Autovalutazione


L’art.395 D.Lgs.n.297 definisce la funzione docente come “esplicazione essenziale dell’attività di trasmissione della cultura, di

contributo alla elaborazione di essa e di impulso alla partecipazione dei giovani a tale processo e alla formazione umana e critica

della loro personalità”.La funzione docente si fonda sull’autonomia culturale e professionale dei docenti e si esplica in attività

individuali e attività collegiali, nonché nella partecipazione alle attività di aggiornamento e di formazione in servizio.Partendo

dall’analisi della propria esperienza professionale, insegnando Lingue Straniere nella scuola secondaria di secondo grado, ritengo

di aver acquisito un bagaglio di conoscenze, competenze e abilità che mi permette di saper agevolmente individuare i traguardi

necessari per le mie classi. Mi ritengo una persona in grado di saper presentare agli studenti la materia che impartisco nel modo

più appropriato, attraverso illustrazioni, scoperte,situazioni simulate,risoluzioni di problemi,realizzazioni di progetti ecc.

promuovendo azioni che implichino l’uso della lingua in situazioni reali, progettando azioni educative dove lo studente sia al centro

dei processi di apprendimento e di costruzione delle conoscenze.

Provo,mediante la riflessione della pratica docente e l'esperienza di tanti anni, a prevedere gli aspetti su cui gli allievi

incontreranno maggiori difficoltà e insieme a loro cercare di superarle attraverso diverse strategie didattiche che aiutino tutti,

favorendo in questo modo l’inclusione e incoraggiando la partecipazione attraverso il lavoro di gruppo, l’apprendimento

collaborativo e il peer to peer.Ricorro spesso all’uso di nuove tecnologie per favorire l’apprendimento di tutti, considero che l'uso

delle stesse sia un valore aggiunto alla didattica di oggi, non soltanto per il docente, ma anche per gli alunni, i quali possono oltre

che migliorare le competenze digitale, esercitarsi e autovalutarsi.

Valutazione Scuola

La valutazione nella scuola è diventata oggi una sorta di sfida istituzionale, oltre che una controversa questione pedagogica. Si

registra infatti una forte domanda sociale di valutazione, innescata da una maggiore attenzione alla formazione intesa come

risorsa fondamentale a disposizione della società intera e di ciascuno dei suoi membri. Gli operatori scolastici (dirigenti e docenti)

hanno evidenziato che, qualsiasi processo di sviluppo del proprio ruolo in chiave professionale, deve confrontarsi con una

qualificazione del servizio scolastico e, in particolare, in pratiche di autovalutazione. L'art. 21 della legge 15 marzo 1997, che

istituisce l'autonomia delle scuole prevede per le medesime "L'obbligo di adottare procedure e strumenti di verifica e valutazione

della produttività scolastica e del raggiungimento degli obiettivi". Come sappiamo dall'anno scorso, tutte le scuole del sistema

nazionale di istruzione statali e paritarie, sono coinvolte nel processo di autovalutazione, con l'elaborazione finale del RAPPORTO

DI AUTOVALUTAZIONE (RAV), da rendere pubblico sul portale del Ministero. Questo documento prevede un lavoro di

valutazione, da effettuarsi con la somministrazione di vari questionari a docenti, personale A.T.A, alunni, genitori, dai quali possa

scaturire un quadro dei bisogni degli utenti e una autovalutazione, fatta attraverso vari descrittori, dell'offerta formativa di ogni

scuola. Ritengo che sia importante che la scuola effettui questo tipo di autovalutazione perché essa divenga una sorta di garanzia

del servizio scolastico fornito e che sia anche una fotografia reale di quelle che sono le risorse umane e strumentali di cui è dotata.

Penso anche che si dovrebbe sempre permettere agli alunni di confrontarsi su questa tematica con docenti o dirigenti per vagliare

proposte che servano a migliorare il funzionamento scolastico, in quanto essi sono i principali fruitori del servizio e osservano

quotidianamente la sua efficacia.