docente: Lucilla Calogero
collaboratore: Tommaso Lodi
Accessibilità, progettazione partecipata e digitalizzazione sono le proposte di valore per l'esperienza di fruizione del Museo. Un viaggio nel tempo personalizzabile attraverso punti di accesso ai contenuti del museo distribuiti sui pannelli analogici (collocati nelle sale espositive) e digitali (collocati nel padiglione esterno). Il rosso e il blu fungono da metafora per una partecipazione attiva da parte dell'utente che è chiamato a contribuire al "progetto museo" con le proprie osservazioni.
I residenti, bacino di utenza di prossimità, sono la collettività per
la quale il museo dovrebbe agire, stimolandone la crescita culturale.
Il museo dovrebbe aggiornare costantemente la propria offerta culturale per creare rinnovate occasioni di visita sia attraverso la realizzazione di esposizioni temporanee sia promuovendo eventi in grado di indurre
i residenti a tornare nelle sale di
un museo che hanno già visitato.
Una mappa interattiva, accessibile da dispositivo mobile, consente di orientarsi in un percorso di visita tracciato
da trasmettitori beacon all’esterno dell’edificio-museo.
L’utilizzo della mappa lungo l’itinerario racconta e rivela le ricchezze risalenti all’epoca romana, custodite nel sottosuolo e non ancora riportate
alla luce.
Una sala del museo è punto di accesso per immedesimarsi in un mercante di epoca romana che guida il visitatore nella quotidianità passata dell’attività mercantile lungo un percorso a tre tappe: domus, mercato e fiera.
Un modello in stampa 3D che ricostruisce la morfologia della antica città, interagisce con la narrazione visiva proiettata sulle pareti proiettando il visitatore in ambientazioni passate.
Una stanza del museo ospita postazioni multimediali che propongono esperienze interattive e fruibili singolarmente.
Un sistema di realtà aumentata consente di decifrare i testi delle epigrafi di epoca romana; un tavolo interattivo invita
a ricostruire reperti a partire da loro frammenti; la ricostruzione 3D
di ambientazioni domestiche romane nasconde nei suoi interni il bronzo
di Dioniso.
L’allestimento propone un percorso
di visita multisensoriale attraverso le copie di otto reperti interattivi, riprodotti in stampa 3D. L’utilizzo di un dispositivo wearable permette di interagire con i reperti attraverso tutti sensi, offrendo un’esperienza museale in grado di garantire accessibilità fisica e cognitiva anche ai non vedenti.
Carniaplus favorisce la conoscenza della storia del territorio carnico e della sua rete di musei. L’applicazione mobile guida l’utente nella visita all’interno
del museo, permette di interagire con
i reperti collezionando informazioni consultabili anche da casa, secondo livelli di approfondimento personalizzabili.
Silvia Censi, Federica Dufour, Lisa Murarotto,
Matthias Savino, Elisa Vit
La postazione interattiva collocata nelle sale museali consente al visitatore di contestualizzare e dare voce a frammenti di cultura materiale apparentemente anonimi, attraverso l’utilizzo di uno lo stetoscopio meccanico, coinvolgendo udito, vista e tatto.
Corso integrato con Storia degli Allestimenti e Laboratorio di Exhibit Design