione tematica con due priorità principali: sostegno all'innovazione, all'economia digitale e alle PMI attraverso una strategia di specializzazione intelligente (OS1); e un'economia circolare, più verde e a basse emissioni di carbonio (OS2). La nuova politica di coesione ha inoltre introdotto un elenco di attività che non possono essere sostenute dal FESR, tra cui la disattivazione o la costruzione di centrali nucleari, infrastrutture aeroportuali (tranne nelle regioni ultraperiferiche) e alcune operazioni di gestione dei rifiuti (ad esempio, le discariche).

Nel periodo di programmazione 2021-2027, circa 200,36 miliardi di EUR sono stati destinati al FESR (tra cui 8 miliardi di EUR alla Cooperazione territoriale europea e 1,93 miliardi di EUR di dotazioni speciali destinate alle regioni ultraperiferiche). Le regioni meno sviluppate beneficeranno di tassi di cofinanziamento fino all'85 % del costo dei progetti. I tassi di cofinanziamento per le regioni in transizione e per le regioni più sviluppate saranno rispettivamente fino al 60 % e al 40 %.

Dopo il 2020 il sostegno alle città sarà rafforzato. Almeno l'8 % delle risorse del FESR (a livello nazionale) sarà destinato allo sviluppo urbano sostenibile e alla creazione dell'Iniziativa urbana europea.

Il fondo Europeo di Sviluppo Regionale nel periodo 2014-2020

Nella presente programmazione 2014 - 2020 il FESR è disciplinato dal Regolamento (CE) N.1301/2013.

Quest'ultimo regolamento è stato delineato in un’ottica di concentrazione tematica e di specializzazione, al fine di contribuire al perseguimento della Strategia Europa 2020. Le aree su cui agisce sono:

  • innovazione e ricerca;

  • agenda digitale;

  • sostegno alle piccole e medie imprese (PMI);

  • economia a basse emissioni di carbonio.

Le risorse FESR stanziate a favore di tali priorità dipendono dalla categoria di regione:

  • nelle regioni più sviluppate almeno l'80 % dei fondi deve concentrarsi su almeno due priorità;

  • nelle regioni in transizione la concentrazione concerne il 60 % dei fondi;

  • nelle regioni in ritardo di sviluppo la concentrazione concerne il 50 % dei fondi.

Alcune risorse FESR, inoltre, devono essere specificamente destinate a progetti attinenti all'economia a basse emissioni di carbonio:

  • regioni più sviluppate: 20%;

  • regioni in transizione: 15%;

  • regioni in ritardo di sviluppo: 12%.