La 19esima edizione dedicata alla storia di Sant’Ambrogio
Grande successo a Corbetta per la Città dei Bambini, che con l'edizione 2024 di "Era un notte nera" ha raccolto circa 3.000 spettatori tra adulti e bambini, divisi in più di trenta gruppi.
Il tema di questa edizione, in scena il 9 novembre, è stato la leggenda della nascita del nome di Corbetta, raccontato attraverso un viaggio alla ricerca di Sant’Ambrogio, scappato da Milano per non diventare vescovo.
Il percorso della manifestazione è iniziato da Piazza Primo Maggio. In sala polifunzionale sono state spiegate le regole da seguire durante il tragitto e poi le guide di ciascun gruppo hanno interpretato una breve scenetta di presentazione.
Il percorso è poi proseguito in Villa Massari, dove i personaggi della scena avevano precedentemente cercato di rallentare Ambrogio dandogli una mula anziana al posto di un cavallo e adesso lo cercano da lontano.
La ricerca è proseguita nella scuola dell’infanzia Francesco Mussi, dove è stata spiegata la golosità di Ambrogio per le mele e dove si sono sentite le lamentele dei suoi sudditi. Nel frattempo la sorella di Ambrogio, Marcellina, ha incitato gli spettatori a trovare Ambrogio.
Nella terza scena, davanti al Museo del legno, due personaggi litigavano perché il marito pensava che la moglie lo stesse tradendo con il cavaliere col tic all’occhio, e poi è stata indicata con un balletto la direzione in cui bisognava andare per trovare Ambrogio.
La quarta scena era situata in via Giacomo Leopardi: un accampamento di soldati romani e il dono che Ambrogio aveva dato loro: il dono della pace!
In via Volta, in una villa privata, si è svolta la quinta scena, in cui il fratello di Ambrogio veniva scambiato per lui.
Nella sesta scena, in via Sant’Ambrogio, una donna del popolo, è stata mandata a chiamare Ambrogio.
La settima e ultima scena si è svolta nel cortile della chiesa Sant’Ambrogio, dove i gruppi hanno finalmente incontrato Ambrogio, che aveva cercato di scappare dalla gente che lo voleva proclamare vescovo gridando alla sua mula “Cur Betta”. Agli abitanti venne un colpo di genio e decisero di chiamare il paesino in cui si trovavano, finora senza nome, Corbetta. Gli abitanti riuscirono a convincere Ambrogio a diventare vescovo: poi la proclamazione.... a ritmo di musica!
Fu così che si avverò il desiderio degli abitanti della Diocesi di Milano e che il nostro paese diventò Corbetta!
Chiara Amato e Elisa Vacca
Le foto dell'evento scattate dalle nostre inviate
Partecipare a “Era una Notte Nera”, lo scorso 9 novembre, è stato entusiasmante.
La manifestazione, organizzata dall’associazione Città dei Bambini, quest’anno era alla sua 19esima edizione.
Avevo già assistito a qualche rappresentazione negli scorsi anni e ne sono sempre rimasta entusiasta. Mi è piaciuta talmente tanto che dall’anno scorso ho deciso di partecipare recitando nello spettacolo.
Il bello di questo spettacolo è che gli spettatori girano per il paese e assistono a delle scene recitate che vengono allestite lungo le vie o dentro edifici storici della città. La cosa che poi mi piace di più è che ogni anno la storia cambia. Quest’anno il protagonista era Ambrogio. Non il maggiordomo della pubblicità dei cioccolatini (battuta che tra l’altro mi hanno fatto anche durante lo spettacolo), ma proprio Sant’Ambrogio, il vescovo di Milano vissuto nel 300 d.C.
Ora, non so se tutti voi, cari lettori e lettrici, lo sapete, ma Corbetta prende il nome proprio da Sant’Ambrogio. O meglio, la nostra cara cittadina ha il nome della mula di Sant’Ambrogio, Betta.
Sembra che il bell’Ambrogio (nella storia si dice che fosse proprio bello!) non volesse essere nominato Vescovo di Milano e che quindi fuggì in groppa alla mula Betta.
Cercando di farla correre veloce, Ambrogio la incitava dicendo “Cur Betta, cur Betta”.
Beh, ecco qui il nome della nostra Corbetta. Io ho fatto parte del gruppo che ha allestito l’ultima scena, la più importante perché finalmente il pubblico riesce ad incontrare Ambrogio che smette di fuggire e accetta di diventare Vescovo di Milano.
La preparazione è stata abbastanza lunga: ci siamo ritrovati un mese prima per stabilire i dialoghi e in seguito tutti noi ci vedevamo una volta alla settimana, di solito il mercoledì, per provare le coreografie. Quest’anno, a differenza dell’anno precedente, purtroppo eravamo in pochi. C’erano soprattutto ragazzi delle scuole medie e a dirigere tutti c’era la mitica maestra Ester. C’era anche un gruppo di adulti che ci ha accompagnato danzando.
Un aspetto importantissimo per “Era una Notte Nera” sono i costumi. Noi avevamo una tunica lunga con una gonna ampia per poter ballare e poi avevamo una maschera nascosta sotto ai vestiti in modo da poterla indossare al momento giusto e stupire il pubblico.
Partecipare all’organizzazione e alla messa in scena è stato molto divertente, anche perché la nostra è stata di sicuro la scena più emozionante e scatenata di tutte. Noi siamo stati proprio il gran finale!
Per questa scena anche la musica era molto importante. Tutto era organizzato nel dettaglio ma non sono certo mancati gli imprevisti. Ricordo che all’inizio stavamo facendo le prove e si scoprì che non lo stereo non funzionava più!!!
Il primo gruppo era già partito ed era già arrivato alla terza scena. Fortunatamente, all’ultimo momento, siamo riusciti a trovare un’altra chiavetta usb e lo stereo ha ripreso a funzionare. L’abbiamo scampata bella, soprattutto visto che la seconda parte della scena prevedeva praticamente solo... il ballo!
Alla fine della scena gli spettatori ci hanno detto che siamo stati bravi e coraggiosi.
È stata una bella soddisfazione, soprattutto perché abbiamo ripetuto la scena per più di trenta volte. Anche se ci siamo stancati eravamo tutti entusiasti e felici: alzare Ambrogio in trionfo e sentire la musica accompagnata dall’applauso del pubblico è stato meraviglioso.
Far parte dell’ultima scena è stata una fortuna: per l’ultima rappresentazione tra il pubblico c’erano gli attori delle scene precedenti. Alla fine eravamo tutti insieme a festeggiare il nostro ritrovato Ambrogio.
Spero che lo spettacolo di quest’anno sia piaciuto a tutti, partecipanti e spettatori.
Angelica Cerrito
Se vi siete persi lo spettacolo, non preoccupatevi! Potete rivedere "Era una notte nera REWIND" ogni volta che volete.
Trovate tutte le foto online sul sito della Città dei Bambini (di seguito il link).