ex-alunne
1) che scuola superiore hai frequentato? Sei stato soddisfatto della tua scelta?
2) come ti ha aiutato l’indirizzo che hai scelto per l’UNI?
3) quando hai deciso che UNI volevi frequentare?
4) quante scelte di UNI avevi e perché, in seguito, quale hai scelto e perché?
5) Sei soddisfatto di aver suddiviso il tuo studio tra esame di Stato e esame di ingresso alla facoltà?
6) Come ti sei organizzato con lo studio per l’ingresso all’UNI?
7) quale sistema di trasporti/alloggi utilizzi per frequentare l’UNI?
8) Ti trovi vicino alla struttura? Che mezzo utilizzi per raggiungerla?
9) quante ore ti occupa l’UNI e in che giorni? ti trovi meglio così oppure preferivi l’orario scolastico?
10) Quanti esami devi dare? e quanti ne hai già dati?
11) Preferisci l’ambiente universitario o quello superiore (professori, strutture, amicizie, orari)?
12) Vorresti cambiare la tua facoltà?
13) Cosa ti manca della scuola superiore? (professori, scuola, amicizie)
INTERVISTA - REBECCA MARONI
1. Ho frequentato il liceo Scientifico Ordinamento presso l'istituto Leonardo Da Vinci a Cerea, in provincia di Verona. Ammetto di non essere stata pienamente soddisfatta della mia scelta che ho compreso, solo alla fine del terzo anno di liceo, che le discipline scientifiche, nonché quelle di indirizzo, non facevano per me.
2. Il liceo che ho frequentato, malgrado non mi soddisfasse, mi ha fatto capire quali materie mi piacessero di più e quali invece avrei preferito smettere di studiare immediatamente. Mi ha
dato una preparazione generale che mi ha permesso di superare l’esame di ammissione (a numero chiuso). Infine mi ha spronato a trovare un metodo di studio efficiente che utilizzo anche adesso per l’università.
3. La decisione di frequentare “Scienze della formazione primaria” è stata presa all’inizio della quinta superiore. Prima di allora avevo sempre avuto vaghe idee a riguardo, preoccupandomi quasi per niente. Per questo motivo vi consiglio di non stare in ansia perenne!
4. Avevo pensato e anche guardato diverse facoltà prima di decidere effettivamente quale strada intraprendere. All’inizio ero indecisa su due in particolare: Psicologia a Verona e, quella che frequento tutt’oggi, Scienze della formazione primaria, nella medesima città. Nonostante mi sarebbe piaciuto approfondire la disciplina della psicologia in tutti i suoi ambiti e aspetti, l’amore e la passione che nutro nei confronti dei bambini e la speranza di divenire maestra in futuro, mi hanno portata alla risoluzione finale. Questo mio grande amore verso i bambini è cominciato grazie alle esperienze di alternanza scuola - lavoro offerte dalla scuola, quindi vi consiglio di non prendere sottogamba queste opportunità poiché potrebbero risultare utili e al tempo stesso divertenti.
5. Per me non è stato particolarmente difficile suddividere lo studio tra esame di Stato ed esame di ingresso all’università in quanto la data di quest’ultimo era parecchio avanti rispetto all’esame finale tanto temuto da tutti gli studenti. Anche se credo che, con una buona organizzazione, sia fattibile studiare entrambi nello stesso periodo.
6. Ho comprato gli alpha test all’incirca verso la fine del primo trimestre, per poi iniziarli a studiare a luglio, suddividendoli, ripetendoli e facendo inoltre numerosi test degli anni precedenti per comprendere che tipo di domande ci potessero essere.
7. Dal momento che l’università che frequento si trova a Verona per raggiungerla utilizzo come mezzo di trasporto il bus, inoltre per evitare di comprare biglietti tutti i giorni usufruisco di un abbonamento mensile.
8. Come detto precedentemente, raggiungo Verona in bus per poi camminare all’incirca quindici minuti per recarmi dinanzi all’università.
