Cosmica

Caro diario, 22/02/2624

oggi partirò per Saturno, prenderò l’ultima navicella dall’aeroporto spaziale dell’Himalaya. Non so come sarà la vita laggiù, ti terrò informato.



Caro diario,

ho messo per la prima volta piede su Saturno due giorni fa. Quando sono arrivato qui non pensavo che ci sarebbe stato un altro popolo: gli alieni.

La convivenza fra noi non è facile, i primi uomini che sono arrivati qui mi hanno detto che ci sono già state varie battaglie e tensioni.

Gli umani vogliono creare un esercito per scacciare gli alieni, non so se mi metteranno in mezzo, spero di no. Ti racconterò com’è andata quando tutto ciò sarà finito.



Caro diario,

sono passati quarant’anni dall’ultima volta che ti ho scritto, ormai ho sessant’anni.

La guerra è cessata e la convivenza fra noi e gli alieni è ottima, non ci sono più tensioni da una decina d’anni.

Dopo la fine della guerra la nostra città ha iniziato a crescere e a svilupparsi, da una cittadina fatta di macerie è arrivata fino alla metropoli di oggi. Cosmica, è così che si chiama la nostra città.

Cosmica è costruita con stili diversi, è posta su asteroidi collegati agli anelli di Saturno. Su ogni asteroide c’è un quartiere e ogni quartiere ha sue caratteristiche, per esempio c’è quello degli sport dove ci sono vari stadi e palazzetti, c’è quello dei grattacieli e quello con le casette basse basse, altri sono formati con materiali strani e bizzarri. Però hanno un punto in comune: al centro dell’asteroide c’è una statua costruita in cartone che ricorda le battaglie avvenute in passato. Io abito nel settimo corpo celeste, nel sottoborgo del fast food. Qui ci sono moltissimi ristoranti, da quelli italiani a quelli giapponesi oppure indiani. In prevalenza, però ci sono i fast food (molto amati dagli americani). C’è anche un ristorante dedicato agli alieni, da noi soprannominato “Alien food”.

All’interno dei quartieri ci si sposta senza automobili e trasporti pubblici, di solito si va a piedi, in bicicletta o in skateboard, a parte nei quartieri più estesi, lì si può girare con treni e autobus, ma senza autovetture. Le automobili sono severamente bandite perché le persone non vogliono che Cosmica faccia la fine della Terra. Per spostarsi da sobborgo a sobborgo non ci sono strade o cose simili, ma si usa il teletrasporto grazie a una specie di buco nero.

Le persone su Saturno vivono bene, sono felici e piene di speranza perché hanno avuto una seconda chance, ma a volte hanno anche paura perché sanno che se sprecano questa opportunità non ne avranno un’altra.


Autori:

Ilaria - Gabriele M. - Kailing