SPORT

L'ARBITRO

a cura di Daniel (1B)

Qualsiasi sia il nostro sport preferito abbiamo tutti una squadra del cuore e, come tifosi, chi non ha mai insultato l'arbitro? Pensiamo di sapere più di lui diventando arbitri pure noi, ma in realtà è un ruolo molto difficile.

Infatti per poter diventare arbitro, bisogna seguire un corso specifico e superare un esame composto da tre parti.


Infatti l'arbitro, durante le partite, soprattutto di calcio, corre tutto il tempo senza essere mai sostituito o fare una pausa, se non negli intervalli tra un tempo e l’altro: si è calcolato che in una partita percorre circa 10km.

Inoltre deve essere capace di non farsi influenzare e non fare preferenze; chissà quante volte è infatti capitato ad un arbitro di dirigere la sua squadra del cuore. Oltretutto subisce gli insulti del pubblico senza poter fare o dire nulla.

Quindi la prossima volta che guardiamo una partita mettiamoci nei suoi panni prima di criticare o insultare.

La prossima volta ci penserai due volte? O farai sempre venir fuori " l'arbitro" che è in te?

LA GINNASTICA ARTISTICA: 

L'ARTE DELL'EQUILIBRIO TRA CORPO E MENTE

a cura di Aurora (1A), Giorgia (1D) e Rachele (1A)

La ginnastica artistica è uno sport che richiede l'utilizzo di forza, equilibrio, flessibilità e coordinazione. È considerata una delle discipline olimpiche più spettacolari, e coinvolge atleti maschi e femmine.


L'esercizio della ginnastica artistica richiede anni di allenamento, disciplina e dedizione per raggiungere livelli di eccellenza. Gli atleti eseguono una serie di esercizi su quattro o sei attrezzi diversi, tra cui la trave, le parallele asimmetriche, il cavallo con maniglie e le barre parallele.


La trave è un attrezzo lungo e stretto a circa 1,2 metri da terra, su cui gli atleti eseguono una serie di acrobazie, salti e movimenti di equilibrio. Le parallele asimmetriche sono due barre alte poste a differenti altezze, su cui gli atleti eseguono una serie di movimenti di forza e di equilibrio. Il cavallo con maniglie è un attrezzo che richiede una grande forza delle gambe e della parte superiore del corpo per eseguire una serie di salti e di movimenti circolari. Le barre parallele sono due barre alte poste parallelamente tra loro, su cui gli atleti eseguono una serie di movimenti di forza e di equilibrio.


Il volteggio è una specialità della ginnastica artistica. Con il volteggio ci si riferisce sia alle attrezzature necessarie all'esecuzione, sia all'esecuzione stessa della specialità. Per eseguire il volteggio, il/la ginnasta prende la rincorsa e salta sulla pedana posizionata davanti alla tavola e, dopo aver appoggiato le mani sull'attrezzo, esegue il volteggio vero e proprio.


Le fasi del volteggio sono: rincorsa, pre-salto, battuta e stacco, primo volo, posa delle mani, tecnica di volteggio, secondo volo e arrivo a terra. Ciascuna di esse ha caratteristiche specifiche.

Il trampolino elastico è un attrezzo costituito da una rete elastica. Gli esercizi principalmente eseguiti sono: salti doppi e tripli, raggruppati in salti tesi o carpiati, spesso anche con avvitamenti.


Oltre alle gare singole, esistono anche quelle sincro con due ginnaste o due ginnasti che devono eseguire lo stesso elemento nello stesso momento, partendo rivolti nella stessa direzione, e quelle a squadra.


Una squadra è composta da tre o quattro atleti, che presentano due esercizi in qualificazione e uno in finale. Il punteggio complessivo si ottiene sommando i tre punteggi più alti ottenuti da ogni squadra in ciascun esercizio.


La ginnastica artistica richiede una grande abilità tecnica e fisica, ma anche una grande concentrazione mentale e un'attenta conoscenza della propria forma fisica. Gli atleti di successo nella ginnastica artistica sono noti per la loro forza e la loro agilità, ma anche per la loro grazia e il loro stile.


"La ginnastica è uno sport che richiede il massimo impegno, ma quando si tratta di competere, il vero avversario siamo noi stessi".

IL PATTINAGGIO ARTISTICO A ROTELLE

a cura di Alice (2A) e Ludovica (1D)

Il pattinaggio artistico richiede forza, flessibilità, eleganza.

È uno sport individuale, di coppia o di gruppo, molto simile a quello sul ghiaccio ma meno popolare. Il pattinaggio artistico è uno sport sia femminile che maschile, adatto a partire dai 3 anni fino ai più grandi. 


