Qual è la parte più gratificante e quella più difficile del suo lavoro di Dirigente Scolastico?
Ci sono tanti aspetti gratificanti del mio lavoro, non solo uno; soprattutto mi gratificate voi studenti quando raggiungete gli obiettivi. L’aspetto più difficile in questo momento risulta essere certamente quello della gestione e del monitoraggio quotidiano della scuola: le scadenze relative agli aspetti normativi e burocratici e il rispetto di target, parametri e scadenze.
Se potesse migliorare un aspetto della Scuola quale sarebbe?
Mi piacerebbe migliorare gli aspetti “materiali” della Scuola, ad esempio mi piacerebbe disporre di una scuola avente una struttura diversa e nuova. Nonostante gli interventi realizzati negli ultimi anni, i nostri plessi scolastici continuano a richiedere continua manutenzione…
C’è un messaggio che vorrebbe mandare agli studenti attraverso il nostro giornalino?
Il mio messaggio è il seguente: “ottimismo sempre!”. La considerazione che sempre bisogna condividere con i giovani per essere realistici è che è normale ogni tanto sentirsi stanchi o giù di morale, ma in questi casi bisogna fermarsi, ripensare, valutare bene le situazioni e, soprattutto, cercare di intravedere sempre gli aspetti positivi.
Qual era la sua materia preferita a scuola? Ha mai partecipato a un progetto simile quando era studentessa?
La mia materia preferita è cambiata nel tempo. Alla scuola primaria preferivo in assoluto Matematica, Geometria ed Algebra. Ricordo che a scuola passavo la ricreazione insieme ai miei amici a fare gare alla lavagna per risolvere esercizi di matematica. Con il passare del tempo la mia materia preferita è diventata la Filosofia. Da studentessa non ho mai lavorato in un progetto di giornalino scolastico, ma da docente ho vissuto questa entusiasmante esperienza, che si è chiusa con la vittoria dei miei alunni in una gara di giornalismo per la Gazzetta del Mezzogiorno.
C’è un libro o un film che l’ha ispirata nel suo percorso di carriera?
Il film è “L'attimo fuggente” (Carpe Diem): vi consiglio di vederlo perché trasmette un messaggio particolare riguardante il relativismo dei punti di vista: viviamo insieme ad altri e ne siamo condizionati; per questo motivo è importante sapersi mettere nei panni degli altri e rispettare le loro aspirazioni e opinioni, nonostante siano diverse dalle nostre. In una scena famosa del film, il professore fa salire gli studenti sulla cattedra per educarli ad osservare il mondo da un altro punto di vista.
Per quanto riguarda i libri, tutti quelli che ho letto mi hanno lasciato “qualcosa”. Potrei citare tra i miei preferiti “Alice nel paese delle meraviglie” per i riferimenti sottesi alla logica ed un grande classico della filosofia: “Essere e tempo” di Heidegger.
Secondo lei, qual è il miglior modo per bilanciare libertà di espressione e rispetto delle regole scolastiche?
Nelle scuole non c'è divieto di esprimere la propria opinione, purché ciò avvenga nei modi e tempi opportuni. Quando si esprime un’opinione bisogna valutare tutti i contesti per capire qual è il modo migliore per esprimersi. L'alunno deve sempre sentirsi libero di esprimere opinioni. La libertà e i regolamenti, finalizzati a “governare” le libertà di ognuno, sono strettamente uniti e compatibili: si è pienamente e veramente liberi se si riesce anche a rispettare le norme e le regole, che sono state studiate per permetterci di vivere meglio con gli altri. Kant ce lo insegna.
Vorrei concludere con un augurio per i giovani che entrano ogni giorno in questa scuola: che possano vivere e sentirsi a scuola come a “casa propria”. Quando ci si reca a scuola tutti devono riuscire a sentirsi a casa.
Se tutti vivono così la Scuola, cioè insegnanti, personale ATA e alunni, trasformiamo la nostra scuola “nel migliore dei mondi possibili".
Ai giovani che escono da questa Scuola auguro di fare tesoro di tutti gli insegnamenti appresi qui, non solo dal punto di vista didattico. È fondamentale anche riuscire ad instaurare rapporti corretti con gli altri, coetanei e adulti.
intervista a cura di di Xhoia Vrapi, Mia Panciroli Guglielmi e Asia Collaku
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