9. Per adesso mi reco all’università solamente due giorni, il giovedì e il venerdì, da otto ore ciascuno, quindi dalle 8:30 alle 16:30. Dico per adesso poiché da febbraio dovrò andarci tre giorni quindi di conseguenza aumenteranno anche le ore settimanali. In realtà il primo anno di questa università è il più “tranquillo” dal momento che dagli anni dopo avremo anche numerose ore di tirocinio. Inoltre facciamo diversi laboratori, che servono da una parte a comprendere meglio un argomento affrontato e che stiamo studiando, dall’altra invece per collaborare assieme e al tempo stesso per socializzare e divertirsi. Vi sono poi alcuni laboratori pratici che, se fatti bene e con giusto criterio, possono aumentare i punti dell’esame della materia di riferimento. Naturalmente preferisco l’orario universitario perché è molto più libero e meno rigido rispetto a quello scolastico.
10. Per questa prima sessione invernale devo dare tre esami: storia antica greca - romana, matematica e psicologia dell’educazione. Per ora ne ho dato uno, verso fine gennaio/inizio febbraio dovrei riuscire a dare gli altri due.
11. Preferisco di gran lunga l’ambiente universitario per svariati motivi:
- innanzitutto con i professori ho un rapporto completamente differente in quanto quelli universitari non conoscono nemmeno il mio nome o la mia vita privata, invece con quelli del liceo naturalmente, avendo un po’ più di confidenza, avevo più timore ad esprimere la mia opinione, ma anche a sbagliare, in quanto paurosa di deludere le loro aspettative. Malgrado ciò i professori dell’università sono molto disponibili, anche se molto probabilmente è legato al fatto che frequento una facoltà il cui numero di studenti frequentanti è di circa settanta.
- personalmente percepisco un clima meno tossico rispetto a quello liceale, difatti l’ansia, l’agitazione e persino la competizione che avevo nei confronti degli altri compagni è scomparsa, lasciando spazio a diverse sensazioni positive.
Forse l’unico aspetto che non sopporto della mia facoltà è la struttura fisica, che ritengo spoglia, meno accogliente e priva di aule per gli studenti rispetto all’istituto in cui andavo alle superiori. E’ un difetto legato esclusivamente alla mia università, in quanto è una struttura di dimensioni non particolarmente grandi e separata da tutte le altre sedi. Per questo motivo ci definiscono un po’ quelli “esclusi” o “fuori dal mondo”.
12. Assolutamente no perché ho capito, anche se ho praticamente appena iniziato, che è la strada giusta per me.
13. Delle superiori ciò che più mi manca è il mio gruppo di amici, “i miei compagni di esperienze”, con i quali ho instaurato un grandissimo rapporto e, malgrado adesso ci troviamo ugualmente al di fuori della scuola, non è ovviamente la stessa cosa. In seguito mi mancano alcuni professori, in particolare la professoressa Cristina Malvezzi che penso sia stata una delle prof. migliori che io abbia mai avuto in tutti gli anni di esperienza alle superiori. Ovviamente in primo luogo mi ha colpito il suo modo di esporre, la passione che mette in quello che spiega, il suo modo di ragionare e vedere la vita, ma soprattutto ciò che più mi è rimasto impresso è stata Lei, non come docente, ma come persona dotata di un gran cuore. Potrebbe essere una cosa banale, ma ogni volta che entrava in aula il clima cambiava radicalmente e l’ansia un po’ diminuiva. Sapeva gestire la classe in modo tranquillo e non dittatoriale ma allo stesso tempo sapeva farsi rispettare. Creava un clima di classe leggero, a volte persino scherzoso, che mi ha fatto amare la sua materia. Sono contenta di averla conosciuta e di aver passato alcuni anni (difficili) con lei, la ringrazio per la sua disponibilità e umanità che ha sempre avuto nei nostri confronti.
