La valutazione

Il senso della valutazione

La costruzione del successo formativo degli studenti passa anche attraverso la messa a punto di efficaci strumenti di valutazione dei risultati disciplinari ed educativi.

La valutazione è riferita sia ai livelli di conoscenze e abilità acquisiti sia al comportamento. Essa è ispirata al principio della trasparenza ed espressa in voti decimali che traducono sinteticamente gli indicatori elencati nelle apposite griglie predisposte sia per il profitto che per il comportamento.

Per essere ammessi alla classe successiva si deve riportare la sufficienza in tutte le discipline. In caso contrario lo studente può avere delle sospensioni di giudizio. Ogni Consiglio di classe esamina attentamente la situazione di ogni singolo alunno e decide nel merito.

Alla fine delle lezioni l'Istituto provvede a organizzare corsi per il recupero delle carenze disciplinari. La verifica del superamento delle insufficienze si svolge prima dell'inizio dell'anno scolastico successivo.

Il credito scolastico

Il credito scolastico è un punteggio che si ottiene durante il triennio della scuola secondaria di II grado sulla base di griglie ministeriali, tenendo conto della media dei voti di ciascun anno, incluso il voto di condotta; al termine del quinto anno, il credito scolastico viene sommato al punteggio nelle prove d'esame e concorre a determinare il voto del diploma, espresso in centesimi.

L'attribuzione del punto di credito avviene in sede di scrutinio finale. La media dei voti viene collocata in una fascia di credito che prevede un minimo e un massimo in ragione di una unità (per esempio: fascia minima 9 punti di credito, fascia massima 10 punti di credito). L'assegnazione della fascia minima o massima del credito avviene in ragione dei criteri deliberati dal Collegio Docenti. Non è mai possibile scavalcare la fascia di credito in cui si colloca la media dei voti.