Speciale Natale

Per un Natale solidale 2021

Classe Terza A

22/12/2021


Anche quest’anno, com’è nostra consuetudine, il plesso Antonio Cima ha aperto le porte alla solidarietà organizzando un mercatino il cui ricavato verrà devoluto al Centro d’ascolto dell’Oratorio di San Paolo e all’Associazione onlus Los Quinchos del Nicaragua.

Gli oggetti in vendita sono stati realizzati dagli alunni e dalle alunne delle classi prime e seconde, da un gruppo di docenti, di ex docenti e da alcune mamme in un laboratorio artistico-espressivo tenutosi nei mesi di novembre e di gennaio. In vendita portachiavi in feltro, piccoli gnomi, shopper e anche calendari, “pulseras” (braccialetti) e borsine a tracolla creati dai ragazzi e dalle ragazze del Nicaragua.

L’associazione Los Quinchos, fondata nel 1991 dall’insegnante sarda Zelinda Roccia, si occupa dei bambini e delle bambine in stato di abbandono e di dipendenza da alcol, da sostanze tossiche (come la micidiale pega, la colla da calzolaio) e dal gioco.

Con il progetto Los Quinchos si è ormai costituito un organismo solido, articolato che, grazie all’opera di educatori, psicologi, istruttori, artigiani nicaraguensi e dei volontari provenienti da diversi Paesi, accoglie e cresce i bambini e le bambine di strada che hanno, così, la possibilità di ricevere un’istruzione e di imparare un mestiere; alcuni di loro hanno conseguito una laurea o lavorano come educatori occupandosi, a loro volta, dei minori abbandonati.

Sul palco

Classe Terza A


Il saggio "Per un Natale solidale" che noi alunni e alunne, prima della pandemia da Covid 19, abbiamo sempre svolto dal vivo, in teatro, è stato riadattato per lo schermo di cellulari e PC.

Non abbiamo più il pubblico che ci applaude, ma in questo modo abbiamo almeno la possibilità di dare la nostra voce ai brani letterari e poetici che studiamo a scuola, rendendo partecipi i nostri cari del lavoro svolto e riuscendo, in diverso modo, a dare a tutti i nostri sinceri auguri di buon Natale.


La terza A all’uscita dal teatrino dell’Oratorio di San Paolo, a conclusione del video sulla poesia di Giacomo Leopardi “Per il Santo Natale”, da lui composta nel 1809, all’età di soli 11 anni.

Gli alunni e le alunne della terza A sul palco del teatrino di San Paolo per le riprese video “Per un Natale Solidale”

Parafrasando Rodari…

Filastrocca del paesello

di Gabriele A. (Prima A)

Filastrocca del paesello

nel camino il fuocherello;

voglio la neve che scenda lenta dal cielo,

un nido caldo che protegga gli uccelli dal gelo:

Voglio la neve sui monti

e che il sole non tramonti;

voglio il sole con i raggi ardenti,

che riscaldi le fontane sorridenti.

Voglio un albero colorato

e di candele illuminato;

voglio gioia e allegria

che accompagni la fantasia!

Per le strade scintillanti

di Caterina P. (Seconda C)

21/12/2021

In questi giorni abbiamo notato un certo cambiamento in città, che si sta preparando ad accogliere le festività natalizie, addobbandosi di luci, animandosi di suoni e persone immerse in questa magica atmosfera. Il Natale è ormai alle porte e per festeggiarlo al meglio bisogna aspettarlo, decorando tutte le strade, le case e i negozi per rendere l'attesa più magica. Abbiamo mandato in nostri fotoreporter, Edoardo S., Beatrice C., Michele C., Leonardo e Michele V. in giro per Cagliari, ma anche per Pula, Giorgino e Quartu. In queste foto potete vedere come alcune abitazioni si siano ornate di luci; le strade, quando arriva la sera, si illuminano con delle campanelle, palline e stelle appese ai balconi e ai pali della luce. Anche le piazze risplendono, come piazza Giuseppe Garibaldi, adornata da un albero di Natale sgargiante. Piazza Yenne e Corso Vittorio Emanuele sono un tripudio di luci grazie ai mercatini natalizi. Via Manno, anch’essa decorata, è piena di gente carica di buste e pacchetti regalo. Via Roma risplende con la Rinascente e le sue vetrine ricche di modellini in porcellana a tema natalizio. Su tutti però, la ruota panoramica è quella che più attira l’attenzione per la sua luminosità e per la vista meravigliosa di cui si gode da lassù, dove tutta la bellezza di Cagliari è visibile. Tutto questo costituisce lo spirito del Natale, che rende felici sia i viaggiatori, sia i residenti che vedono i cambiamenti della città in ogni periodo dell’anno. Così concludo il mio viaggio tra le foto dei nostri reporter. Ora tocca a voi scoprire cosa più vi stupisce!