Per il resto spero con tutto il cuore che voi ragazzi di quinta trascorriate un bellissimo ultimo anno, fatto di successi ma anche purtroppo di numerosi fallimenti, malgrado ciò vi consiglio solo di non preoccuparvi o “andare di matto” in quest’ultimo anno. Divertitevi che la vita vera inizia tra poco!
INTERVISTA - CHIARA BIANCHINI
1. Ho frequentato il liceo linguistico presso il liceo Scipione Maffei di Verona. Nel complesso sono stata soddisfatta della scelta, poichè nonostante abbia richiesto molti sacrifici e dedizione, mi ha fatta crescere sia a livello scolastico che personale.
2. L’indirizzo universitario che ho scelto, in realtà, è totalmente differente da quello delle scuole superiori. La scelta che mi ha portato a frequentare la facoltà di giurisprudenza è dovuta alla voglia che avevo di cambiare ambito di studio e dedicarmi alla mia grande passione per il diritto.
3. La decisione di frequentare giurisprudenza è stata presa durante l’estate dopo la maturità.
4. Inizialmente avrei voluto frequentare il corso di Marketing, comunicazione aziendale e mercati globali, ma essendo un corso di laurea incentrato sull’economia e vedendo la quantità di esami di matematica (non il mio forte) che avrei dovuto affrontare, ho deciso di cambiare.
La mia decisione finale è ricaduta sulla facoltà di giurisprudenza, il diritto è sempre stato una mia grande passione, l’unica cosa che mi faceva dubitare era il fatto che fosse una laurea magistrale a ciclo unico (obbligo di frequentarla per tutti i 5 gli anni).
5. Il carico di studio degli ultimi mesi della quinta superiore è stato notevole, ma organizzandosi adeguatamente si riesce benissimo a preparare sia l’esame di Stato che un eventuale esame di ammissione all’università.
6. Ho dovuto studiare per sostenere il test d’ingresso (Tolc-E) richiesto per essere ammessi alla facoltà di Marketing, comunicazione aziendale e mercati globali (la mia decisione iniziale). Tra studio e prove dei quiz gli dedicavo circa un’oretta al giorno.
7. Mi reco all’università in macchina, dividendo il tragitto con altri due ragazzi, la spesa è più che sostenibile. Un'alternativa più che buona sarebbe l’autobus, ma dopo averlo usato per tutti gli anni delle superiori ogni giorno, preferisco essere autonoma e andare in macchina.
8. Vivo a Bovolone e frequento l’università di Verona.
9. Al momento mi trovo in Erasmus (esperienza che consiglio a tutti di fare) a Madrid, ma facendo riferimento al semestre scorso avevo lezione 4 giorni alla settimana. Ovviamente l’organizzazione delle lezioni all’università è molto più libera e permette agli studenti di organizzarsi autonomamente e di svolgere anche altre attività, come ad esempio il lavoro.
10. In questo semestre sono riuscita a dare ben 5 esami presso l’Università spagnola che frequento, questi verranno convertiti in 4 esami in Italia. La speranza, al mio rientro, è quella di riuscire a dare altri 2 esami.
11. Ambiente superiore e ambiente universitario hanno sia punti di forza che di debolezza.
Sicuramente il rapporto studente-professore che si instaura in un liceo, difficilmente si instaurerà nelle aule universitarie in quanto composte da molti più alunni. Trovo molto positiva la distribuzione delle lezioni universitarie nella settimana in quanto ti permette di avere molto più tempo libero (non durante il periodo di esami ovviamente).
12. Assolutamente no, rifarei la mia scelta altre mille volte.
13. Il mio gruppetto di amiche è la cosa che più mi manca delle scuole superiori. Mentre prima ci si vedeva tutte le mattine, tra lacrime e risate, ora, studiando tutte in città diverse è più difficile vedersi. Ah ricordatevi, le amicizie del liceo dureranno per tutta la vita
INTERVISTA - WISSAL EL OUAKILI
1. Ho frequentato il liceo scientifico ordinamento presso l’istituto Leonardo da Vinci e diciamo che sono stata parzialmente soddisfatta della mia scelta, nonostante non fosse completamente la strada giusta per me, ma ho comunque apprezzato l’ampia formazione culturale che mi ha concesso.
