RESIDENZIALE SPORT DISABILI

UNA SETTIMANA TRA DIVERTIMENTO E FORMAZIONE

Il "Residenziale Sport Disabili" coinvolge ragazzi con disabilità insieme ai loro genitori e agli operatori. L’evento prevede una durata di una settimana nella quale i ragazzi, senza il sostegno della famiglia, partecipano a un camp estivo supportati degli operatori. Parte rilevante del programma anche due corsi di formazione riservati agli operatori.

Ogni anno, nel mese di luglio, nelle Regioni Toscana e Marche, il Settore Sport Disabili riesce a far coesistere due aree delle proprie attività più importanti: il divertimento dei ragazzi che partecipano al camp e di corsi di formazione riservati ai propri operatori.

Il programma; Nei primi giorni di svolgimento il calendario prevede una serie di attività a stretto contatto con la natura: senso di integrazione, sviluppo motorio, miglioramento dello spirito di gruppo e dell’autonomia personale sono i punti cardine di questo camp. Elemento rilevante è il primo step di autonomia che i ragazzi si trovano a dover affrontare, senza quindi il consueto sostegno dei genitori.

La giornata di giovedì apre i battenti alla formazione. Nel corso degli anni ASI Sport Disabili ha diplomato oltre 200 operatori di primo livello. Così, il settore ha voluto specializzare ancor di più i suoi corsisti: ogni anno quindi si svolgono i Corsi Formativi di II livello e del "Master Operativo Multisport Adattato" dove ai corsisti è richiesto un percorso di apprendimento intenso che prevede anche attività di outdoor training come canoa, rafting, orienteering dove l’obiettivo è quello di accrescere lo spirito di gruppo e la gestione delle emozioni, proprie e altrui.

Dal venerdì, le due attività organizzate da questo evento congiungono un percorso comune: i corsisti cominciano ad avere contatti diretti con i ragazzi del camp sostenendoli in attività intellettive e relazionali, ma anche sportive come nuoto, atletica, calcio e pallacanestro. L’evento si conclude con la giornata di domenica riservata agli esami teorici e pratici dei partecipanti ai corsi mentre i ragazzi del camp continuano le proprie attività sportive.

Il residenziale Sport Disabili riesce a coinvolgere anche atleti con disabilità fisiche di alto livello e atleti paralimpici, come per esempio Nadia Bala, ambasciatrice del Sitting Volley italiano, i quali condividendo le loro esperienze sportive e non ai corsisti, offrono spunti di riflessione importanti sul percorso riabilitativo da intraprendere post trauma: non solo sul livello fisico, ma soprattutto, a livello psicologico.

Motto della manifestazione: integrazione totale! Ragazzi, genitori, operatori e insegnanti non svolgono attività differenti durante i momenti di ristoro, svago e riposo: si abbattono così tutte le barriere tra i ruoli e si ha un contatto continuo con tutte le figure presenti all'interno del camp.

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ASI è anche la casa delle discipline integrate

Parallelamente al percorso intrapreso dal Settore Sport Disabili, ASI tiene in particolar modo anche alle discipline integrate, ossia quegli eventi in cui avviene una vera e propria integrazione tra persone disabili e i cosiddetti normodotati, unificando categorie e classifiche secondo criteri di comparazione esclusiva delle abilità tecnico sportive.

Il primo di questi fu “Noi e Voi Insieme”, una manifestazione sportiva della durata di un mese svolta nel 1995 in cui si sono disputate gare di calcio, basket, pallavolo, nuoto, scherma ed atletica leggera. Una delle specialità dove le Discipline Integrate sono all’avanguardia, soprattutto nel mondo ASI, sono gli Sport Equestri, dove il cavallo, come essere senziente, media le possibilità di ognuno e rende la prestazione sportiva importante tanto quanto il dialogo con l’animale.

Manifestazione che si avvicina molto allo sport integrato è “Uomini di ferro”, riservato allo sport Paralimpico e che ha visto la partecipazione del campione Oscar Pistorius, atleta Sudafricano che nel 2012 ha corso con le protesi insieme ai cosiddetti normodotati.


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“L’evento nasce nel 2015 e attualmente si svolge una volta l’anno, anche se per il futuro il settore ha grandi ambizioni: l’organizzazione di più camp estivo e di uno invernale tutti a stretto contatto con la natura!”, queste le parole della Responsabile del Settore ASI Sport Disabili Sabrina Molino.


Di cosa si occupa il Settore Nazionale Sport Disabili di ASI? “Il Settore non si concentra esclusivamente in una direzione. Ci occupiamo di diverse aree: di promozione di eventi su tutto il territorio nazionale, svolgimento di competizioni sportive e la possibilità di creare progetti nuovi con persone qualificate e professionisti del settore per svolgere nuove attività, e infine, ma non meno importante, la formazione”.

Perché è così importante la formazione? “Col passare del tempo ci siamo resi conto che figure professionali all'interno dello sport disabili scarseggiavano, e coloro che ci lavoravano spesso mancavano di una cosa fondamentale: quella di relazionarsi concretamente con la disabilità. Così, dal 2014, il Settore Sport Disabili mi chiese di costruire un percorso di formazione nuovo che potesse formare la figura dell’operatore che stesse realmente a contatto con la realtà in questione e non son solo in linea teorica”.


Esercizi di atletica in compagnia all'aria aperta
Il divertimento prosegue anche in piscina!
Il team accresce lo spirito di gruppo attraverso diverse attività immerse nella natura
Una foto di gruppo per il team degli operatori