Un racconto realizzato dal gruppo: I Rotondi
Composto da: Irene Pierantonio, Giada Crivellaro, Davide Cavallo, Luca Passarini
Elisa era stata costretta a fare un viaggio in treno da Mosca a Pechino per un lavoro molto importante, coordinato dall'FBI.
Salendo sul treno, aveva notato due ragazzi un po' particolari, vestiti con ricercatezza ed eleganza, che la guardavano in un modo strano. Dovette sedersi proprio accanto a loro perché non c'erano più posti liberi. Per passare il tempo si mise a leggere. Aveva con sé un libro che amava e che leggeva spesso, ma le mancavano solo 27 pagine. Dopo aver finito di leggere il libro, nascose il suo portatile sotto al sedile per paura di perderlo e si fece un sonnellino. Intanto i due ragazzi si misero a dormire.
Dopo una lunga dormita, Elisa si svegliò e dovette andare in bagno. Al suo ritorno guardò sotto al sedile ma non trovò più il suo computer. Per lei era molto prezioso perché conteneva dei documenti molto importanti. Elisa, su tutte le furie per il furto, si mise subito ad indagare per ritrovarlo e iniziò ad interrogare alcuni passeggeri. Le vennero subito in mente i due ragazzi... che erano misteriosamente scomparsi.
Tutti i passeggeri interrogati dichiararono che non sapevano nulla di questa storia e allora iniziò a cercare i due per tutto il treno. All'improvviso vide due sagome che correvano per i vagoni e decise di seguirli. Dopo un po' che li rincorreva li perse di vista al quarto vagone e sospettò che si fossero buttati fuori dal treno.
Una volta entrata nel quarto vagone si ricordò di una cosa che aveva letto in un libro e cioè che in ogni treno c'era una finestrella per andare sulla tettoia del treno. Andò a controllare, aprì la finestrella e salì su. Vide i due ragazzi, loro la guardarono negli occhi con uno sguardo minaccioso e incominciarono a correre il più velocemente possibile. Ad un certo punto, i ragazzi saltarono dal treno. La poliziotta scese dalla tettoia e andò ad avvertire il comandante che decise di fermare il treno.
Quando il treno si fermò, Elisa scese si guardò intorno, ma non vide nessuno. All'improvviso sentì uno sparo, proveniente dalla cabina del comandante, andò subito a controllare cosa fosse successo. Entrata nella cabina Elise vide il corpo del comandante per terra senza vita, vicino a lui c'era una pistola, aveva un buco sulla tempia.
Guardando il profilo di Facebook Elisa rimase stupefatta perché scoprì che lui aveva avuto dei grossi problemi economici ed era caduto in una grave depressione perché non aveva abbastanza soldi per sfamare tutta la sua famiglia. Ritrovò così il suo portatile sotto al sedile del comandante.
Intanto che la squadra di ricerca faceva il suo lavoro, Elisa, accompagnata da un suo collega, andò fino alla destinazione in macchina perché ormai non mancava tanto.
Dopo tre mesi di ricerca i ragazzi vennero trovati in una casa abbandonata e furono arrestati. Marco, il collega di Elisa, la chiamò e le disse che i ragazzi erano stati ritrovati e lei ne fu molto contenta. I ragazzi rimasero in carcere per ben 20 anni.