Visual design / A
docenti: Marco Molteni (Visual design), Camilla Pietrabissa (Cultura visiva)
collaboratori: Alessandro Vangi (Cultura visiva), Giordano Zennaro (Visual design)
In un mondo apparentemente svuotato di riti universali, come dare senso alle esperienze umane più antiche? Come rendere visibile ciò che nel rito resta nascosto? A partire da alcuni verbi rituali – nascere, incoronare, cacciare, guarire, ecc. – gli studenti hanno esplorato l’efficacia dei segni nel veicolare un messaggio sociale. Guidati dal famoso testo di Aby Warburg sul Rituale del serpente, abbiamo lavorato per recuperare i segni e i gesti ancestrali in chiave contemporanea. Le questioni emerse durante il corso hanno nutrito un dialogo con il patrimonio materiale e le esperienze degli artisti del passato e del presente. A partire da questi percorsi di selezione curatoriale, i gruppi hanno realizzato un sistema visuale integrato per i padiglioni – che comprende la comunicazione grafica, il catalogo e l’allestimento – rendendo così esperibile e visibile quel nucleo di senso che accomuna artefatti e opere lontane tra loro nel tempo e nello spazio.
Gallery dei progetti
I padiglioni del rito
Ballare. La scrittura del movimento
La mostra esplora la scrittura del movimento nel ballo, un aspetto rituale a volte trascurato. La notazione coreutica è stata cruciale nel permettere ai performer distanti geograficamente di comprendere e studiare il dinamismo del movimento. Questi sistemi notazionali, intrecciati con le esperienze artistiche delle varie epoche, si sono trasformati in forme d'arte visiva. La mostra offre una panoramica storica dal 1700 all'epoca moderna, focalizzandosi su otto coreografi e ballerini, che hanno contribuito attivamente alla creazione di sistemi notazionali.
I padiglioni del rito
Viaggiare. Unpacking stories
Ogni essere umano è un viaggiatore: per curiosità o esigenza si sposta. E ad ogni viaggiatore corrisponde un bagaglio. Ogni bagaglio parla per colui che l’ha assemblato. Unpacking stories si propone di indagare l’approccio rituale della preparazione del bagaglio in diversi contesti culturali e storici. Durante il viaggio il bagaglio subisce variazioni e alterazioni, alcuni oggetti al suo interno vengono abbandonati e rimpiazzati, altri se ne aggiungono: ciò che è certo è che il suo contenuto quando si arriva a destinazione non è mai uguale a quello di partenza.
I padiglioni del rito
Guarire. Rimarginare le ferite nell'anima
La resistenza fisica, la resilienza e la capacità di guarigione sono tratti distintivi della specie umana. Fra tutti i mammiferi, solo gli esseri umani sono in grado di sostenere ferite gravi e di risanarle, tornando in salute. Questa caratteristica è stata accompagnata nel corso della storia dal rito, si manifesta attraverso figure sacerdotali, ma anche come pratiche di medicina. Lo scopo di questa mostra è di accompagnare lo spettatore attraverso una selezione di opere volte a investigare il percorso della guarigione nei suoi vari aspetti: la ferita, il dolore, i diversi sentieri per cercare una cura, il male spirituale e il male fisico.
I padiglioni del rito
Nascere. Il ciclo della rinascita
La mostra presenta una riflessione sul concetto di nascita e rinascita in senso fisico e spirituale. Ogni opera d’arte esposta agisce come un tassello, creando un mosaico che celebra la complessità e la bellezza del percorso spirituale umano. L’esposizione invita ad immergersi nella profondità del ciclo della rinascita, esplorare la sua intrinseca interconnessione con le vite umane e addentrarsi in una riflessione profonda sull’eternità, sulla transitorietà dell’esistenza umana e sul tessuto stesso della vita e della sua costante rigenerazione.
HANNO PARTECIPATO AL LABORATORIO
e in condivisione con i docenti e i collaboratori citati.