Succede a Corbetta

Nella foto: Angelo Vaghi

Quattro chiacchiere con Angelo Vaghi, "il signore della Città dei Bambini"

La redazione di “Praticamente” ha deciso di intervistare il presidente della Città dei Bambini di Corbetta, Angelo Vaghi, dopo la vittoria del Premio culturale Città di Corbetta 


DA QUANTO TEMPO OPERA LA CITTÀ DEI BAMBINI?

Siamo quasi a 25 anni di attività, la Città dei Bambini è nata nel 1998, a Natale, quando ero in Consiglio Comunale di Corbetta e abbiamo deciso di mettere in piedi questo progetto. 


QUAL È STATO L’INCARICO PIÙ IMPORTANTE CHE HAI DOVUTO AFFRONTARE CON LA CITTÀ DEI BAMBINI?

Sono un po' indeciso su questa risposta, ma credo che la cosa più difficile sia riuscire a far coincidere le mie idee con le proposte che ricevo dai ragazzi, senza influenzarle con la prospettiva degli adulti.  La difficoltà è quella di aiutare a realizzarle prendendo quello che avete in mente voi, perchè se ci metto dentro la mia parte, non è più la vostra idea, anche se potrebbe risultare migliore.


QUAL È STATA LA PRIMA INIZIATIVA ATTUATA DELLA CITTÀ DEI BAMBINI?

Il primo progetto è stato realizzato con il contributo dei bambini delle scuole materne; loro si sono ritrovati in Comune per addobbare l’albero di Natale con i loro lavoretti, per diventare essi stessi protagonisti nel migliorare Corbetta.


COME E DOVE NASCONO LE  TUE IDEE?

Principalmente da voi. Vi racconto anche un aneddoto: l'idea di far partire la Città dei Bambini di Corbetta è nata da un articolo trovato sul giornale che mi ha dato mia mamma nel 1997 circa. Ci siamo soffermati sull’articolo che parlava del libro di Francesco Tonucci; raccontava l’esperienza della Città dei Bambini di Fano; l’idea della Notte Nera, invece,  nasce dal Giro dei Fantasmi di Edimburgo.


TUTTI TI CONOSCONO COME: “IL SIGNORE DELLA CITTÀ DEI BAMBINI”, MA DI COSA TI OCCUPI OLTRE A QUESTA ATTIVITÀ?

Sono stato in Consiglio Comunale (dice ridendo, ndr), inoltre di mestiere sono un ingegnere elettronico specializzato nella produzione dei circuiti integrati.


CHE UNIVERSITÀ HAI FREQUENTATO?

Ho studiato al Politecnico di Milano.


CHI TI AIUTA CON LA CITTÀ DEI BAMBINI?

Il maggior aiuto siete voi. La cosa funziona tramite un gruppo di insegnanti di diverse scuole, in cui qualcuno fa da coordinatore per distribuire le informazioni più importanti; a questi si aggiungono gli adulti, tanti dei quali sono i genitori di ragazzi che partecipano alle attività proposte.

 

VORRESTI CAMBIARE QUALCOSA DEL TUO PASSATO?

No, sicuramente avrei potuto fare meglio in alcune cose, ma tutto ciò che ho fatto, alla fine, mi ha portato ad essere ciò che sono oggi, quindi non mi pento di nulla. 


CHI È LA PERSONA CHE TI È STATA PIÙ VICINA DURANTE LE DECISIONI PIÙ DIFFICILI DA PRENDERE?

Un po’ tutti; ho una famiglia con cui trascorro le mie giornate, che è il nucleo principale con cui decidi, lavori e per me è  formata da una moglie e una figlia.

Poi c'è tutta una serie di parenti con cui si lavora tantissimo, come i miei nipoti, mia sorella, i miei cognati ed alcuni amici… 

Questo è l’importante di avere una famiglia e un giro di persone con cui puoi aprirti ed esprimerti liberamente.

L’importante è saper ascoltare e prendere il meglio dagli altri.


Tommaso Caffagni, Lucia Remondini, Gianluca Stoppa, Paolo Vaghi 

Una carrellata di immagini della serata "Era una notte nera"

"Sempre tua": un giallo per le strade di Corbetta 

Successo per "Era una notte nera" della Città dei Bambini

Morta? Rapita? Che fine avrà fatto la bellissima Eloisa fidanzata del Barone di Corbetta?

In una notte nera, a Corbetta, ci sono molti sospettati ma nessuno sa cosa è successo realmente. Tra genitori invidiosi, baristi, becchini e cartomanti il mistero si fa sempre più fitto...