Il sogno di Natale

di Riccardo N. (Prima C)


Il Natale, si sa, è la miglior festività

si festeggia in famiglia

anche se dista molte miglia.

Sotto l'albero tanti doni,

mica solo per i buoni;

tutti, infatti, hanno bisogno

che a Natale si realizzi un sogno.

C'è chi chiede pace e amore

e chi desidera essere migliore;

c'è chi vuole solo oggetti

e chi pensa ai suoi difetti;

c'è chi vuole fare un viaggio

e chi lotta con coraggio.

E poi c'è il sogno più banale:

di passare un buon Natale.

E' quasi Natale

di Miel Reaven A. (Prima C)


E' quasi Natale

da fuori sento esclamare "E' quasi Natale!"

E' Natale!

Ma cos'è il Natale?

Il Natale è la festa degli abbracci,

la festa dell'unione familiare.

A Natale puoi mangiare, festeggiare

e con la famiglia stare.

Il Natale non è solo regali,

perché il regalo più grande che hai

è la famiglia.

Il Natale è il giorno dell'affetto.


Tutti felici

di Giuseppe M. (Prima C)


A Natale

non c'è più il male

solo parenti

portati dai venti,

tutti col piacere

e senza ali nere.

Il Natale è pace, gioia e amore

che ti riscalda anche il cuore.

E tu sorridi senza nemici.

Il latte e i biscotti noi ti diamo

e la famiglia ti dice "Ti amo"

Babbo Natale è pieno di amici

e sono felici anche i mici..

Noel

di Gabriele P. (Terza C)

20/12/2021

Noel est une fete qu'on passe avec la famille. C'est on fete plus importante, parce qu'on celebre le jour de la naissance de Jesus. L'8 décembre est la fete de l'Immaculée Conception. Ce jour la son prépare a crèche et le Sapin du Noel pour la naissance du jesus le 25 décembre. Noel est une fete où on reçoit aussi des cadeaux, surtout pour les enfants. Pendant les vacances de Noel on fete aussi le jour de l'an et l'èpiphanie. Joyeux Noel, Bonne année et bonnes vacances à tous!

Il caro Babbo Natale (per sorridere un po')

di Irene C. (Terza C)

22/12/2021

Ah il Natale!

Una festa meravigliosa: si è tutti più buoni, ci sono i dolci, i regali, i propri cari, i bambini recitano improbabili poesie natalizie, tutti sorridono e si riposano.

E come dimenticare il mito di Babbo Natale? Chi può resistere ad un anziano signore vestito di rosso che porta i regali ai bimbi buoni?

Come si può provare sospetto nei confronti di un gioviale vecchietto che gira il mondo a bordo di una slitta trasportata da renne volanti?

Non si può. Nessuno può.

Attorno al personaggio ambiguo di Babbo Natale aleggia un’ aria di mistero, alcuni dubitano addirittura della sua esistenza, altri la sostengono con grande fervore…dove sta la verità?

In pochi conoscono la vera natura di Babbo Natale, che esiste, esiste eccome, ma non è come tutti pensano.

Il Signor Natale, infatti, incassa milioni di dollari all’anno grazie alla produzione di giocattoli di vario tipo che esporta a livello mondiale.

Quando dico “esporta” non intendo che distribuisce gratuitamente regali nelle case della gente, o meglio, lo fa ogni 25 dicembre, ma è solo la parte finale del suo piano di guadagno annuale. Sfruttando poveri elfi sottopagati che vivono in condizioni precarie, Natale inizia a commissionare sin dall'Epifania progetti per nuovi giocattoli, i cui prototipi vengono prodotti e venduti alle aziende sotto falso nome entro Pasqua.

Occupandosi della produzione, il Big Babb (come si fa chiamare nel mondo degli affari) non compare da nessuna parte perché le aziende sono contrattualmente vincolate a non citarlo in alcun modo.




Senza bisogno di pagare per le materie prime, gentilmente assicurate dalla “magia natalizia” di cui è fornito lo stabilimento, o per la manodopera, composta da creature magiche sottopagate, Natale incassa tutto il ricavo e lo deposita in 130 conti diversi in tutto il mondo. Tutto quel denaro servirà per comprare alla Danimarca una serie di isole remote attorno alla Groenlandia e costituire uno stato sovrano, con una propria giurisdizione e con pieni poteri conferiti a Babbo Natale.

Un microstato dispotico che, sotto il potere dittatoriale di Babbo Natale, manovrerà una enorme quantità di capitale, ottenuto sfruttando centinaia di poveri elfi. Vogliamo davvero che il simbolo del Natale diventi un sistema ingiusto, oppressivo e corrotto?

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