docente: Mauro Cazzaro
collaboratrice: Carmen Digiorgio Giannitto
Oculus si costruisce su moduli circolari appositamente intagliati al fine di tessere una trama continua dalla geometria pura. Un gioco di tensioni, che si enfatizza ai vertici della costruzione, conferisce stabilità e plasticità al modello. Il materiale ne smaterializza la compattezza, sottolineando le sovrapposizioni materiche con tenui chiaroscuri.
Il progetto, realizzato interamente in cartoncino, prende forma attraverso l’incastro di un modulo ottenuto dalla scomposizione di una piramide a base quadrata. L'esito della sperimentazione è una struttura che si auto-sorregge senza l’impiego di collanti o materiali aggiuntivi.
Il progetto mira a modernizzare il modo in cui viene concepita la pratica dell’intreccio, stimolando una riflessione sul rapporto tra arti e tecniche nella produzione del design e dell’architettura effimera. Il risultato è una struttura in rattan e rafia che si ispira alla tipica abitazione temporanea della comunità nativa cilena, Mapuche.