Trattamento Dei RAEE
Dal decreto Legislativo allo Smaltimento
Decreto Legislativo
Gli impianti di trattamento sono aziende autorizzate a svolgere attività di riciclo e recupero dei RAEE.
Come definito dal D. Lgs. 49/2014, hanno l’obbligo di iscriversi all’apposito registro predisposto dal Centro di Coordinamento RAEE e di comunicare annualmente, entro il 30 aprile, le quantità di RAEE gestite. Il mancato rispetto di questi obblighi determina una sanzione economica che varia da 2.000 a 20.000 euro.
L’iscrizione al registro del Centro di Coordinamento RAEE è gratuita ed è richiesta anche agli impianti che svolgono la sola attività di movimentazione e stoccaggio dei rifiuti elettronici (operazione R13).
L’iscrizione è inoltre indipendente dall’origine dei RAEE (domestica o professionale).
Gli impianti che vogliono trattare i rifiuti elettronici domestici per tramite dei Sistemi Collettivi devono accreditarsi presso il Centro di Coordinamento RAEE dimostrando di possedere i requisiti previsti dall’accordo di programma sull’adeguato trattamento dei RAEE.
Gli impianti di trattamento dei RAEE sono gestiti da aziende autorizzate al recupero e riciclo di tali rifiuti, in base alle specifiche caratteristiche. Le attività degli impianti comprendono anche lo stoccaggio, costituito dal deposito preliminare e messa in riserva dei rifiuti, e/o il trattamento per il riciclaggio, recupero e valorizzazione dei materiali.
I principali macchinari coinvolti nel trattamento dei RAEE sono 5 e possono essere disposti in differenti configurazioni, a seconda delle specifiche esigenze di lavorazione.
I macchinari sono collegati tra loro e coordinati e comandati da un apposito software che ne combina le funzionalità. La capacità di un impianto di trattamento RAEE può variare a seconda della dimensione dei macchinari disponibili: tuttavia, il valore medio si attesta intorno ai 1.000/1.500 kg orari.
Materiali recuperati dopo il trattamento
Dal trattamento RAEE è possibile recuperare vari materiali che compongono i rifiuti, che vengono poi reinseriti nei cicli produttivi:
vetro, proveniente in particolare da televisori e monitor. Viene frantumato e destinato alle vetrerie, alle fabbriche di ceramica o alle aziende produttrici di materiale edilizio (come lane di vetro e isolanti);
ferro (30%), acciaio e ghisa, provenienti per lo più dai grandi elettrodomestici. Sono destinati alle fonderie;
alluminio, presente in quasi la totalità dei RAEE. È destinato alle fonderie;
oro e argento, presenti per lo più nell’elettronica. Sono destinati alle fonderie;
rame, bronzo e ottone, presenti in quasi tutti i RAEE. Sono destinati alle fonderie;
oli di lubrificazione provenienti dai frigoriferi, dai congelatori e dai condizionatori. Sono destinati al processo di rigenerazione;
plastiche (30%), presenti in tutti i RAEE. Vengono rigenerate o incenerite nei termovalorizzatori per produrre energia;
mercurio e altre sostanze pericolose, presenti in diverse sorgenti luminose in varia quantità, a seconda della tipologia di lampada.
Processi di Triturazione
La linea di triturazione RAEE si compone di vari processi consequenziali:
conferimento e messa in riserva: i RAEE vengono stoccati in ambienti protetti e isolati, evitando così la dispersione nell’ambiente dei materiali e sostanze nocive contenute al loro interno;
pretrattamento, messa in sicurezza, smontaggio e recupero dei componenti: tra i rifiuti destinati alla trattamento potrebbero esserci dei materiali dannosi (es. interruttori al mercurio e i condensatori) e particolarmente usuranti per le lame del trituratore, pertanto vengono rimossi manualmente da un operatore o addirittura, qualora fosse necessario, smontati; inoltre, vengono estratti oli e gas, conservati in contenitori specifici;
triturazione: il materiale bonificato viene caricato sul nastro trasportatore di carico che scarica il materiale all’interno della tramoggia di carico. Il materiale viene quindi triturato da un trituratore bialbero o quadrialbero con potenze variabili a richiesta. Il materiale esce dal trituratore con una pezzatura di circa 30 mm e può attraversare ulteriori fasi di triturazione e separazione;
selezione dei materiali: il materiale triturato viene estratto da un nastro posto in corrispondenza di un separatore magnetico che effettua la separazione del materiale ferroso, scaricandolo sul lato della macchina, dove può essere predisposto un contenitore. Il materiale di risulta passa poi in una macchina che, attraverso correnti indotte, separa i metalli non ferrosi scaricandoli in un altro punto. Inoltre, è presente un impianto per l’aspirazione di polveri che potrebbero inquinare il materiale separato.
