L'innocenza delle parole

Anche quest’anno nelle scuole primarie “Dante” e “Bartali”, i ragazzi di terza, quarta e quinta sono stati convolti nel laboratorio teatrale. Si è pensato di legare l’argomento della rappresentazione al tema del progetto che ha coinvolto tutto l’istituto. I ragazzi, pertanto, si sono cimentati nell’opera intitolata:

L'INNOCENZA DELLE PAROLE

Bisogna avere cura delle parole, le abbiamo imparate con fatica giorno per giorno. Loro vivono dentro di noi, in un cassetto segreto. Ci sono parole da usare e altre da non usare, una parola giusta ti fa stare bene, una sbagliata ti rende triste. Noi siamo le parole che usiamo.

Alfabeto: Le lettere dell'alfabeto diventano parole divertenti in ordine sparso.

Come stanno le parole: Una breve riflessione, di come stanno le parole, secondo il nostro umore del momento.

Le parole dei vestiti: Anche i vestiti hanno le loro parole. Parlano di nascita, di memorie, di storie, di riti, di incontri casuali, di matrimoni, di sentimenti.

Espressività del corpo- e sentimento: Il corpo si libera dalle parole e diventa leggero.

Postit: Le parole “incollate“ manifestano ostilità verso l'altro. Il rifiuto, l'allontanamento... la parola sbagliata.

Parole disegnate: Un grande disegno collettivo di parole, sarà posto al centro della scena.

Fastidio: Anche un “fastidio“ può provocare parole... non dette. Espressività corporea.

Maschere neutre larvali: Il lento pensiero delle parole: Tutto quello che si nasconde dietro ad una maschera.

Finale a sorpresa: Come le parole!