Sistema nazionale di gestione dei RAEE  

Il sistema RAEE, regolamentato dal D. Lgs. 49/2014, si basa su un modello multiconsortile regolato che coinvolge diversi attori, ciascuno con responsabilità specifiche, uniti dal medesimo obiettivo: collaborare in ottica di economia circolare per favorire uno sviluppo sostenibile del settore dei rifiuti elettronici nel nostro Paese.

Il cittadino o consumatore raccoglie in modo separato le proprie apparecchiature elettriche ed elettroniche non più funzionanti o di cui si vuole liberare conferendole gratuitamente presso il centro di raccolta del proprio Comune oppure riconsegnandole a un rivenditore di AEE secondo due modalità di ritiro: 1 contro 1 e 1 contro 0.

I rivenditori di AEE possono gestire i RAEE riconsegnati dai consumatori portandoli presso i centri di raccolta comunali convenzionati o costituendo propri luoghi di raccolta dei rifiuti elettronici, i cosiddetti luoghi di raggruppamento.

I Sistemi Collettivi si occupano del recupero dei RAEE raccolti dai centri di raccolta comunali e dai luoghi di raggruppamento e del loro trasporto agli impianti di trattamento specializzati e certificati presso il CdC RAEE, che svolgono attività di riciclo e valorizzazione dei materiali per ottenere materie prime-seconde da reintrodurre in nuovi processi produttivi.

Responsabilità e finanziamento del sistema


La responsabilità della gestione dei rifiuti elettronici è attribuita per legge ai produttori di AEE, i quali si fanno carico del costo ripartendosi il totale sulla base delle quantità di AEE immesse sul mercato nell’anno solare precedente.

Il finanziamento dell’intero sistema di riciclo dei rifiuti elettronici è a carico del consumatore tramite l’eco-contributo, versato al momento dell’acquisto di un nuovo prodotto.


ALFONSO DI SOMMA