docente: Alberto de Simone
collaboratrice: Elena Cavallin
Il primo oggetto rilevato, fotografato disegnato e modellato è un utensile da cucina o un piccolo elemento d’arredo. Ogni studente ha dovuto esaminare, attraverso la fotografia, gli eidotipi e il disegno tecnico, il proprio manufatto per poi riprodurlo in un modello 3D dettagliato.
Il secondo step è lo studio dello spazio costruito.
Partendo da eidotipi, disegni di rilievo a mano libera ricevuti da un/a compagno/a, gli studenti hanno dovuto effettuare la restituzione del rilievo tramite CAD, ricavare il modello 3D dello stato di fatto per poi proporre una rivisitazione degli ambienti interni senza poter toccare le parti strutturali.
Il progetto doveva essere rappresentato in 3 diversi codici comunicativi: a CAD, con dei render e con disegni a mano libera.
Il tema è quello della generazione di uno spazio architettonico partendo da un’immagine. Gli studenti hanno scelto ciascuno un dipinto di Vasilij Kandinskij, il quadro è stato posizionato nella vista zenitale e da lì sviluppato nella terza dimensione. Ogni “punto linea o superficie” dell’opera diventa un oggetto, ogni dipinto genera un tema di progetto e lo definisce. L’elaborato finale si concretizza in un video che ne mostra la genesi ed evidenzia l’interazione tra presone e architettura e il contesto ambientale.
Video in alto di Lara Migliori: Architettura ispirata al quadro Grey square di Kandinskij
Video in basso di Sofia Zanin: Architettura ispirata al quadro Tensione delicata di Kandinskij