Con lo sguardo che spazia dalle colline delle Langhe al profilo maestoso del Monviso e dell’intero arco alpino, gli studenti della scuola secondaria di Diano d’Alba stanno vivendo un modo nuovo di fare scuola: l’outdoor learning, la didattica all’aperto che unisce esperienza, territorio e innovazione.
Da alcuni anni l’Istituto ha scelto di adottare stabilmente questa metodologia, convinto che uscire dalle aule possa trasformarsi in una straordinaria occasione di crescita. I risultati sembrano confermare la scelta. Le lezioni all’aperto stimolano la motivazione e aiutano gli studenti a sviluppare competenze trasversali come osservazione critica e creatività.
Lo scorso anno tutte le classi hanno sperimentato attività fuori dall’edificio scolastico, ottenendo entusiasmo e partecipazione. L’esperienza è stata molto positiva ed è stata riproposta anche quest’anno: gli spazi naturali che circondano la scuola si sono trasformati in un’aula a cielo aperto.
Durante le ore di italiano, alcune classi si sono recate all’esterno per svolgere descrizioni dal vivo, prendendo ispirazione proprio dal paesaggio unico delle Langhe. Con taccuino alla mano, gli studenti hanno osservato i colori delle colline, il profilo dei castelli e il ritmo dei vigneti per poi trasformare quelle immagini in testi descrittivi ricchi e personali.
Oltre alle attività di scrittura, gli alunni hanno partecipato anche a lezioni di grammatica, svolgendo analisi ed esercizi in un ambiente diverso, dove il contatto con la natura ha reso l’apprendimento più spontaneo e coinvolgente. All’ombra degli alberi o seduti sull’erba, hanno inoltre preso parte a momenti di lettura e ad attività di letteratura, collegando il paesaggio reale a quello narrato dagli autori.
Per la scuola di Diano d’Alba l’outdoor learning è un modo di vivere l’apprendimento in modo più autentico, diretto e inclusivo. Un investimento educativo che unisce territorio, benessere e innovazione, rendendo la scuola protagonista attiva del paesaggio culturale che la circonda.
Un bel riconoscimento per gli studenti della scuola secondaria di Diano d’Alba. Le classi 2B, 3A e 3B dell’anno scolastico 2024/2025 hanno partecipato al concorso promosso dall’Associazione culturale L’Arvangia, che ha introdotto una nuova categoria del Premio “Reus Encreuse”, pensata appositamente per le scuole primarie e secondarie di primo grado del territorio.
Il progetto, dal titolo “La storia e le storie del mio paese nel racconto dei suoi abitanti”, ha portato i ragazzi a lavorare sulle testimonianze familiari e comunitarie, raccogliendo ricordi, aneddoti e frammenti di vita attraverso interviste a nonni, amici, parenti e persone del luogo. Un vero laboratorio di memoria, che ha permesso agli studenti di avvicinarsi alla storia locale in modo diretto, vivo e partecipato.
Il loro impegno è stato premiato due volte. La prima cerimonia si è svolta a Bosia il 27 settembre 2025, durante l’evento ufficiale del Premio, dove i ragazzi hanno ricevuto gli applausi del pubblico e della giuria. Successivamente, un secondo momento di celebrazione ha avuto luogo direttamente a scuola, alla presenza dei docenti e del dirigente scolastico, che hanno voluto valorizzare l’impegno, la sensibilità e la capacità di ascolto dimostrata dagli studenti. Oltre al riconoscimento, le classi hanno ricevuto come premio un laboratorio teatrale dedicato all’espressione e alla narrazione e una selezione di libri che arricchirà la biblioteca scolastica, lasciando una risorsa preziosa per tutti.
Il lavoro svolto ha permesso ai ragazzi di approfondire la storia del proprio paese attraverso le voci di chi lo ha vissuto, riscoprendo tradizioni, cambiamenti e ricordi che rischiavano di andare perduti. Un percorso che ha unito educazione civica, competenze linguistiche ed educazione alla memoria, trasformando ogni intervista in un ponte tra generazioni.
Un risultato che testimonia quanto la scuola possa diventare un luogo di incontro tra passato e presente, e quanto la curiosità dei ragazzi possa contribuire a mantenere viva la storia del territorio.
I ragazzi delle classi seconde fanno parte della giuria del premio "Il gigante delle Langhe". Leggono in classe i libri "La ragazza corvo" di Cristina Brambilla e "Ma quanto pesa la felicita?" di Savlo Rinaudo. Votano il libro che hanno preferito partecipando alla cerimonia di premiazione a Cortemilia il 21 marzo.
Gli alunni leggono in classe "Blocco 5" di Luigi Ballerini e incontrano l'autore, con cui lavorano a "inventare storie".
Come è fatta una lettera?
Dopo aver studiato in antologia il genere della lettera ed aver fatto diversi esercizi di scrittura, i ragazzi di 2^ si sono messi alla prova con un compito di realtà.
Gli alunni hanno dovuto scrivere una lettera, imparando anche a completare correttamente la parte relativa all’indirizzo del destinatario e ad applicare il francobollo. Successivamente l’hanno imbucata e hanno atteso che venisse ricevuta!
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