Come strumenti richiede dei pattini e tanta volontà, esistono diversi tipi di pattini:

-i pattini quad;

-i pattini in-line;

-i pattini fly;

-i pattini rollerblade.


Si possono fare tanti esercizi con i pattini:

-statuina;

-seggiolino, con un piede e incrociato;

-passo incrociato;

-salto: in alto, mezzo giro, torup cioè un giro intero, loop, axel e il flip;

-angelo;

-bilanciato;

-slalom, con una gamba e incrociato;

-trottola.

UNA GIOIA ATTESA 30 ANNI

a cura di Leonardo (3C)

Sicuramente tutti negli ultimi giorni abbiamo sentito parlare della gran festa in corso a Napoli nell’ultimo periodo. Chi non segue il calcio, però, non capirà di certo la situazione e penserà che sia semplicemente una festa per qualche strano motivo. Chi segue il calcio e tifa una qualsiasi squadra di qualunque categoria capirà che a Napoli sono in corso dei festeggiamenti attesi da più di 30 anni. Quest’anno, dopo esattamente 33 anni, il Napoli è campione d’Italia per la terza volta nella sua storia.


L’Associazione Calcio Napoli fu fondata per la prima volta nel 1926. La nuova società esordì per la prima volta nella massima serie italiana durante la stagione 1926/27, che terminò con una retrocessione in Prima Divisione, il secondo livello del calcio italiano del tempo. La squadra, però, riuscì subito a rimettersi in carreggiata e nel 1929 partecipò al campionato di Serie A. Nel 1936 entrò in società un comandante della marina, che non portò grandi benefici al club che, dopo un progressivo declino durato 6 anni, retrocede in Serie B. 


Negli anni successivi ci fu un su e giù tra Serie A e Serie B e nel 1959 fu inaugurato lo Stadio San Paolo. ll primo trofeo vinto dalla società fu la Coppa Italia 1961/62. Due anni dopo il club prese il nome di Società Sportiva Calcio Napoli. Nel 1969, la società era sull’orlo del dissesto finanziario quando il club passò nelle mani di Corrado Ferlaino, che avviò la più longeva e vincente presidenza. Nel 1976 gli Azzurri vinsero ancora una volta la Coppa Italia e l’anno dopo parteciparono per la seconda volta alla Coppa delle Coppe.


Dopo uno scudetto sfiorato nel 1981, nell’estate del 1984 ci fu una rivoluzione: il presidente Ferlaino procedette all’acquisto dal Barcellona del campione argentino Diego Armando Maradona, per la cifra record di 15 miliardi di lire. Nel 1987 il Napoli conquistò la terza Coppa Italia e il suo primo scudetto e nel 1989 vinse la prima Coppa UEFA. L’anno dopo il club partenopeo conquistò anche il secondo scudetto, cui fece seguito la vittoria della Supercoppa Italiana. Nel 1991 Maradona lasciò il club e si chiuse il primo importante ciclo della storia del Napoli. Negli anni successivi il Napoli ottenne risultati discreti, con in panchina Claudio Ranieri prima e Marcello Lippi dopo. 


Dieci anni dopo, nel 2004 il Napoli fallisce e nel 2006 viene acquistato dal produttore cinematografico Aurelio De Laurentiis. Una volta riacquisita la denominazione originale, il Napoli torna in Serie A nel 2007, dopo sei anni di assenza. Nel 2011 il Napoli tornò a giocare la Champions League,  mentre l’anno seguente aggiunse in bacheca la quarta Coppa Italia. L’anno seguente i partenopei vinsero la quinta Coppa Italia e la seconda Supercoppa Italiana. Nel 2015/16 approda sulla panchina partenopea Maurizio Sarri e, durante quella stagione, il Napoli si laurea Campione d’inverno. Negli anni seguenti il Napoli arrivò a un passo dalla vittoria dello scudetto ma non ci riuscì per la concorrenza della leggendaria Juventus dei nove scudetti consecutivi. In questo campionato (22/23), il Napoli, dopo una stagione impeccabile, arriva ai quarti di Champions League per la prima volta nella sua storia. Il 4 maggio 2023, a seguito del pareggio contro l’Udinese fuori casa, il Napoli si è laureato campione d’Italia con cinque giornate d’anticipo. 


Ci sono già stati diversi festeggiamenti, ma ce ne saranno ancora di più quando il Napoli alzerà il trofeo, il 4 giugno dopo la partita contro la già retrocessa Sampdoria. Molte persone si sono lamentate del prolungarsi dei festeggiamenti, ma secondo me è assolutamente corretto, hanno aspettato 33 anni, hanno conosciuto un doloroso fallimento e adesso, per celebrare la rinascita degli ultimi anni, è giusto festeggiare a dovere.