FRANZ THEOBALD HORNY
III B
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Sotto la guida di Henry Meyer ebbe occasione di conoscere il barone Rumhor, scrittore e studioso d'arte. Il 4 agosto 1816 vollero intraprendere un lungo viaggio verso l’Italia. Passarono per il Brennero e scesero in Italia; il 23 novembre 1816 arrivarono a Firenze.
Da lì il pittore proseguì da solo per Roma dove arrivò il giorno di S. Silvestro in compagnia di 2 inglesi.
Il barone pima di partire gli aveva dato delle lettere per il conte Seinsheim che doveva interessarsi affinché Horny fosse accolto in casa del pittore Koch. Il conte lo ricevette con molta cordialità e gentilezza, la sera stessa lo accompagnò al caffè Greco dove fu presentato a Koch.
Nel giugno del 1817 accompagnato dal barone Rumhor, si recò ad Olevano per alcune settimane a casa Baldi.
Tornato a Roma Horny lasciò lo studio di Koch e passò subito a quello di Cornelius, a cui era stato incaricato l'affresco del casino Massimo, con lui andò anche Horny.
Il giorno di S. Pietro provò una forte emozione per la morte del suo amico, nel Tevere, Philipp Fohr ebbe il suo primo sbocco di sangue.
Poco dopo abbondonò il lavoro per tornare ad Olevano ed entrò nella casa dei Baldi, dove fu accolto come un figlio. Fu sottoposto a cure tanto che fu ristabilito nella salute, il 12 ottobre egli annunziava alla madre:<<Ormai sto bene e mi sento più sano e leggero che mai… ho incominciato un paesaggio di una delle più belle contrade di Olevano>>.
Nel gennaio 1819 Horny tornò a Roma, ma sentendosi male, nel febbraio successivo fece ritorno ad Olevano. Fu in quel periodo che nella piccola locanda ebbe luogo il triste episodio del tentato rapimento del barone Rumhor, da parte dei briganti del vicino monte Serrone. Furono invece rapiti Giovanni Baldi e il pittore Salashé.
Tornò per brevi periodi a Roma, ma fece sempre ritorno in paese.
Franz Theobald Horny nacque il 23 novembre 1798 da Konrad e Josephine Ortelli e fu battezzato nella chiesa protestante.
Ebbe una fanciullezza felice e serena pur avendo perduto il padre in tenerissima età.
Frequentò la scuola S. Giuseppe a Erfurt, tornato a Weimar proseguì gli studi all’accademia d’arte sotto la guida di Henry Meyer.
Dopo varie avversità morì a Olevano il 23 giugno 1824 all’età di 26 anni.
Fu subito sepolto nel nuovo cimitero del paese, ma successivamente, il 15 gennaio 1825, la sua salma fu sepolta definitivamente nella chiesa di S. Rocco dove fu ricordato con una lapide.
Nel 1818 iniziò a disegnare paesaggi, vedeva Olevano come un “nido roccioso” per ripararsi dalla “tubercolosi” che si stava diffondendo a Roma.
Tra il 1822 e il 1824 si dedicò alla raffigurazione della vita quotidiana, a volte nei suoi quadri univa penna e matita.
Nel dipinto, delle due pecore che bevono, Horny ha utilizzato una striscia di carta che misura solo 13,6x9,6, il disegno è stato realizzato a penna e inchiostro marrone. Può essere considerato un'esericitazione stilistica, sono ancora visibili i tratti a matita.
Molti pittori, infatti, non hanno frequentato l’accademia ed hanno affinato la tecnica con l'osservazione dal vero.