Migliarino
LA NOSTRA STORIA
LA NOSTRA STORIA
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Situato all'interno del Comune di Fiscaglia e della provincia di Ferrara, Migliarino si espande lungo poco più di trentacinque chilometri quadrati, mentre prima dell'arrivo dei suoi “inventori”, così definiti dallo storico risorgimentale Davide Luigi Mantovani, era pari a un decimo del territorio odierno.
Nei primi anni dell'800 i fratelli Pavanelli - Francesco, Antonio ed Agostino - abbandonano la casa paterna di Copparo e si stabiliscono a Migliarino, dove si arricchiscono con alcuni possedimenti e con la gestione delle botteghe principali, diventando un punto di riferimento per il paese.
Nel Dicembre del 1813 nasce Giuseppe, figlio di Francesco, che dimostra fin da subito un forte temperamento, “una notevole prontezza ed un ingegno vivace”: a undici anni viene mandato dal padre a Ferrara per essere istruito, ma stanco dell'insegnamento del suo precettore ecclesiastico fugge e torna in famiglia a Migliarino. A diciassette anni, durante un mese di assenza del padre, egli trasforma il casino di campagna, ovvero Villa Pavanelli ridisegnando il giardino ed il parco, edificando una ghiacciaia al suo interno e costruendo nuove fabbriche. Nel 1833 alla morte del padre, Giuseppe eredita a soli diciannove anni (all'epoca considerato minorenne) i possedimenti della famiglia, grazie alle dichiarazioni scritte dal padrino Pietro Bottoni, dallo zio Carlo e dal parroco di Migliarino don Giuseppe Nicolucci ed inviate al Papa Gregorio XVI, nelle quali si afferma l'abilità del giovane nella gestione degli affari.
Oggi Giuseppe Pavanelli (1913-1875) viene ricordato insieme al figlio Carlo (1844-1904) con una lapide onoraria, posta presso la prima sede del Comune ed ex Biblioteca di Migliarino (l'edificio con torre annessa ai piedi del ponte pedonale in via Garibaldi), per il suo impegno e la sua prestigiosa carriera imprenditoriale, che lo ha portato nel corso degli anni a promuovere un'agricoltura avanzata, sperimentazioni agrarie, mulini a vapore, officine meccaniche, teatri, costruzioni ed appalti in ogni settore, bonificazioni idrauliche e commerci di ogni tipo. Il Signor Pavanelli durante la sua reggenza da Sindaco si è battuto per l'introduzione della scolarità femminile, dell'ampliamento dei servizi e dell'impianto di illuminazione pubblica del paese. Egli ha rivoluzionato la fisionomia urbanistica e architettonica di Migliarino, introducendo una piazza per il mercato, costruendo il ponte “girante“ in ferro sul Po di Volano e contribuendo alla ristrutturazione della Chiesa. Ha lasciato ai suoi abitanti molti spazi che ancora oggi sono testimonianza del suo passaggio e del suo amore verso il paese tra cui la Villa Pavanelli-Forti e il Parco alle sue spalle.
Ponte girevole del Po, ieri e oggi
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La villa risalente al 1581, come testimonia una targa apposta su un architrave del piano cantina, era originariamente un "casino dominicale" estense.
A inizio Ottocento è entrata in possesso della famiglia Pavanelli che ha provveduto ad ampliarla e ad allestire il parco retrostante. La cancellata dell'ingresso principale posto su via Vittorio Emanuele III, conserva ancora oggi quattro pilastri che sorreggono altrettante statue raffiguranti le stagioni, realizzate in pietra d'Istria, databili tra fine Ottocento e inizi Novecento. Attraversando il giardino antistante la villa, oltrepassando il cancello sul retro si accede al vasto parco che comprendeva un tempo varie pertinenze e una ghiacciaia interrata - ancora oggi presente. Anticamente l'attuale giardino sul retro e il Parco Comunale erano contigui: solo in seguito furono separati dall'attuale via Antonio Gramsci.
A seguito dell'acquisto da parte della famiglia Forti, la villa fu ulteriormente ampliata a inizi Novecento e comprendeva un'area privata che si estendeva fino all'imbocco di via Gramsci, oltre l'attuale torre con tanto di cancelli d'accesso alla strada. Vennero aggiunte due ali laterali, gli spazi vennero suddivisi razionalmente e gli affreschi ottocenteschi ristrutturati; furono impreziosite la facciata e la scala esterna; fu riorganizzato il parco e costruito un laghetto al suo ingresso.
Oggi il Parco è di proprietà comunale.
La Villa, ieri e oggi
Esplora la mappa interattiva con alcuni dei luoghi simbolo di Migliarino.
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foto di copertina: R. Roda