Un percorso verso il cambiamento
Il nostro servizio si colloca nel 2050, anno in cui immaginiamo un mondo fatto di Smart City, delle vere e proprie giungle di sistemi Iot in cui c’è un continuo scambio di informazioni.
In questo ambiente ultra-tecnologico nascerà e si svilupperà Smart Jail, un servizio che supera l’idea di prigione intesa come luogo di reclusione e diventa l’ambientazione di un percorso di riabilitazione. Crediamo, infatti, che i rei debbano crescere e superare gli eventi passati, trasformandosi in membri che contribuiscono al miglioramento della società.
Nel 2050 non verranno più utilizzati i termini “detenuto o carcerato”, perché Smart Jail vuole slegarsi dal concetto di detenzione e da ciò che era il carcere, per questo motivo reo sarà il nuovo appellativo di chi commetterà un reato.
Sicurezza IoT
Nel quartiere detentivo non esiste la figura della guardia giurata, perché i rei saranno monitorati da una rete che unisce le capacità delle telecamere di videosorveglianza a quelle di una serie di sensori sfruttando l’IoT (Internet of Things) per rielaborare i dati di riconoscimento facciale e di analisi del movimento.
Bangle e Task
I rei saranno monitorati, oltre che dai sistemi Iot, anche da Bangle, un bracciale localizzatore caratterizzato da una chiusura speciale, che invierà nell’immediato una richiesta di intervento alle forze dell’ordine, se manomesso o nel caso in cui il reo commetta un reato. È dotato, inoltre, di una tecnologia ad ologramma, con cui il reo potrà interagire ed organizzare le task che dovrà eseguire giornalmente. Il reo, infatti, dovrà seguire un programma pensato ad hoc per lui, in modo da stimolare la socializzazione e l’apprendimento sia a livello culturale che lavorativo.
Interazione ed empatia
Il percorso riabilitativo di ogni reo è pensato per la crescita personale e il reinserimento nella società, una volta terminata la detenzione. Per questo motivo, un aspetto particolare del nostro progetto è quello di permettere ai rei di relazionarsi e interagire con delle persone comuni. I cittadini che volontariamente, parteciperanno al progetto, potranno scegliere di vivere a contatto con i rei, per rendere il tessuto sociale di Smart Jail più diversificato e stimolante, e arricchire entrambe le parti.
Vademecum
Ogni progetto di Design Fiction, prevede la scelta e la creazione di un prototipo diegetico che appartenga alla narrazione e rappresenti nella sua interezza il progetto. Nel nostro caso esso è un vademecum cartaceo, una breve guida che descrive il nostro servizio nei suoi punti essenziali.
Video promo
Smart Jail, in collaborazione con il Ministero degli Interni, divulgherà un video promozionale al fine di sensibilizzare la popolazione riguardo a questo nuovo servizio, al fine di avvicinarla e renderla partecipe rispetto a tematiche quali l’inclusione dei rei nella comunità e il loro percorso riabilitativo.
Riflessioni
Il nostro progetto ha voluto sollevare dei dubbi e delle riflessioni su quale sia il significato di carcere oggi, sul tema del controllo e della privacy. Intende anche mettere in dubbio l’emergere delle Smart Cities e dei sistemi IoT, che potrebbero effettivamente trasformarsi in forme di controllo delle persone.