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Il bosco della Serpentara ispirò Gustavo Dorè nell'illustrazione dell'Inferno dantesco. Esso è difficilmente visitabile e nell'Ottocento fu molto amato da tanti artisti soprattutto tedeschi.
Il bosco della Serpentara ispirò Gustavo Dorè nell'illustrazione dell'Inferno dantesco. Esso è difficilmente visitabile e nell'Ottocento fu molto amato da tanti artisti soprattutto tedeschi.
Koch inizia lo studio della Divina Commedia fin dal suo arrivo a Roma. Del poema impara a memoria interi canti e ne trae ispirazione per i sui disegni eseguiti tra il 1800 e il 1805. Se ne conoscono 210, relativi quasi esclusivamente all’Inferno e al Purgatorio, e conservati a Karlsruhe, Dresda, Innsbruck e Vienna.
Koch inizia lo studio della Divina Commedia fin dal suo arrivo a Roma. Del poema impara a memoria interi canti e ne trae ispirazione per i sui disegni eseguiti tra il 1800 e il 1805. Se ne conoscono 210, relativi quasi esclusivamente all’Inferno e al Purgatorio, e conservati a Karlsruhe, Dresda, Innsbruck e Vienna.
La dinamicità delle immagini dantesche viene interpretata con un processo di sintesi narrativa che tende al superamento della episodicità, che lo stesso Koch rimprovera ad altri illustratori.
La dinamicità delle immagini dantesche viene interpretata con un processo di sintesi narrativa che tende al superamento della episodicità, che lo stesso Koch rimprovera ad altri illustratori.
Poesia
Maddomà alla serpentara
ci so ito a spasso, a spasso,
chesta parte m'è assai cara,
preché n'voglio sta' glio chiasso.
Ecchi stongo solo, solo,
m' aremmiro le bellezze
de' sti siti e me consolo
tra lo verde de ste ardezze.
Oh! che pace, che frescura
tra ste cerce vecchie e storte!
m' arellegra la natura,
e addevento anche più forte.
Quando vengo a chisto monte
glie me sento d' arenasce
aglio cielo arizzo la fronte
e la mente ce se pasce.
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