Dietro le quinte
Rubrica di Cinema e Teatro
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Indietro…nel futuro! Quarant'anni dal film Ritorno al futuro.
Grande Giove! Se i miei calcoli sono esatti, quando i miei due orologi da polso hanno segnato la mezzanotte del 18 ottobre 2025, erano già passati quarant’anni dall’uscita del primo film della saga di Ritorno al futuro in Italia.
Eh sì, il tempo vola…speriamo almeno a bordo di una DeLorean!
Quarant’anni. Già. E mentre noi stiamo ancora cercando di capire come arrivare in orario a scuola, Marty McFly, ragazzo con la passione per la musica e la capacità di mettersi nei guai, nel 1985 è riuscito a farsi un giro nel 1955 grazie a una macchina del tempo (che nella prima versione sarebbe dovuta essere un frigorifero…).
Per viaggiare nel tempo si utilizza una delle invenzioni, almeno questa riuscita, del Dottor Emmett Brown, per gli amici Doc, lo scienziato con i capelli più fulminati del cinema, che quando grida “Grande Giove!” ogni tre minuti, non sai mai se sta per scoprire la formula della relatività o se si è appena ricordato di aver dimenticato del plutonio nel microonde, insomma, un amico con una camicia bianca da laboratorio che sembra uscita da un’esplosione nucleare, ossessionato dal tempo e che vive tra cavi elettrici e orologi.
La sua invenzione? Beh, una DeLorean modificata, alimentata da…da un po’ di plutonio (no, mi dispiace ma non si trova su Amazon) e una scarica da 1.21 gigawatt, “1,21 gigawatt?! 1.21 GIGAWATT?!” - Dice Doc, probabilmente anche noi davanti al compito di fisica.
Così Marty, catapultato indietro di trent’anni, si ritrova tra foto che scompaiono, genitori non ancora innamorati, a corto della sua amata Pepsi ‘senza’ e con il rischio di cancellare la sua esistenza, insomma, praticamente un weekend tranquillo.
Tutto il destino sembra intrecciato a una serie di coincidenze, che se non si fossero verificate, avrebbero stravolto il continuo della storia. Un esempio di questa “casualità” è la scena in cui Marty viene a conoscenza del fulmine che colpì la torre dell'orologio il 12 novembre 1955. In apparenza sembra un dettaglio secondario, di poca importanza, ma questa informazione diventa l’elemento essenziale che gli permetterà, una volta nel passato, di tornare nel presente (no, Marty non si era scordato dove aveva parcheggiato la DeLorean). Pensiamo che senza quel dettaglio, Marty non avrebbe potuto in alcun modo acquisire la potenza necessaria, data poi dal fulmine, per riattivare la DeLorean.
Ancora oggi Ritorno al futuro è sempre amato e ricordato per le sue citazioni, per i look anni ‘80 e la sua colonna sonora inconfondibile. Perfino chi non l’ha mai visto conosce frasi come “Strade? Dove stiamo andando non c’è bisogno di strade!”
Ricordiamoci sempre che nelle nostre vite ogni minimo dettaglio può cambiare tutto e come disse Doc: “Il vostro futuro non è ancora stato scritto, quello di nessuno, il vostro futuro è come ve lo creerete, perciò createvelo buono!”
Di Elena Rossi