I.S.I Da Vinci Cerea

in rosa


Il nostro manifesto

La nostra intenzione è quella di accompagnarvi con questo percorso alla scoperta della storia evolutiva dell'emancipazione femminile: dall'Antichità fino ai giorni nostri.

La figura femminile ha sempre avuto una considerazione “particolare” all'interno della storia; nell'antichità, molte civiltà la ritenevano indispensabile.

Tra queste meritano una menzione quella babilonese, egizia e fenicia, nelle cui comunità la donna ricopriva un ruolo sociale molto importante. Al contrario, altre popolazioni antiche la relegavano ad un ruolo secondario, quasi al pari di un attuale casalinga.

Nel corso della storia le donne hanno dovuto sempre lottare per ottenere diritti che, talvolta, al giorno d'oggi consideriamo basilari per la sua emancipazione.

D'altra parte, poiché gli uomini hanno sempre detenuto le leve del potere sociale e politico, il tentativo di emancipazione da parte delle donne è sempre stato visto con fastidio.

Ciò ha portato a uno svuotamento del valore autentico della donna, divenuta un semplice oggetto di venerazione estetica, obbligata a svolgere le consuete mansioni casalinghe.

Non a caso, in passato, si è arrivati perfino al punto di paragonare la donna al demonio, come colei che induce l'uomo al peccato.

Con il passare dei secoli, anche se a fatica, la donna è riuscita a far valere le sue idee organizzandosi politicamente, in particolare nel corso dell'Ottocento, costituendo le prime associazioni femminili e divenendo operaia salariata all'interno delle fabbriche.

Questo fenomeno fu fomentato dallo scoppio della Grande guerra: in mancanza di forza lavoro, le donne sostituirono gli uomini.

Il loro contributo fu essenziale per favorire la crescita economica del paese.




Questo processo fu frenato dall'avvento del fascismo: quelle donne ormai consapevoli della loro forza e del loro potenziale, videro sgretolarsi davanti agli occhi questa lume di libertà e indipendenza.

Non era questa la prospettiva che doveva avere l'"angelo del focolare", la "donna madre", la cui unica responsabilità ora era quella di mettere al Mondo e allevare figli, di occuparsi di garantire alla Patria le generazioni che avrebbero continuato a renderla grande.


Il secondo dopoguerra segnò la svolta definitiva: alla donna furono riconosciuti dalla Costituzione pari diritti e doveri; da qui proseguirà il suo percorso di emancipazione all'interno della società moderna, processo tutt'ora in fase di continua modificazione e miglioramento.