I sistemi di triturazione possono variare a seconda della tipologia di RAEE trattato: in particolare, per i frigoriferi e i congelatori il processo di triturazione avviene in atmosfere controllate, in modo tale da non disperdere nell’ambiente gas ozono lesivi; per tutti gli altri RAEE, invece, l’assenza di tali gas permette di effettuare il trattamento in ambienti non ermetici.
Categorizzazione dei Rifiuti
Il trattamento di rifiuti elettrici ed elettronici delle diverse categorie, che ad oggi, secondo la normativa europea in vigore, si dividono in 5 gruppi:
R1 – Freddo e clima: Frigoriferi, condizionatori, congelatori, ecc.
R2 – Grandi Bianchi: Lavatrici, lavastoviglie, cappe, forni, ecc.
R3 – TV e Monitor: Televisori e schermi a tubo catodico, LCD al plasma, ecc.
R4 – Piccoli elettrodomestici: Computer e apparecchi informatici, telefoni, apparecchi di illuminazione, pannelli fotovoltaici, ecc.
R5 – Sorgenti luminose: Lampadine a basso consumo, lampade a led, lampade al neon, lampade fluorescenti, ecc.
Con la crescita dei volumi dei RAEE, aumentano anche gli obiettivi di raccolta, riciclo e recupero delle apparecchiature elettriche ed elettroniche, che l’Europa nel 2019 ha determinato nella misura minima del 65% e dove, quindi, le opportunità di sviluppo sono molteplici. Trattandosi di prodotti con materiali e composizioni, volumi e pericolosità diversi, ognuno di questi dev’essere trattato con tecnologie e processi specifici, al fine di garantire il massimo recupero e qualità delle materie prime secondarie in uscita e la corretta gestione delle sostanze inquinanti che troviamo all’interno di alcuni di questi.
Impianti Trattamento RAEE
Gl’impianto per il trattamento dei RAEE prevede un ciclo produttivo in grado di processare qualsiasi tipo di apparecchiatura elettrica ed elettronica dismessa appartenente alle famiglie R2, R3, R4. Il processo di trattamento coniuga impiego di manodopera e automatismi in modo da valorizzare al massimo tutti i componenti, riducendo gli scarti e con impatto ambientale “zero”.
Impianti per il trattamento di apparecchiature elettroniche e elettriche (RAEE)
Impianti trattamento rifiuti elettronici dismessi RAEE, pneumatici PFU, rottame ferroso e non.
La linea di triturazione RAEE include qualsiasi tipo di processo, dai sistemi di selezione, di triturazione ai sistemi di separazione e quindi:
area di carico con accettazione dei materiali e separazione degli stessi (vengono sempre separati monitor e video dagli altri componenti)
impianti per il trattamento dei video pre-selezionati
area con impianto di lacerazione con successive aree di cernita manuale
area di bonifica dove vengono separati condensatori, schede, cavi e altre parti hardware
area di macinazione con sistema di captazione delle polveri
linea completa di separazione dei materiali attraverso separatori
area con sistemi di separazione a correnti indotte
impianto di aspirazione ed abbattimento polveri derivanti dal processo di macinazione e di bonifica di tutti i flussi areosi
Sistema di trattamento per RAEE bianchi e bruni
Il sistema di trattamento per RAEE bianchi e bruni prevede due fasi:
una prima fase in cui cavi, batterie, toner e altri elementi facilmente recuperabili, vengono separati manualmente dagli apparecchi e frantumati.
In una seconda fase, il materiale in uscita viene nuovamente sottoposto a una selezione manuale dei restanti cavi, schede elettroniche, pile, vetro, trasformatori e motorini elettrici; infine, durante l’ultimo e conclusivo passaggio, il materiale rimasto viene spezzettato in maniera ottimale per i successivi sistemi di separazione magnetici, induttivi e densimetrici.