“Gioco di sabbia”
di Uri Orlev
a cura di Fatima
di Uri Orlev
a cura di Fatima
CARTA D'IDENTITÀ
TITOLO: L'isola in via degli Uccelli
AUTORE: Uri Orlev
CASA EDITRICE
Salani
ANNO E LUOGO DI PUBBLICAZIONE
Aprile 2000 - Italia
NUMERO DELLE PAGINE: 83
DIARIO GIORNALIERO DEL MIO LAVORO DI LETTURA
15 NOVEMBRE: da pag. 5 a pag.10
Pag.7 …"Così quel giorno presi mio figlio, lo portai al recinto di sabbia, gli insegnai il gioco e gli spiegai che i tedeschi facevano esattamente così: ci gettavano in aria e si salvava chi cadeva bene”...
BREVE RIFLESSIONE
Deve essere stata una cosa pazzesca, io non so cosa avrei fatto.
16 NOVEMBRE: da pag. 10 a pag. 15
BREVE RIFLESSIONE
La vita di tempo fa è diversa da quella di adesso.
17 NOVEMBRE: da pag. 15 a pag. 23
Pag. 21…” Tornai a casa e piansi finchè mamma acconsentì a portarmi dal barbiere benché fosse lunedì, e come si sapeva il lunedì era inammissibile andare dal barbiere.
Pag. 23 Dopo qualche tempo la governante venne da me e mi disse che non potevo più andare a scuola perché ero ebreo…”
BREVE RIFLESSIONE
Io sono fortunata ad andare a scuola.
19 NOVEMBRE: da pag. 23 a pag. 56
Pag. 37…” A partire dall’estate del 1.942, presero infatti a radunare ogni giorno migliaia di ebrei e a caricarli su treni per “reinsediarli” altrove.
Pag. 49 Nel gennaio del 1.943 i tedeschi uccisero tutti i malati dell’ospedale che non erano in grado di arrivare al treno…”
Individua e seleziona frammenti del libro letto, che raccontano come i bambini (e le loro famiglie) in qualsiasi modo, hanno tentato di mettersi in salvo dopo l’emanazione delle leggi razziali.
Si nascondevano delle volte in soffitta, delle volte nell'armadio.
Pag. 43-44: ..."A volte ci stringevamo tutti insieme su nella soffitta bloccata da un armadio oppure in una nicchia dietro il muro di mattoni."