Di fronte a problematiche e sfide così importanti come quelle di garantire a tutti l’accesso all’acqua è importante conoscere e far riferimento a esempi positivi. Buone pratiche che possano indicare quali scelte intraprendere a tutti i livelli, individuale, collettivo, istituzionale, ecc. per affrontare con efficacia i problemi legati all’acqua.
Il risparmio idrico può influenzare positivamente la vita dei singoli cittadini, così come l’economia globale. Infatti, risparmiare acqua significa anche risparmiare energia, visto che la fornitura dell'acqua potabile consuma molta energia, oltre che produrre meno acque reflue che, se non accuratamente depurate, inquinano l’ambiente. L'acqua che consumiamo viene dunque sottratta all’ambiente, e i prodotti di uso comune consumano molta più acqua di quella che pensiamo. Risparmiare acqua significa un minor impatto sugli ecosistemi e anche un risparmio economico. Hai mai sentito parlare di "acqua virtuale"?
La maggior parte del nostro consumo idrico è legato alla cosiddetta acqua virtuale, invisibile a noi consumatori. Si tratta dell'acqua utilizzata durante la produzione e il trasporto dei prodotti che utilizziamo. Pertanto possiamo produrre un notevole risparmio idrico anche scegliendo con attenzione le merci che acquistiamo.
Un valido strumento che può guidarci a migliorare i nostri comportamenti e che fornisce contenuti costantemente aggiornati è l’App AWorld, uno strumento riconosciuto e adottato dall’ONU per importanti campagne di sensibilizzazione. Questa App supporterà le attività del progetto, misurerà la nostra impronta idrica e ci aiuterà a ridurla. In modo analogo si potrà ridurre anche l’impronta di carbonio cambiando le attività che comportano maggiori emissioni di CO2.
(link alla home page dell’app: https://play.google.com/store/apps/details?id=app.aworld&hl=it&gl=US)
Altre buone pratiche affrontate riguardano, ad esempio, alcune situazioni internazionali di soluzione di conflitti o di contesti di scarsità d’acqua dove soluzioni locali, comunitarie e sostenibili garantiscono la tutela dell'acqua per uso agricolo e domestico; ma anche contesti nazionali dove iniziative dal basso hanno messo in atto buone pratiche per la tutela dell’acqua, degli ecosistemi, della biodiversità; il caso studio sull’emergente biodistretto del Lago di Bracciano e Martignano: esempio di agricoltura biologica e di salvaguardia di un patrimonio idrico dal valore inestimabile; ma anche gli esempi di filiere corte e molto altro.
Il modo in cui produciamo il cibo è una delle attività umane più impattanti sull'acqua.
L'agricoltura industriale (basata su monocolture e sostanze chimiche) è tra le cause principali di scarsità e inquinamento idrico. L'uso di fertilizzanti e pesticidi inquina le falde acquifere e altera la capacità del suolo di trattenere l'acqua.
La Grande Distribuzione Organizzata (GDO) promuove questo modello lineare, generando sprechi e rifiuti.
I cittadini possono agire attraverso scelte di consumo critico, supportando forme di distribuzione alternative (come i Mercati Contadini, i GAS, o i Biodistretti) e partecipando attivamente alla difesa dell'acqua come bene comune (Progetto Blue Communities).
AWorld è l'applicazione ufficiale che supporta la campagna ActNow delle Nazioni Unite per la sostenibilità. La sua funzionalità principale è ispirare e monitorare azioni concrete che gli utenti possono intraprendere quotidianamente per contribuire al raggiungimento dei 17 Obiettivi di Sviluppo Sostenibile (SDGs).
L'app traccia l'impatto positivo degli utenti, motivandoli attraverso sfide, contenuti educativi e statistiche personalizzate sui loro progressi. La sua potenzialità risiede nel collegare le scelte individuali a un impatto globale, trasformando la consapevolezza in azione collettiva e creando una comunità virtuale di persone impegnate per un futuro più sostenibile.
L'app AWorld è disponibile gratuitamente sugli store principali per dispositivi mobili. Basta cercare "AWorld ActNow" o "AWorld sostenibilità" nello store del suo dispositivo e cliccare su "Installa" o "Ottieni".
Il video discute due aspetti centrali della crisi idrica globale: l'impatto e la comunicazione.
Scrittori e comunicatori devono usare le storie e il linguaggio della mitologia per rendere la scala del problema comprensibile; in futuro, le nostre azioni saranno ricordate come eventi geologici epocali, come il Diluvio Universale.
Ai giovani si chiede di non essere pessimisti e di allineare i propri talenti con le sfide della sostenibilità, poiché in ogni professione (agricoltura, architettura, trasporti) c'è un'infinita necessità di correggere e ricostruire i sistemi attuali.
La presentazione spiega che l'agricoltura industriale inquina l'acqua, e la soluzione è l'Agroecologia, che rigenera il suolo e protegge le risorse idriche.
Il cittadino attivo deve sostenere questa transizione attraverso:
i biodistretti, territori che collaborano per lo sviluppo biologico e la tutela dell'acqua;
la filiera corta (mercati contadini e GAS), per un consumo sano ed ecologico.
In sintesi, la salute del pianeta e la salute delle persone sono interconnesse, e la transizione verso un'economia circolare e di solidarietà basata sull'agroecologia è cruciale per la tutela dell'acqua e degli ecosistemi.
La presentazione evidenzia che l'acqua è un bene comune e un diritto umano fondamentale. Per garantirne la tutela e l'accesso universale, è essenziale la partecipazione attiva di tutti.
Vengono illustrati quattro strumenti principali per questa partecipazione:
Blue Community Project, che promuove l'acqua come diritto umano, riduce l'acqua in bottiglia e sostiene la gestione pubblica dell'acqua a livello locale;
Contratti di Fiume, accordi volontari tra attori locali per la riqualificazione ambientale, paesaggistica e sociale dei bacini fluviali;
Carta delle Città per il Diritto Umano all’Acqua, un impegno dei Comuni ad adottare i principi che riconoscono l'acqua come diritto umano universale e bene comune;
Right2Water, un'iniziativa dei Cittadini Europei che ha chiesto il riconoscimento e la garanzia del diritto all'acqua e ai servizi igienico-sanitari nell'UE.
In sintesi, la gestione dell'acqua è una responsabilità condivisa che richiede l'impegno civico e istituzionale per la sua salvaguardia.