Interactive design
docente: Elena Pedrina
collaboratrice: Ilaria Fracassi
Dall’inizio dell’emergenza Covid il modo di comprare abiti e accessori è mutato. Si va sempre più verso una esperienza che fonde reale e virtuale, e che, grazie a nuovi servizi, ci riporta al piacere della scoperta.
Quali caratteristiche deve quindi avere uno spazio fisico che possa essere utilizzato anche virtualmente?
La risposta è data da 16 progetti diversi, ciascuno con la propria interpretazione di come sarà lo shopping del futuro, un’esperienza mista e multicanale che ci porterà sempre più verso uno spazio phygital.
Gallery dei progetti
Phygital Retail
Immaginare uno spazio fluido e capace di adattarsi alle diverse esigenze in modo tale che anche chi preferisce fare shopping da casa possa vivere un’esperienza speciale entrando in uno spazio fisico in maniera virtuale supportato dal digitale.
Phygital Retail
Eugenia Liut, Greta Radio, Susanna Tessari
Sara Andreose, Laura Carollo, Sofia Urbani
Gioele Franchin, Luca Lovisa, Teodora Krstanoska, Andrea Iannitelli
Viorica Bejenari, Sofia Rampon, Cristina Simone
Rosanna Chiavegato, Consuelo D’Alberto, Carlo Marcato
Videochiamate per accedere alla consulenza di advisors, implementazione della comunicazione tra magazzini, televendite visibili online in maniera partecipativa, attivazione di webcam in modo che si possa vedere la propria immagine video che indossa i capi selezionati: sono alcuni dei temi affrontati e sviluppati durante il laboratorio.
Phygital Retail
Il funzionamento della modalità phygital all’interno del luogo di progetto e la ricerca dell’esperienza mista e multicanale divengono elementi capaci di imprimere un loro carattere allo spazio.