Questo il tema di “Era una Notte Nera 2022”, l’evento  che si svolge a Corbetta ogni novembre  e che viene organizzato dall’associazione Città dei Bambini. Ogni anno l’evento viene realizzato grazie all’impegno di  maestre, alunni e cittadini corbettesi.

Anche quest’anno c’è stata molta partecipazione e i posti sono finiti tutti quasi subito.

Questo evento è stato inventato per conoscere la città e per poterla vivere meglio. Scoprire luoghi e storie aiuta ognuno di noi a trasformare Corbetta in una realtà a misura di bambino per trasformarla in un Paese a prova di tutti. I destinatari sono i più piccoli ma il divertimento è assicurato anche per gli adulti. Si desidera portare in piazza un “teatro di comunità” cioè la gente che cerca le storie e le racconta alla città nella città. Quando il teatro esce dai luoghi chiusi e convenzionali incontra un territorio e i suoi abitanti. Avviene che le persone e tutta la comunità si appropriano dello “strumento teatro” e nascono così progetti di valorizzazione di una città, di un quartiere, di una via.

Un giallo,  ambientato nell’elegante e modaiola Corbetta del 1922. La ricerca del colpevole in un intricato gioco di interessi, invidie, soldi e amori si è svolta, tra ville, cortili, sentieri e addirittura nel camposanto… 

Ma alla fine il mistero si risolve un po’ tragicamente: si scopre che Eloisa era il fantasma della moglie del Barone morta qualche anno prima e che aveva espresso il desiderio di rivedere suo marito e di passare del tempo con lui, ma purtroppo un morto non può vivere con un vivo per cui lo saluta e torna nell’aldilà.

Passeggiando per le ville di Corbetta si incontravano i vari sospettati che raccontavano la loro storia e la loro versione dei fatti. Durante il percorso la gente veniva accompagnata da dei detective famosi, come il frate don Giuseppe e da alcuni giornalisti.

Alcuni personaggi curiosi sono: il Barone di Corbetta, fidanzato di Eloisa, che aveva conosciuto al cimitero davanti alla tomba di sua moglie; la sorella del Barone, che per dimostrare la sua innocenza portò una cartomante per svelare il colpevole; delle cartomanti, che fecero un rituale sacrificale per ricevere delle risposte dalla sorella morta; una famiglia di becchini eterna rivale di una famiglia di baristi, e molti altri ancora…


Thomas Arnoldi, Simone Rocchetto, Arianna Sacchi


Alcuni scatti della mostra

La sala don Sacchi si colora di... verde!

Corbetta teatro della Mostra degli alberi 2022

Un tuffo nella natura italiana: è così che a Corbetta si è riempita la Sala Don Sacchi, sabato 22 ottobre, con l’inaugurazione della mostra organizzata dall’associazione ‘‘Patriarchi della Natura in Italia ’’, dalla Fondazione Bracco  e in collaborazione con l’Istituto Comprensivo Aldo Moro, il Museo del Legno ed il Comune di Corbetta. L’esposizione punta a valorizzare il patrimonio culturale e storico italiano proponendo i 22 alberi più longevi della nostra penisola. La Sala Don Sacchi è rimasta aperta al pubblico fino al 30 ottobre. Alla mostra erano presenti i vari tipi di tronchetti intagliati  appartenenti a specie diverse come l’olivo, l’eucalipto , il noce brasiliano, la poinciana, il platano, il pero, il sambuco e molti altri. Particolare tra tutti e fonte di curiosità per i più piccoli era il prunus, tronchetto di legno intagliato , che ospitava al suo interno un piccolo tarlo, di cui era possibile orecchiare lo scricchiolio. La mostra si è anche impegnata a descrivere con precisione , allegando relative immagini, la storia e i dettagli più interessanti di  questi mostri vegetali che popolano il territorio italiano. Sono solo un esempio il cipresso di San Francesco , con una datazione  di 800 anni, il larice della Val Ultimo di 2000 anni e l’olivastro di Luras di quasi 3000 anni. Sempre restando in tema con la  settimana ambientale , anche la scuola secondaria di primo grado ‘‘Simone da Corbetta'' ha partecipato , appendendo, sulle pareti, alcune immagini delle diverse specie d’alberi del territorio con relativa denominazione scientifica. Inoltre sempre alcuni studenti hanno realizzato decine di tavole artistiche ispirate agli alberi-mandala-  che si trovano esposti all’ingresso dell’edificio. Un'opportunità per conoscere meglio il patrimonio naturale e culturale nazionale, proprio qui a Corbetta.


Lucrezia Cattaneo