2. Purtroppo l’unico modo in cui mi ha aiutato è quello di avermi fatto capire che le materie scientifiche non facevano per me e che avevo una passione ben diversa, più tendente alle materie umanistiche.
3.Ho capito effettivamente che università fare solo a metà del quinto anno. Scegliere la propria strada a volte può essere estremamente difficile, ma per fortuna c’è tempo per farlo e anche se ci si dovesse rendere conto di aver sbagliato in un momento successivo c’è sempre la possibilità di cambiare.
4. Non avevo molte scelte, più o meno sapevo verso cosa orientarmi, alla fine mi sono iscritta a giurisprudenza principalmente perché negli ultimi anni ho sviluppato un particolare interesse per il diritto e il mondo giuridico che mi ha sempre affascinato guardandolo dall’esterno.
5.Per quanto riguarda la mia università non è stato così complesso suddividere gli studi dato che il test d’ingresso per giurisprudenza non presenta un alto livello di difficoltà ed era anche a numero aperto.
6. Come ho detto nella domanda precedente non è stata necessaria una preparazione elaborata, ovviamente per altre università questa è sicuramente richiesta ma organizzandosi bene si può tranquillamente affrontare il tutto.
7. Frequento l’università di Padova quindi mi sono trasferita facendo richiesta per gli alloggi dell’università e lì essendo una città anche abbastanza grande c’è grande disponibilità di trasporti, io solitamente uso l’autobus o mi muovo a piedi.
8. Il mio alloggio si trova a una ventina di minuti dall’università che è proprio nel centro di Padova, per raggiungerla utilizzo l’autobus che è estremamente comodo. 9.Essendo adesso periodo di sessione mi occupa gran parte delle giornate, nonostante ciò cerco di dedicarmi anche ad altre attività come la palestra. A volte può risultare pesante, ma con una buona organizzazione e uno studio ponderato si può affrontare tranquillamente. Rispetto all’orario scolastico è decisamente meno stressante, non ci sono compiti o verifiche a distanza di uno o due giorni, si è liberi di gestire il tutto come più si preferisce. Nel mio caso in particolare le lezioni sono suddivise in soli tre giorni alla settimana quindi è ancora più semplice organizzarsi.
10. Per ora ho dato tre esami di cui uno un parziale (quindi metà di un esame intero) e mi manca la seconda metà di quest’ultimo.
11. Diciamo che ognuno ha i suoi vantaggi e svantaggi: l’università è più gestibile e si è più indipendenti, d’altra parte a non si può creare uno stretto rapporto coi professori, alle superiori invece si possono incontrare professori i cui insegnamenti ti porterai avanti per tutta la vita e che influenzeranno il tuo modo di vedere le cose. Infine per quanto riguarda le amicizie è molto semplice crearle anche all’università dato che si è tutti nuovi e spaventati (un po’ come il primo giorno delle superiori. 12. Al momento sono molto soddisfatta della mia scelta e non ho mai pensato di voler cambiar.
13. Delle superiori mi mancano senza dubbio le amicizie, non poter più vedere i miei amici ogni giorno è sicuramente un dispiacere, nonostante ciò cerchiamo di mantenerci in contatto e di vederci ogni volta che riusciamo. Mi mancano anche alcuni professori che ringrazio per essere stati dei buoni insegnanti e di non essersi limitati ad entrare in classe, spiegare ed uscire. In generale ogni tanto torna la nostalgia delle superiori e di quell’ambiente molto familiare, ma in fin dei conti si diventa grandi e si va avanti portandosi con sé i ricordi di 5 anni pieni di avventure, iniziando così una nuova vita!
