Laurea magistrale in Design del prodotto, della comunicazione e degli interni

Interior design / 1

docenti: Massimo Barbierato, Annapaola Vacanti 

collaboratrice: Valentina Carli

Il laboratorio ha avuto come tema la progettazione e realizzazione in scala 1:1 di strumenti scenografici per una performance di danza verticale che avverrà ad aprile 2024 all’esterno della sede dei Magazzini Ligabue.

Gli studenti hanno collaborato con la compagnia di ballo di fama internazionale “Il Posto”, prima in Italia a specializzarsi in performance site specific danzando sui piani verticali delle architetture. Una scenografia analogica, spostata e movimentata dagli stessi studenti che con i propri movimenti potranno modellare, allungare e modificare lo spazio in cui si muoverà la compagnia di ballo, secondo sequenze progettuali.

Gallery dei progetti

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Il vuoto in movimento

Alessandro Caricato, Davide Bartolomeo carlino, Letizia Martino

Il progetto rappresenta il concetto di vuoto attraverso un telaio che che forma un parallelepipedo. L'oggetto cattura l'equilibrio tra verticalità e orizzontalità nel paesaggio veneziano, manifestato attraverso varie configurazioni generate dai movimenti. La struttura riflette i cambiamenti dinamici nel contesto, offrendo agli spettatori un'esperienza unica, stimolando la riflessione sulla connessione tra forma e vuoto nella città di Venezia. 

L’identità sonora dei Magazzini Ligabue 

Scolta

Ginevra Crana, Sofia Modenese, Ilaria Peroglio Carus, Cecilia Tosi 

Scolta amplifica i suoni dei materiali del luogo tramite quattro strumenti ricavati da tubi edilizi. In questo modo prendono vita i suoni della pietra veneziana, dell’intonaco, dei mattoni e del cemento, mentre un grande elemento scenografico veicola il sottofondo della laguna. 

La percezione spaziale

Full and empty

Sara Cistellini, Camilla Elisa Grande, Martina Procopio, Beatrice Rossetti

Il progetto indaga l'interpretazione del movimento nello spazio, analizzando i suoi impatti sulla percezione. Utilizzando un telo di 42 metri, abbiamo modellato lo spazio circostante, creando pieni e vuoti per aggiungere profondità. Ogni movimento mira a far percepire una nuova dimensione dello spazio. 

La quinta scenica come esaltazione del ballerino 

L'esibizione del contrasto

Giulia Coschina, Salvatore Iuliano, Giorgia Mancari, Alessia Rolfi

Attraverso la quinta scenica, lo spazio intorno a noi si modifica. La luce naturale del luogo incontra i volumi del nostro strumento e dei corpi dei ballerini, dando vita al fenomeno del contrasto. Il movimento dei ballerini all’interno dello spazio creato diventa, così, oggetto di esaltazione ed enfatizzazione visiva. 

Pavimentazioni veneziane

Riflessioni 

Chiara Lievore, Vittoria Marson, Chiara Piccolo, Matthew Saporetti

Attraverso un ribaltamento prospettico la danza verticale trasforma la superficie orizzontale in quinta scenica tramite dei pannelli specchianti che ricreano i moduli delle pavimentazioni veneziane. Le disposizioni esplorano la storia e l’identità di Venezia attraverso movimenti che riflettono la ricerca sui segni urbani. 

Apparire e scomparire 

Corpo e spazio

Francesca Allevi, Vittoria Brugali, Chiara Malerba, Merco Taietta

Il progetto si propone di concepire un filtro ottico semitrasparente di 12,5 per 4 metri in movimento all’interno dell’architettura. Questo elemento si presta a coprire e svelare i corpi in movimento, interagendo con la luce circostante. La struttura portante si ispira al mondo nautico.

Mutamento dello spazio performativo 

Il teatro ribaltato

Giorgia D'Intino, Alessandra Neri, Federica Olivotto, Marco Salviati

Lo spazio dei Magazzini si trasforma in un teatro. La configurazione di esso muta nel corso dell'esibizione, attraverso telai modulari che vanno a simboleggiare sipario, quinte e fondale. Come la danza verticale ribalta lo spazio dell'esibizione, allo stesso modo noi ribaltiamo lo spazio teatrale.

Modifica dello spazio attraverso il concetto di pieno e vuoto  

Estasi visiva

Gioele Cornaglia, Elisa Lagna, Eleonora Mottola, Giulia Mutinelli 

Il progetto racconta il rapporto tra pieno e vuoto nella rappresentazione dello spazio riflesso, dialogando con lo spazio reale e le presenze dinamiche che lo animano. Prima tramite la sospensione nel vuoto, poi la frammentazione dello spazio e infine la frattura dello stesso. Un gioco di ruoli e sensazioni. 

Rossella Abbattista, Giorgia Maria Laura Iurilli, Sabrina Pia Mercaldi, Federica Spadavecchia
Marco Baraziol, Matteo Campagna, Antonio Derobertis, Anna Manfrinati 
Giordana Lella, Matilde Provera, Elisa Zappia
Rebecca Barbiani, ALessandra Canova, Davide Rizzo, Raffaele Scafati
Laura Baracchini, Giulia Coppari, Margherita Gagliardi, Alessia Ludovisi
Francesco Briscese, Luca Paolantonio, Laura Silvestri

HANNO PARTECIPATO AL LABORATORIO

Rossella Abbattista, Francesca Allevi, Laura Baracchini, Marco Baraziol, Rebecca Barbiani, Francesco Briscese, Vittoria Brugali, Matteo Campagna, Alessandra Canova, Alessandro Caricato, Davide Bartolomeo Carlino, Sara Cistellini, Giulia Coppari, Gioele Cornaglia, Giulia Coschina, Ginevra Crana, Rosanna Daddario, Antonio Derobertis, Gloria D’Intino, Margherita Gagliardi, Camilla Elisa Grande, Salvatore Iuliano, Giorgia Marialaura Iurilli, Elisa Lagna, Giordana Lella, Chiara Lievore, Alessia Ludovisi, Chiara Malerba, Giorgia Mancari, Anna Manfrinati, Vittoria Marson, Letizia Martino, Sabrina Pia Mercaldi, Sofia Modenese, Eleonora Mottola, Giulia Mutinelli, Alessandra Neri, Federica Olivotto, Luca Paolantonio, Ilaria Peroglio Carus, Chiara Piccolo, Martina Procopio, Matilde Provera, Davide Rizzo, Alessia Rolfi, Beatrice Rosetti, Marco Salviati, Matthew Saporetti, Raffaele Remo Scapati, Laura Silvestri, Federica Spadavecchia, Marco Taietta, Cecilia Tosi, Elisa Zappia.

SI RINGRAZIA

Wanda Moretti, Stefano Tomassini
Pagine realizzate con il coordinamento di Alessandra Bosco, Giulia Ciliberto, Pietro Costa, Maddalena Dalla Mura, Annapaola Vacanti,
e in condivisione con i docenti e i collaboratori citati.