Vorrei dedicare una piccola parte in particolare alla professoressa Malvezzi che ringrazio dal profondo del cuore per aver mostrato la sua sincera passione ad ogni singola lezione e per aver dimostrato che un insegnante può andare oltre alla mera spiegazione, che può creare un rapporto speciale con i propri studenti e lasciar loro qualcosa da portarsi dietro per tutta la vita, felice di averla conosciuta e di sapere che tanti altri ragazzi potranno incontrare nel loro percorso una professoressa come lei.
Un ulteriore e profondo grazie va alla professoressa Ramieri che si è altrettanto spinta oltre e ci ha concesso di creare uno spazio in cui poter confrontarci ed esprimere le nostre idee, che ha reso le lezioni interessanti e spesso anche divertenti, senza mai limitarci. Vi ringraziamo per quello che avete fatto, vi ringraziamo per essere state professoresse con la P maiuscola.
INTERVISTA - GIADA RUDELLA
1) Ho frequentato il liceo scientifico ordinamento presso l’istituto Leonardo da Vinci a Cerea.
Sono stata soddisfatta della mia scelta nonostante i diversi ostacoli incontrati.
2) Le materie scientifiche affrontate durante i cinque anni di liceo mi hanno fornito le basi per l’università che ho scelto in quanto è finalizzata prevalentemente sullo studio della chimica e della biologia, inoltre, le materie umanistiche mi hanno fornito un’ampia conoscenza culturale che mi hanno aiutata anche ad affrontare il test d’ingresso per l’università.
3) Ho scelto quale ramo seguire, ovvero quello sanitario, a fine della quarta superiore. Ho scelto concretamente che università frequentare durante la quinta superiore.
4) Molte facoltà rientrano nel ramo della sanità, ma ho scelto quelle che rientravano maggiormente nel mio interesse: la facoltà di fisioterapia e quella di farmacia.
Purtroppo, non avendo passato il test d’ingresso per fisioterapia (che era la mia prima scelta), ho optato per la facoltà di farmacia.
5) Ho deciso di suddividere il mio studio tra esame di Stato e test d’ingresso per l’università e sono soddisfatta della mia scelta, anche se avrei potuto fare di più per entrare a fisioterapia.
6) Per il TOLC-F ho studiato mentre frequentavo il quinto anno di liceo, mentre per il test d’ingresso ho studiato durante l’estate.
7) Poiché l'università che frequento è situata a Padova ho dovuto trasferirmi in questa città. Ho visitato diverse strutture, tra appartamenti e alloggi, e infine sono riuscita a trovare una stanza singola in affitto vicino all’università, dotata di tutte le comodità.
8) Raggiungo la struttura a piedi, oppure in autobus.
9) Frequento regolarmente le lezioni dal lunedì al venerdì, in media suddivise in due materie di due ore ciascuna.
Mi dedico molto al mio piano di studi regolarmente giorno per giorno e soprattutto nel weekend.
Preferisco di gran lunga l’orario dell’università perché le ore sono minori, poiché le materie che seguo sono solo tre, rispetto a quelle del liceo.
10) In questa sessione devo dare tre esami e ho dato un parziale a novembre.
11) L’ambiente liceale da quello universitario è molto diverso, vi sono diversi aspetti che li contraddistinguono.
all'università è difficile che si formi un rapporto diretto tra professore e studente, poiché vi è un grande numero di alunni nella stessa aula.
Per quanto riguarda le materie preferisco quelle universitarie perché sono quelle che rientrano nei miei interessi e per questo mi risultano più semplici da trattare.
Dopo cinque anni è stato difficile separarsi dai miei compagni delle superiori, dopo tutte le avventure e difficoltà affrontate insieme. All’università anche se ho un nuovo gruppo di amici non è sempre facile relazionarsi a causa della quantità di studenti presenti nelle aule.
12) Al momento mi trovo molto bene nella facoltà scelta, sono molto soddisfatta delle materie e dell’ambiente in cui mi trovo, ma a settembre vorrei riprovare il test di fisioterapia.
13) Delle superiori mi mancherà il rapporto diretto con i miei amici e professori, soprattutto con alcuni, poiché ognuno ha contribuito significativamente alla mia formazione culturale e morale.